“oligarchia minaccia USA”/ “Poteri Presidente non illimitati. Su Trump…”

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I RIFERIMENTI A TRUMP E L’ADDIO DOPO 50 ANNI DI POLITICA

Nel suo discorso d’addio Joe Biden non ha mai citato direttamente Donald Trump, ma è come se l’avesse fatto lanciando tutti i moniti espressi in poco più di 20 minuti del suo “Farewell Address”: dal fact-checking alla stampa, dallo scontro con la Cina fino alla potenziale “deriva oligarchica” in cui mette assieme oltre al Presidente eletto anche i vari patron di X, Meta e Google (‘dimenticando’ di come la Silicon Valley da anni sia in realtà più schierata verso i Dem, ndr).



Secondo Biden non bisogna arrivare a presidenze «imperiali», in quanto il potere del Capo della Casa Bianca «non è assoluto e non dovrebbe esserlo in una democrazia»: il riferimento è alla immunità decretata dalla Corte Suprema USA in merito alle possibili indagini a carico di un Presidente eletto. I poteri del Presidente americano non devono essere assoluti, secondo l’uscente Biden, anche qui però forse non ricordando dei vari utilizzi che pure la sua Presidenza ha effettuato (specie in fase di “transizione”, con la grazia ad esempio retroattiva approvata sul figlio Hunter). Dopo 4 anni alla Casa Bianca ma soprattutto dopo oltre mezzo secolo di politica americana, Joe Biden nel suo discorso d’addio lascia con il commiato al popolo statunitense: «A voi, popolo americano. Dopo 50 anni di servizio pubblico, vi do la mia parola. Credo ancora nell’idea per cui questa nazione si batte».

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TUTTI I TEMI AFFRONTATI DA JOE BIDEN NEL SUO DISCORSO D’ADDIO

Si è tenuto la scorsa notte, ora italiana, l’atteso discorso di addio del presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden. Il saluto dell’ormai ex commander in chief si è incentrato con un monito nei confronti dei suoi concittadini, quello che si possa creare una “pericolosa oligarchia”, e che secondo lo stesso si starebbe formando nel Paese, un potere definito estremo che rappresenta una minaccia per l’America, la democrazia e la libertà dei cittadini. Non è chiaro a chi si riferisca Biden, ma non è difficile pensare ai super manager a stelle e strisce, a cominciare da Elon Musk, il nuovo braccio destro di Trump. L’intervento di Biden, trasmesso in diretta televisiva, è durato solo 20 minuti, nel corso dei quali ha sottolineato come il potere si stia concentrando pericolosamente nelle mani dei pochi, e in questo caso torna il riferimento a Musk, ma anche a Jeff Bezos (Amazon) e a Mark Zuckerberg (Meta), personaggi che lo stesso Biden ha sempre cercato in qualche modo di osteggiare con le tasse, ma senza mai riuscirci fino in fondo. Secondo Biden tale situazione “avrà delle conseguenze”, paventando anche “seri rischi” per l’America a causa dell’avvento del “complesso tecnologico-industriale”.



Il presidente uscente ha quindi messo in guardia i cittadini sul potere dei social, dove spesso e volentieri si diffondono bugie solo per ottenere profitti e potere, una “valanga di disinformazione”. Biden si è quindi soffermato sul fact-checking di recente eliminato da Meta “vergognoso” e sottolineando come la “stampa libera stia cadendo a prezzi”, e chiedendo di “proteggere i nostri figli e le nostre famiglie”. L’ormai ex commander in chief non poteva non parlare della guerra in Medioriente, e della tregua (qui il discorso di qualche ora prima alla Casa Bianca, ndr), che ha voluto sottolineare essere un “successo della mia amministrazione”, con lo staff di Trump che è stato “costantemente aggiornato”. E a proposito del presidente, Biden ha chiesto che il potere del capo di stato “non sia assoluto”, non ci deve essere quindi un abuso, ma la separazione dei poteri, e ciò ha mantenuto la democrazia per quasi 250 anni oltre oceano. “Il potere del presidente non è illimitato e assoluto”, ha detto facendo riferimento a Trump. Sul cambiamento climatico il democratico ha invitato a non essere intimiditi dalle forze che lottano contro il green, invitando a continuare a spingere in avanti velocemente. Infine, sull’intelligenza artificiale, Biden ha chiesto che il leader nel campo dell’IA siano gli Stati Uniti e non la Cina, ricordando i benefici ma anche i rischi della stessa tecnologia non soltanto nell’economia ma anche nella sicurezza e in generale nella società. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

JOE BIDEN, DISCORSO D’ADDIO DA PRESIDENTE USA, DIRETTA VIDEO, ORARIO, COME SEGUIRLO: TREGUA GAZA, INCENDI E…

Come dicono quelli che “piacciono” oltre Oceano, la “Last Dance” del Presidente Usa Joe Biden da Commander in Chief degli Stati Uniti è prevista per questa notte italiana, con l’ultimo discorso dallo Studio Ovale alla nazione americana. 4 anni dove l’equilibrio mondiale è cambiato e non poco, due guerre sanguinose esplose (non solo per “responsabilità” Usa) tra Ucraina-Russia e Israele-Hamas, la superpotenza cinese che è ulteriormente cresciuta nel grado di minaccia economica all’Occidente, e una NATO tutt’altro che unita.

