Pesaro, approvata la vendita dell’immobile dell’ex scuola Manzi

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Il Consiglio comunale approva l’alienazione dell’ex scuola Manzi. Biancani e Nobili: «Una decisione di buon senso, permetterà di rigenerare il plesso dell’Olivieri in via Confalonieri»

PESARO – L’alienazione dell’ex scuola Manzi, le aliquote Imu e Irpef, la tassa di soggiorno. Ma anche lo stato delle manutenzioni al cimitero centrale e l’avanzamento dei lavori sul cavalcavia della SS16. Questi i temi del primo Consiglio comunale del nuovo anno . Prima delle discussioni delle delibere il Consiglio comunale ha ricordato Luca Palmegiani, il giovane militante di Forza Italia scomparso pochi giorni fa, con un minuto di silenzio, su proposta del consigliere Riccardo Bernardi.

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DELIBERE

Prima della discussione della delibera sulla scuola ex “Manzi” il consigliere Michele Redaelli ne ha chiesto il rinvio della stessa «Perché arriva senza una valutazione d’insieme delle aree degli immobili circostanti e senza una chiara strategia sugli edifici di via Lamarmora e Confalonieri. Chiediamo di tornare in Consiglio una volta sentiti gli interlocutori – scuola e Quartiere – sulla tematica anche perché in Commissione Urbanistica le domande fatte su tali aspetti tecnici non hanno trovato risposta prova ne è il documento appena presentato con urgenza dalla maggioranza che interviene sul tema».

Il sindaco Andrea Biancani ha poi rimarcato la volontà di proseguire verso la votazione della delibera, sottolineando come «l’amministrazione comunale abbia già le idee chiare sul futuro della scuola ex “Manzi”», rimanendo comunque aperto al dialogo e al dibattito.

Approvata con 19 voti favorevoli (10 i contrari) la delibera dell’assessore all’Urbanistica Andrea Nobili che ha presentato il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari” relativo all’area dell’ex scuola “A. Manzi” in via Lamarmora, con “l’adozione della variante al Prg vigente”.

«Una delibera che valorizza il nostro patrimonio pubblico. Abbiamo le idee molto chiare su ciò che vogliamo fare e questo atto ne è la dimostrazione. Flessibilizzare è sempre stata una parola chiave dell’Amministrazione, perché avere degli immobili o aree con maggiore fruibilità è un valore aggiunto. Questa delibera propone di eliminare la destinazione d’uso esclusiva a scuola, aumentando le opportunità di intervento su quest’area, mantenendo gli stessi indici edificatori per rispondere anche alle esigenze dell’Amministrazione comunale di insediamento e potenziamento di attività di tipo terziario, residenze, servizi di interesse collettivo». «Con la variante manteniamo la stessa volumetria, costruendo in altezza e non in larghezza, seguendo il principio della riduzione del consumo di suono e del costruire sul costruito. «Una visione di buon senso», conclude Nobili.

Gli interventi:

Redaelli: «Contestiamo questa delibera dall’inizio. Come si fa a definire non strategico un edificio come quello della ex Manzi? In generale serve una strategia sull’area, ma ad oggi non ci è dato sapere nulla sul destino degli immobili di tutta la zona. Crediamo sia sbagliato accelerare un’alienazione senza avere tra le mani uno strumento urbanistico plurale e ampio, per poi ritrovarci senza una casella del puzzle fondamentale per un quartiere».

Pagnoni Di Dario: «La delibera si riferisce alla valorizzazione dell’immobile, di proprietà del Comune di Pesaro, che da anni è chiuso per inagibilità dichiarata sulla base di una perizia tecnica. L’esame della delibera sottoposta alla Commissione ha chiarito le ragioni per cui gli uffici hanno deciso di optare per l’inserimento della struttura nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni; questo rappresenterebbe un fattore positivo perché ci darebbe la possibilità di cambiare la destinazione d’uso di quell’area, che potrà avere soluzioni per la realizzazione sia di strutture scolastiche che residenziali».

Dallasta: «Si tratta di un edificio inagibile ed è antieconomico tenerlo così, ma non si può agire di fretta come si sta facendo. Non possiamo votare a favore perché non abbiamo tutti gli elementi, d’altra parte capisco l’esigenza del sindaco di voler approvare questa variante: i tempi del Pug e altri provvedimenti regionali sono stringenti».

