Decreto Milleproroghe 2025: le novità in arrivo

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Arrivano le prime anticipazioni sul decreto Milleproroghe 2025. Il testo è atteso lunedì in Consiglio dei Ministri

Quali provvedimenti contiene il decreto Milleproroghe 2025?

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Dalla bozza del testo circolata in queste ore sono diverse le novità in arrivo e che saranno discusse in Consiglio dei Ministri il prossimo lunedì.

Si tratta del canonico decreto che il Governo adotta ogni anno nel mese di dicembre per allungare le scadenze di misure che altrimenti decadrebbero a fine anno.

Dalla proroga per l’obbligo di assicurazione delle imprese contro le catastrofi naturali al rinnovo dei contratti a termine con causali meno rigide: le possibili novità in arrivo.

Decreto Milleproroghe 2025: le novità in arrivo

Proroga per l’obbligo di assicurazione contro catastrofi naturali

Lo schema del nuovo decreto Milleproroghe per il 2025 sarà sul tavolo del Consiglio dei Ministri nella riunione in programma per il 9 dicembre, ma già in queste ore circolano le prime indiscrezioni sui provvedimenti in arrivo.

Stando alla bozza del testo, il decreto si compone di 20 articoli con disposizioni in materia di pubblica amministrazione lavoro, salute e altro ancora.

Tra i provvedimenti più rilevanti che potrebbero entrate nel testo finale, c’è la possibile proroga dell’obbligo di assicurazione per le imprese contro i rischi da catastrofi naturali.

Una novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 ma per la quale si attende ancora il decreto attuativo, da adottare, secondo la norma, entro fine anno.



La bozza del DL Milleproroghe prevede l’estensione di tale termine al 31 marzo 2025.

Novità per i contratti a termine

Importanti novità potrebbero arrivare anche sul fronte dell’occupazione. Lo schema di decreto Milleproroghe prevede l’estensione anche al 2025 della possibilità per le aziende private di rinnovare i contratti a tempo determinato con causali meno rigide.

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Nello specifico verrebbe prorogata la misura introdotta dal decreto lavoro del 2023 che consente di stipulare contratti a termine per più di 12 mesi (ma non oltre i 2 anni) in caso di esigenze specifiche di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti.



Attualmente il termine per l’applicazione è stato fissato al prossimo 31 dicembre 2024 dal decreto Milleproroghe 2024. Con l’eventuale modifica il termine passerebbe al 31 dicembre 2025.

Rinvio del regime IVA per il terzo settore

Secondo le previsione dello schema di decreto Milleproroghe a slittare sarebbe anche l’applicazione del nuovo regime IVA per gli enti associativi.

La decorrenza del nuovo regime di esenzione passerebbe dal 1° gennaio 2025 al 1° gennaio 2026.



ETS, ASD e SSD quindi dovrebbero avere un anno di tempo in più per passare dal regime di esclusione a quello di esenzione IVA e prepararsi a nuovi adempimenti quali ad esempio l’apertura della partita IVA e la dotazione del registratore di cassa.

Proroga per i sostegni al turismo

Possibili novità in arrivo anche per le imprese del settore turistico. Lo schema di decreto prevede la proroga fino al 31 dicembre 2025 di alcune agevolazioni.

Si tratta dei contributi a fondo perduto a sostegno del turismo nei comuni ubicati all’interno di comprensori e delle aree sciistiche della dorsale appenninica e del credito d’imposta per le imprese turistiche.



Prevista l’estensione al 2025 anche per le procedure autorizzative per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili ubicati in strutture turistiche o termali, purché fuori dei centri storici e non soggette a tutela.

Le altre possibili proroghe in arrivo

Tra le possibili novità in arrivo con il decreto Milleproroghe 2025 c’è anche la norma che rinvia ulteriormente al 31 dicembre 2025 l’ingresso dei tifosi nei consigli di amministrazione dei club.

Possibile estensione anche per i permessi di soggiorno per i cittadini ucraini in fuga dalla guerra e beneficiari di protezione temporanea. La scadenza del 31 dicembre 2024 potrebbe slittare fino al 4 marzo 2026 su richiesta degli interessati. Al momento della richiesta di rinnovo, il permesso di soggiorno può essere convertito per lavoro per l’attività effettivamente svolta.

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Ad ogni modo, i permessi di soggiorno perdono efficacia e sono revocati anche prima della scadenza se il Consiglio dell’Unione europea decide di cessare la protezione temporanea.

Prevista anche la proroga al 31 dicembre 2025 del Fondo di garanzia per le PMI e per il regime del 5 per mille riservato alle ONLUS.

Nel testo potrebbe poi trovare spazio la proroga della sospensione delle sanzioni per chi non si è vaccinato contro il Covid secondo gli obblighi di legge. Slitterebbe al 31 dicembre 2025.

Infine, possibili novità in arrivo anche per i tirocini dei magistrati risultati idonei in seguito ai concorsi banditi nel 2024: potranno fare un tirocinio ridotto da 18 a 12 mesi.

Per i dettagli si attende ora l’esame da parte del Consiglio dei Ministri. Per l’ufficialità delle misure si dovrà aspettare invece la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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