“L’Italia è un Paese che soffre un ritardo rispetto all’Europa dal punto di vista della digitalizzazione di base: è intorno al 46% rispetto a al 60% su cui viaggia l’Ue, tuttavia stiamo lavorando con grande intensità e velocità e stiamo recuperando tantissime posizioni”. Queste le parole del ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a Palermo, a margine della 17esima tappa dell’itinerario di ascolto “Facciamo semplice l’Italia. Parola ai territori”.
L’incontro si è svolto nella sede della Presidenza della Regione Siciliana in via Magliocco, alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, del vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè, del senatore di Fratelli d’Italia, Raoul Russo, del prefetto di Palermo, Massimo Mariani, e del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. I due panel sono stati dedicati all’attrattività, al reclutamento e alle nuove sfide tra semplificazione e digitalizzazione. Al centro la consultazione pubblica “La tua voce conta” aperta a tutti gli utenti per raccogliere il loro punto di vista e rendere più veloce l’azione amministrativa.
“Dal punto di vista della pubblica amministrazione abbiamo digitalizzato le nostre procedure concorsuali e stiamo facendo un lavoro molto importante sulla formazione – ancora Zangrillo -. Quando sono arrivato, alla fine del 2022, il tempo medio dedicato alla formazione dei dipendenti pubblici era di sei ore all’anno. Oggi, invece, viaggiamo intorno ai tre giorni annui e ho chiesto con una direttiva recente di garantire ai dipendenti della pubblica amministrazione almeno quaranta ore all’anno di formazione”.
“Ho un obiettivo contenuto nel Pnrr: semplificare 626 procedure entro giugno del 2026. Il primo step era di duecento procedure semplificate al 31 dicembre 2024 e siamo in vantaggio, ne abbiamo già portato 250 al Consiglio dei ministri. Il programma del governo prevede una semplificazione amministrativa e quindi la necessità di avere una pubblica amministrazione sempre più vicina ai suoi clienti, cittadini e imprese – ancora Zangrillo -. Abbiamo deciso di farlo non con un approccio autoreferenziale, nel chiuso dei nostri uffici con i nostri esperti di diritto amministrativo, ma di condividerlo con gli enti territoriali”.
“Il mondo cambia con una rapidità straordinaria – ha concluso -, non possiamo più ragionare pensando che la formazione sia un orpello ma è diventata una leva strategica. Se vogliamo che la pubblica amministrazione sia la spina dorsale del nostro sistema pubblico abbiamo bisogno di personale preparato, pronto ad affrontare il cambiamento come un’opportunità e non come una minaccia”.
L’intervento di Schifani
All’evento è intervenuto anche il presidente della Regione, Renato Schifani: “Le difficoltà sono tante, ce la puoi mettere tutta, puoi avere le risorse e gli uomini migliori, poi ci sono le scelte, discutibili o meno, da parte dell’apparato, un apparato fumoso, che magari non tocchi con mano ma che ti paralizza nei procedimenti decisionali nel territorio. Troppi pareri, troppi passaggi, troppe competenze, troppe valutazioni: lacci e lacciuoli che impediscono la velocizzazione della spesa”, ha detto il governatore.
Rivolgendosi direttamente al ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, Schifani ha aggiunto: “Aiutaci a semplificare, se lo riterrai convoca tutti i presidenti di Regione, i sindaci delle città metropolitane perché noi combattiamo quotidianamente con questi fantasmi atavici”.
“Abbiamo sbloccato vari concorsi, per alcuni stiamo utilizzando le graduatorie già esistenti – ha sottolineato il governatore -. Tutto questo nasce da un accordo raggiunto all’insediamento del mio Governo con il ministro dell’Economia, in forza del quale abbiamo rivisitato precedenti accordi che bloccavano i concorsi per il disavanzo di parecchi miliardi di euro della Regione. Ci siamo impegnati a eliminarlo e ci stiamo riuscendo, ormai il disavanzo di 8 miliardi è azzerato. E’ stata premiata la fiducia nei nostri confronti”.