Di contro, la crescita economica e la stabilità dell’occupazione Usa vede il lavoro di politica interna dell’Amministrazione Biden forse come gli esiti migliori di questi ultimi 4 anni: non è bastato, con la nuova “rivoluzione” Trump-Vance che ha spazzato via un Partito Democratico sempre più indebolito, che prima implora Biden di ricandidarsi e dopo lo scarica per far posto in corsa alla vicepresidente Kamala Harris (oggi investita di tutte le colpe Dem, ndr). Si parlerà di tutto questo, o forse no nell’ultimo discorso da Presidente Usa d Joe Biden previsto per le ore 20 del 15 gennaio (in America) e le 2 in Italia di giovedì 16 gennaio. Sarà un discorso di ringraziamento al popolo americano, con una transizione tutt’altro che “semplificata” verso il nuovo Presidente eletto Donald Trump ma che ha trovato punti di contatto in questi ultimi giorni con la trattativa per la tregua in Medio Oriente condivisa da entrambe le Presidenze. In termini più pratici possibili, per seguire l’ultimo discorso del Presidente Usa Joe Biden basterà collegarsi con i vari canali ufficiali della Casa Bianca e dello stesso leader Dem su X, Facebook e Instagram: in alternativa, il canale YouTube della White House trasmetterà in diretta video streaming l’ultimo “speech” da Presidente in carica degli Stati Uniti dell’ex vice di Barack Obama.

GLI INCENDI DI LOS ANGELES, I DATI FED E LA TREGUA IN MEDIO ORIENTE: LA TRIPLA “EREDITÀ” DI BIDEN A TRUMP

In attesa di capire cosa dirà tra qualche ora Joe Biden dallo Studio Ovale, nel suo ultimo discorso di politica estera rivolto ieri davanti al Dipartimento di Stato Usa ha affrontato la vera grande novità emersa negli ultimi mesi: complice l’accelerazione decisiva per la “pressione” imposta dal Presidente eletto Donald Trump, la diplomazia americana è riuscita a rinsaldare con Qatar ed Egitto un accordo fra Israele e Hamas per la tregua prolungata nella funesta guerra interna alla Striscia di Gaza.

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L’82enne Biden, dopo quasi 50 anni di vita politica americana, in vista dell’insediamento a Washington che vedrà Trump il prossimo 20 gennaio sostituirlo ufficialmente, vuole lasciare la Presidenza con l’annuncio della tregua siglata in M.O.: «l’accordo su Gaza sta per essere chiuso», ha detto Biden parlando dopo il Segretario di Stato uscente Antony Blinken, al centro delle difficili interlocuzioni con il Premier israeliano Netanyahu in questi ultimi mesi. Secondo Biden, l’America oggi è più forte sul fronte militare, politico ed economico rispetto a 4 anni fa: «La Cina non ci ha sorpassato, nonostante le previsioni, e non sorpasserà mai». Boccia la richiesta di alzare le spese NATO e lancia un avvertimento a Trump e agli alleati occidentali: «siamo riusciti a riunire il mondo a difesa dell’Ucraina ed evitare una guerra tra due potenze nucleari».

Il Presidente Usa uscente intima al suo successore che non abbandoni il destino dell’Ucraina e rivendica di aver gettato le fondamenta di quanto poi Trump raccoglierà nel 2025 di speranza per la fine delle guerre internazionali. Un’inflazione in andamento stile “altalena” e con i dati attesi della FED sugli interessi in arrivo nei prossimi giorni, nella difficile eredità dell’Amministrazione Biden pesa anche la non eccellente gestione del maxi incendio che ha devastato Los Angeles e la California. La vastità dei roghi, i mancati interventi e il costo incalcolabile ora dei danni a lungo termine negli occhi degli americani peserà non poco nell’eredità anche di immagine che lascia questa Amministrazione in cui molto Biden e “poca” Harris hanno contribuito in questi ultimi 4 anni di decisi di storia americana e mondiale.

GUARDA QUI SOTTO LA DIRETTA DISCORSO D’ADDIO DA PRESIDENTE USA DI JOE BIDEN





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