Marchionni: «Il quartiere su cui questo edificio grava (Pantano), in questi anni ha visto una forte riorganizzazione delle strutture scolastiche. Ma se noi oggi alieniamo la Manzi e facciamo questa variante per consentire una modifica delle finalità sulla struttura, siamo certi che i bambini della scuola Manzi non rientreranno più all’interno dell’edificio. In questo momento noi diciamo che quell’edificio può diventare “altro” – con la variante -, al contrario dell’edificio attuale che ha un vincolo strutturale riferito all’edilizia scolastica. Invece, sulla scuola di via Confalonieri, per la quale è scaduta la perizia redatta dal tecnico del comune a seguito del terremoto che invitava ad intervenire nel giro di due anni, vorremmo sapere cosa dovremmo aspettarci. Un intervento radicale di abbattimento e ricostruzione? La riqualificazione dei pilastri della struttura? – di chiede Marchionni – Parliamone, ma facciamolo con visione visto l’interesse che la collettività per l’argomento».

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Marinucci: «Il mio appello è quello di non svendere il patrimonio pubblico».

In merito alla delibera, è intervenuto anche il sindaco Andrea Biancani: «La strategia prevede l’alienazione dell’ex Manzi di via Lamarmora per incamerare le risorse necessarie ed agire, in tempi stretti, con un intervento di riqualificazione strutturale da circa 1 milione di euro sull’edificio di via Confalonieri 9». Per farlo, «metteremo in gioco un edificio “irrecuperabile” che vorremmo vendere quanto prima. Le risorse che otterremo – calcolate in almeno 1 milione di euro – saranno utilizzate per avviare i lavori importanti di messa in sicurezza dell’Olivieri».

Lavori che prevedono anche la «demolizione della vecchia palestra di via Confalonieri per realizzare uno spazio libero e aperto al servizio anche della scuola. Nel quartiere ci sarà un vero campus educativo 0-14 anni, in cui i plessi avranno accesso diretto al verde, alla palestra e al giardino e strutture al servizio della socialità e delle associazioni. Recuperando la scuola di via Confalonieri vengono mantenuti anche gli spazi oggi utilizzati dalla biblioteca, dal Quartiere e dalle associazioni del territorio». L’obiettivo «è iniziare i lavori in via Confalonieri quanto prima».

Ancora Nobili per alcune precisazioni: «Da parte mia la collaborazione non è mai mancata, capisco le posizioni politiche ma quando si va sul personale non trovo corrette certe affermazioni. In Commissione ho sempre risposto per quello che mi competeva e continuerò a farlo, come continuerò sempre a garantire impegno, velocità e collaborazione». Poi sul bilancio «era a posto, non è vero che la precedente sindacatura ha lasciato il Comune senza un euro. Le azioni che stiamo intraprendendo servono per valorizzare il patrimonio immobiliare del Comune».

Dominici: «La scuola è un pilastro fondamentale per la nostra società, in quest’ottica la valorizzazione dell’edificio che ci permetterà di riqualificare una scuola già in essere (Olivieri) è per noi una priorità. Il nostro gruppo annuncia con convinzione e spirito di collaborazione il voto favorevole alla delibera».

Perugini: «Biancani è un “sindaco spoiler”, anticipa tutto ciò che si potrà realizzare in quell’area rispetto alla programmazione. Basta retorica da parte della minoranza: la gestione immobiliare di una comunità sono soldi della stessa».

Andreolli: «Siamo di fronte a due grandi contenitori: uno dei due probabilmente non serve rispetto all’esigenza scolastica, l’altro, invece, necessita di grandi investimenti per la sua riqualificazione complessiva. C’è la necessità di dover razionalizzare questa scelta ma noi, oggi, arriviamo decisi verso la soluzione della vendita che ci porterà ad avere diversi fondi da investire nell’Olivieri per la riqualificazione. Sono state fatte le valutazioni del caso rispetto a questo schema? – domanda Andreolli – Prima di questo Consiglio, non avevamo alcuna informazione. Le osservazioni nascono dalla mancanza di elementi e anche oggi, dopo le parole del sindaco Biancani, rimaniamo scettici».

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