“Accelereremo questi concorsi perché abbiamo bisogno di linfa vitale e di giovani – ha aggiunto -. In questo solco, in occasione dell’ultimo rinnovo dei direttori generali e dei capi dipartimento, ci siamo dati la linea di rinnovare nei limiti del possibile, coniugando efficienza, volontà di crescita, nuove energie e nuove risorse. Ci sarà stata qualche delusione, però nominare direttore generale chi nel giro di un anno sarebbe andato in pensione non avrebbe avuto senso: è una sfida che intendiamo portare avanti anche per le prossime nomine. Non ci fermiamo perché per la legge Bassanini un capo di gabinetto ha più potere di un assessore e assume processi decisionali strategici per la crescita di una terra”.
“Credo che un maggior coordinamento tra un sistema centrale e un sistema regionale periferico sarebbe essenziale – ha detto ancora Schifani -. Sarebbe utile che un amministratore centrale potesse toccare con mano ogni tanto quelle che sono le nostre difficoltà. Non le conoscevo perché come te facevo parte di un livello tale dove le Istituzioni hanno dinamiche diverse, funzionali o meno ma sicuramente più celeri, più tendenti al decisionismo, perché in un senso o nell’altro prevale la scelta politica. Qui, invece, prevale spesso il confronto non tanto sulla scelta politica ma su quella tecnica. Quando ti trovi a discutere con certi ministeri economici che ti dicono che pur avendo le risorse non le puoi utilizzare, mi chiedo come faccio? Ho le somme nel bilancio della Regione eppure il ministero mi dice che non le posso utilizzare per tutta una serie di motivazioni”, ha concluso.
Le parole di Lagalla
Così invece il sindaco Roberto Lagalla: “Rivolgo il mio ringraziamento al ministro per la Pubblica Amministrazione Zangrillo per la virtuosa iniziativa che sta portando avanti con il Governo e che punta a semplificare la vita degli utenti. Una collaborazione proficua tra Governo ed enti locali è quantomai necessaria perché questi ultimi rappresentano il primo interfaccia diretto dei problemi e delle necessità dei cittadini”.
“Il contributo offerto dal Dipartimento della funzione pubblica nella complessa opera di semplificazione è fondamentale per valorizzare i nostri territori. Per questo motivo ringrazio il Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, per l’ascolto e il confronto avviato al fianco delle amministrazioni locali” ha specificato il vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè.
Erano presenti, tra gli altri, il Capo del dipartimento della funzione pubblica, Paolo Vicchiarello, il Direttore Ufficio Concorsi e Reclutamento, Cecilia Maceli, il dirigente dell’ufficio per la qualità della performance e le riforme, Siriana Salvi, e il dirigente dell’ufficio semplificazione e digitalizzazione, Luca Cellesi. Tra i relatori anche l’Assessore all’agricoltura, allo sviluppo rurale e alla pesca mediterranea, Salvatore Barbagallo, il Segretario generale Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano, il dirigente generale dell’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica della Regione Siciliana, Vitalba Vaccaro e il dirigente generale del dipartimento delle autonomie locali della Regione Siciliana, Salvatore Taormina.
La dichiarazione di Mulè
“Il contributo offerto dal Dipartimento della funzione pubblica nella complessa opera di semplificazione è fondamentale per valorizzare i nostri territori. Per questo motivo ringrazio il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, per l’ascolto e il confronto avviato al fianco delle amministrazioni locali”, ha specificato il vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè.
Erano presenti, tra gli altri, il capo del Dipartimento della funzione pubblica, Paolo Vicchiarello, il direttore Ufficio Concorsi e reclutamento, Cecilia Maceli, il dirigente dell’Ufficio per la Qualità della performance e le riforme, Siriana Salvi, e il dirigente dell’Ufficio Semplificazione e digitalizzazione, Luca Cellesi. Tra i relatori anche l’assessore all’Agricoltura, allo sviluppo rurale e alla pesca mediterranea, Salvatore Barbagallo, il segretario generale Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano, il dirigente generale dell’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica della Regione Siciliana, Vitalba Vaccaro, e il dirigente generale del Dipartimento delle Autonomie locali della Regione Siciliana, Salvatore Taormina.
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