PALERMO – Sanità ed economia, due temi caldi accendono il dibattito dell’Ars che torna a riunirsi dopo l’approvazione della Finanziaria a fine dicembre.
La seduta e i temi
La seduta riguarda interpellanze e interrogazioni in materia di economia, presente l’assessore Alessandro Dagnino, che finisce nel mirino di Ismaele La Vardera, deputato del gruppo Misto.
“Oggi torniamo in aula per la rubrica economia – dice La Vardera – per ricevere risposte concrete dall’assessore Dagnino. Già la scorsa settimana Dagnino aveva chiesto un rinvio e l’aula non si era nemmeno riunita. E oggi che fa? Arriva in aula e, su oltre 40 interrogazioni, risponde a malapena a cinque di queste. Ma questa è una scena già nota: è infatti un vizio di questo governo arrivare in aula impreparato e chiedere continui rinvii”.
L’esponente del gruppo Misto lamenta che alcune interrogazioni non hanno ricevuto alcuna risposta: “Questa situazione non è più accettabile: soldi del Pnrr persi, immobili che costano un sacco di soldi, persone che hanno perso le loro case, e tutto ciò a fronte di interrogazioni presentate tra il 2023 e il 2024”.
La sanità accende il dibattito
Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars, attacca il presidente della Regione, Renato Schifani, sulla sanità, mentre l’assessore alla Salute Giovanna Volo è in bilico.
“Adesso la misura è colma, il tema del diritto alla salute deve essere discusso in parlamento e non solo sui giornali. In conferenza dei capigruppo – dice Catanzaro – ho chiesto ancora una volta di programmare un dibattito d’aula sulla sanità alla presenza del presidente della Regione Renato Schifani”.
Quindi l’affondo del capogruppo Dem: “Il presidente della Regione si decida ad affrontare un dibattito a Sala d’Ercole dopo i casi di malasanità e le denunce del Pd, Schifani non può andare in un ospedale e segnalare che una paziente è stata dimessa, fingendo che vada tutto bene”.
Sanità, sarà programmata una seduta
Rispondendo all’intervento di Catanzaro, il presidente di turno dell’Ars Nuccio Di Paola comunica che “questa presidenza si farà carico della richiesta del Pd e dei gruppi di opposizione di programmare una seduta d’aula sulla sanità con il presidente della Regione, ormai non più prorogabile”.
Di Paola annuncia anche il calendario dei lavori deciso in conferenza dei capigruppo: martedì prossimo inizierà l’esame dei disegni di legge sulla disciplina delle strutture turistico-ricettive, modifiche alla legge regionale in materia di rifiuti solidi, disegno di legge-voto sull’uso degli smartphone da parte dei minori di 12 anni.
De Luca (M5s) attacca
Sulla sanità arriva anche l’attacco di Antonino De Luca, capogruppo del M5s all’Ars: “La solita aspirina proposta da Schifani non basta a curare la sanità siciliana in agonia. Schifani azzeri i manager e faccia nuove nomine guardando soltanto ai loro curricula e ai loro risultati in carriera, senza avere riguardo per i padrini politici. La politica, una volta per tutte, esca dalla sanità. Gli interventi tampone, sempre che arrivino, non basteranno”.
“La spartizione della sanità – continua De Luca – è stata fatta con tanto di vergognoso modulo calcistico, ma i calci li stanno prendendo, purtroppo, i siciliani, a causa di questo governo che ha pensato solo alle poltrone, mentre ospedali e pronto soccorso scoppiano e il personale scappa verso il privato”.
“I nuovi manager dovevano dimostrare con i risultati sul campo che erano veramente bravi, ma i frutti che arrivano giorno dopo giorno stanno dimostrando il contrario. Schifani abbia un sussulto d’orgoglio – conclude – azzeri tutto e ricominci da capo”.
Geraci: “Pronta importante riforma”
Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Ars anticipa il varo “di un’importante riforma che riordina la disciplina sulle strutture turistico-ricettive in Sicilia. Il disegno di legge è già stato approvato in commissione e nei prossimi giorni lo esamineremo in aula. Vengono ridefinite le tipologie di attività ricettive, ai fini turistici, e quelle alberghiere ed extra alberghiere”.
“La Sicilia – aggiunge – è stata è la prima regione ad applicare il Codice identificativo regionale che poi è stato oggetto di una legge nazionale con l’introduzione del cosiddetto Cin. Il comparto turistico-ricettivo rappresenta una fetta importante del Pil regionale e per questa ragione vogliamo intervenire sull’intero sistema affinché per le strutture siciliane aumenti la competitività e dunque il mercato”.
“Il governo Schifani sta lavorando da tempo a misure per agevolare la destagionalizzazione dei flussi turistici – conclude Geraci – e questa riforma va nel solco di questa scelta strategica che fa della Sicilia una meta da vivere tutto l’anno”.
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