Zanica, il caso del Comune con 9 mila abitanti e 3 dirigenti: arriva l’Anac dopo un esposto dell’opposizione

Esposti, interpellanze, sedute secretate e ora l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) che chiede conto di un presunto conflitto di interessi. Al Comune di Zanica la doppia assunzione dei dirigenti dell’area risorse e dell’area tecnica, Paolo Dolci e Gianluca della Mea, è al centro di un polverone sollevato dalla lista Zanica civica, all’opposizione da giugno per 54 voti. Il punto, per il gruppo vicino al centrodestra, è che tali assunzioni sarebbero viziate, per così dire, da difetti di procedura tali da sollevare «gravi perplessità in merito al mancato rispetto dei principi di imparzialità previsti dalla nostra Costituzione per accedere al pubblico impiego».

I dubbi dell’opposizione

Lo si legge nell’esposto inviato alla Procura della Corte dei conti, in cui l’ex candidato sindaco Sergio Amadei, con i consiglieri Luca D’Angelo, Stefano Modesti e Matteo Nespoli, chiede di verificare la sussistenza di un danno erariale in capo al primo cittadino Luigi Locatelli, al suo terzo mandato consecutivo, all’ex giunta e ai funzionari coinvolti. Allegando delibere e atti amministrativi, nel documento i consiglieri ricapitolano i passaggi che hanno portato alla stipula da parte del segretario comunale Rossella Orlando dei due contratti a tempo indeterminato, il 6 marzo 2023.

Sia Dolci sia Della Mea passano da concorsi pubblici sostenuti altrove, in cui entrambi arrivano terzi per poi scalare la graduatoria fino all’apice: Dolci a Dalmine, a maggio 2022, e Della Mea a Crema, a luglio 2020. A Zanica, il primo era responsabile della Ragioneria e vicesegretario dal 2018, mentre l’architetto, dopo una lunga carriera negli uffici dell’Urbanistica di Bergamo, era stato chiamato con incarico fiduciario di Locatelli a fine 2020. In base a precisi parametri, la legge consente accordi fra i comuni per la concessione delle graduatorie dei concorsi. Così avviene, dopo una piccola rivoluzione dell’organigramma introdotta dalla maggioranza di Locatelli. A fine 2022 gli uffici vengono riorganizzati in tre macro aree (persona, risorse e tecnica) e, il 17 gennaio 2023, vengono introdotte le due nuove figure dirigenziali. Le si cerca attraverso un avviso di manifestazione di interesse, di 15 giorni, pubblicato il 18 gennaio 2023 e rivolto a chi compare in graduatorie in corso di validità, come ai tempi lo sono Dolci e Della Mea. È lo stesso Dolci, il 3 febbraio successivo, a prendere atto delle uniche due candidature pervenute, la sua e quella dell’architetto. E, di nuovo, con il suo parere favorevole, il 28 febbraio, la giunta dà il via libera agli accordi con Dalmine e Crema per procedere alla doppia assunzione.

Nell’esposto viene rimarcato il doppio ruolo di Dolci, in pratica auto ingaggiatosi, ma anche il vincolo in base al quale le graduatorie non sono utilizzabili «per i posti istituiti o trasformati successivamente all’induzione del relativo concorso». Riguardo a Della Mea, in un’interrogazione a sé, gli stessi consiglieri sollevano dubbi anche a monte, cioè sulla validità dell’incarico assegnatogli dopo il via libera alla mobilità volontaria della professionista che lo aveva preceduto.

Il Consiglio secretato

L’esposto è stato inviato anche alla Gdf e all’Anac, che ha risposto, prima di Natale, su un ulteriore punto segnalato: l’affidamento da parte di Dolci, a febbraio 2023, di un servizio di assistenza alla Halley Informatica srl, per 49 mila euro. I consiglieri di opposizione evidenziano come alla società marchigiana faccia capo il portale online «La posta del sindaco», per il quale lo stesso Dolci collabora. Alla luce di ciò, l’Anac chiede chiarimenti e di fornire il numero e le carte degli affidamenti assegnati alla Halley tra 2020 e 2024.

L’intera la vicenda è stata dibattuta, a ottobre, in un Consiglio comunale secretato. «Che un Comune di neanche 9 mila abitanti — osserva Amadei — abbia tre dirigenti è una forte anomalia. Una volta eletti, ci siamo chiesti il perché di questa scelta per poi portare all’attenzione delle autorità competenti le profonde perplessità emerse. È estremamente strano che nessuno della giunta dell’epoca si sia accorto che con i loro deliberati due dipendenti comunali diventavano contemporaneamente dirigenti, è più unico che raro».

«Umarell giudiziari»

Per il sindaco «questa non è politica, è rotolarsi nel fango». Locatelli riprende la definizione, affibbiata in Aula all’opposizione, di «umarell giudiziari, che stanno alla finestra a giudicare senza muovere un dito. Spiace per le persone coinvolte». Su Dolci sarebbe stato aperto un procedimento disciplinare, ma anche su questo il sindaco è netto: «Per un principio di lealtà e tutela della rispettabilità dei due professionisti, e non perché vogliamo nascondere nulla, non faccio dichiarazioni in merito alle loro assunzioni, slegate da scelte politiche. È una scelta politica, invece — aggiunge —, quella di introdurre due nuove figure dirigenziali e ritengo sia stata vincente. Il Comune dà servizi al cittadino e se il servizio è efficiente, io sono disposto anche a pagare di più, cosa che, per altro, non avviene». Ovvio che per lo stipendio di un dirigente vengono impiegate maggiori risorse, ma, riflette il sindaco, se il dirigente, ad esempio, fa arrivare più fondi, nel complesso il bilancio è positivo. Locatelli cita i bandi legati al capitolo della digitalizzazione e il lavoro sul Piano di governo del territorio: «Rispetto al passato abbiamo migliorato».

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