PALERMO – Le equipe di Ortopedia del Civico e del Policlinico ‘in prestito’ oneroso per un giorno alla settimana, gli ospedali Buccheri La Ferla di Palermo e Giglio di Cefalù che si impegnano ad accogliere i pazienti con traumi ortopedici “compatibilmente con la disponibilità” dei propri posti letto e cinque cliniche private, oltre al Rizzoli di Bagheria, pronte ad accettare 38 trasferimenti settimanali dai pronto soccorso pubblici. Questo il dettaglio dell’intesa siglata il 9 gennaio per cercare di mettere una pezza alle criticità emerse nel reparto di Ortopedia dell’ospedale Villa Sofia di Palermo.
L’accordo per Villa Sofia
Un accordo a 4 (Regione, Asp, ospedali pubblici e cliniche private) per trovare una soluzione alla situazione trovata dal manager del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e messa nero su bianco anche in una relazione inviata poi al governatore Schifani. Il documento, tuttavia, aveva preso in esame anche la situazione anche nei reparti di Medicina e Chirurgia.
Il compenso aggiuntivo per i medici
Le mosse per Ortopedia, in questo momento, passano dal ‘prestito’ di medici che avverrà una volta alla settimana e dallo smistamento dei pazienti. Lo spostamento settimanale delle equipe del Policlinico e del Civico per un turno che andrà dalle otto alle 14 ore giornaliere (“salvo ulteriori prolungamenti”, avverte l’accordo) costerà una remunerazione oraria aggiuntiva di cento euro lordi per ogni singolo professionista che lascerà i propri tavoli operatori per andare al Villa Sofia.
Un compenso comunque non superiore a quello che al momento liquida l’azienda Villa Sofia-Cervello alla società privata e ai professionisti che supportano l’unità di Ortopedia nel complesso operatorio. Le norme nazionali, infatti, autorizzano il ricorso a prestazioni aggiuntive finalizzate, fra l’altro, all’abbattimento delle liste di attesa.
Policlinico, Civico e Asp di Palermo hanno inoltre dato la loro disponibilità a fornire rispettivamente 16, 26 e 34 posti letto nei reparti di Ortopedia degli altri due grandi ospedali palermitani e nelle altre strutture della provincia. L’accordo prevede anche un sensibile incremento dei posti letto a disposizione per l’Ortopedia nella area metropolitana di Palermo da parte di tutti gli enti e le strutture che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa.
Colletti e il Risiko degli altri manager
L’onere spetterà proprio all’ospedale guidato, insieme con il Cervello, dal quel Roberto Colletti che ancora oggi appare in bilico, dopo il ciclone mediatico scatenatosi a seguito della morte del 76enne Giuseppe Barbaro. L’eventuale cambio al vertice dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, tuttavia, potrebbe provocare un rimescolamento del mazzo dei manager di altre province: a quel punto, però, i tempi si allungherebbero perché entrerebbero in campo gli sponsor politici dei direttori generali.
Il ruolo delle cliniche private
Nell’accordo, che resterà in vigore fino al 30 aprile, sono entrate in gioco anche cinque cliniche private associate all’Aiop e dotate di reparti di Ortopedia: Karol, Latteri, Demma, Noto e Serena. Dovrebbero accettare 38 ricoveri a settimana. Le modalità operative dell’intesa sono state affidate poi a singoli accordi tra i privati e il Villa Sofia. Una mano arriverà anche dalle quattro cliniche associate ad Acop, che forniranno venti ricoveri settimanali: si tratta delle strutture private Igea, Orestano, Macchiarella e Torina.
Mannino (Cgil) e Chinnici (Pd) all’attacco
“Siamo al prestito di manodopera – commenta amaro il segretario regionale della Cgil, Alfio Mannino -. Un accordo che, tra le altre cose, non dice nulla su quanto costerà alla sistema sanitario il trasferimento di pazienti alle cliniche private. Non vorremmo che ci fosse dietro l’ennesimo escamotage per finanziare il mondo dei privati”.
Dura anche la deputata regionale del Pd Valentina Chinnici: “È scandaloso pensare di sopperire alle criticità del reparto di Ortopedia del Villa Sofia dirottando i pazienti nelle strutture sanitarie private – afferma -. È evidente quale sia il disegno del governo, abbandonare la sanità pubblica a vantaggio di quella privata”. Secondo Chinnici “destinare ulteriori risorse alle strutture private non è la soluzione alla cronica carenza di personale e alle gravi mancanze strutturali”. La parlamentare quindi sollecita il governo a rivedere la decisione.
A Mannino e Chinnici risponde la presidente Aiop Sicilia, Barbara Cittadini: “I trasferimenti dei pazienti di Ortopedia avverranno all’interno dei budget mensili – afferma -, quindi la collaborazione pubblico-privato avverrà senza alcun extra-budget. Ribadiamo la massima collaborazione nel momento di emergenza per supportare il sistema e, soprattutto, per dare risposte concrete ai pazienti”.
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