T-Red a Bastia Umbra, i cittadini si mobilitano: “Basta multe per far cassa e sì alla rotatoria”

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(Flavia Pagliochini) Sì alla rotatoria e no al T-red all’incrocio di via Atene con via delle Nazioni e via Hochberg. Lo chiede un comitato di cittadini, che oltre “alla realizzazione immediata” dell’opera, chiede anche la disattivazione dell’impianto semaforico. Il comitato, costituitosi ai sensi degli articoli 50 e 51 dello Statuto Comunale di Bastia Umbra, ha promosso una raccolta di firme con una petizione popolare, temendo che più che alla sicurezza il Comune pensi solo a far cassa. Nell’atto costitutivo, è previsto che il comitato – costituitosi a inizio anno e rappresentato dall’avvocato Katiuscia Malfetta e dall’imprenditrice Paola Mela; è stato anche creato un gruppo Facebook – si scioglierà automaticamente una volta raggiunto il risultato che si propone.

A mobilitarsi i cittadini di San Lorenzo proprio perché chi abita in questa località si trova a transitare in quell’incrocio – “anche più volte al giorno in molte famiglie sono arrivati più verbali e si teme che molti altri ne arriveranno” – ma raccoglie anche le preoccupazioni di cittadini di altre zone preoccupati di ritrovarsi la patente sospesa a causa della recidiva dell’infrazione. Oltre alla sanzione pecuniaria, è prevista quella aggiuntiva della decurtazione dei punti anche se non si è passati con il rosso acceso, ma ci si è fermati con le ruote anteriori del veicolo appena la striscia di arresto con l’arancione. I cittadini inoltre chiedono un incontro al Prefetto e organizzato per domani (17 gennaio, ndr) alle ore 20:30 presso il Centro Sociale di San Lorenzo una riunione in cui gli automobilisti che hanno preso una multa (o più multe, e i casi sono diversi) e intendono contestarla possono portarla insieme ad un documento di identità allo scopo di predisporre un ricorso cumulativo.

“Non si tratta di non rispettare il codice della strada – spiegano i cittadini – ma l’impianto installato in contemporanea con la previsione nel 2025, nel piano triennale delle opere pubbliche, della rotatoria, lascia sospettare più che aumentare la sicurezza dell’incrocio, l’intenzione sia di fare cassa, tartassando gli automobilisti a volte inconsapevoli della presenza del T-RED a causa di una segnaletica di preavviso minimale e da una pressoché assenza di una adeguata informazione ai cittadini da parte dell’amministrazione che si è limitata a dare solo notizia dell’installazione e dell’entrata in funzione. L’incrocio in questione è gestito dai semafori da moltissimi anni e visto che l’Amministrazione ha previsto le risorse necessarie per progettare e realizzare la rotatoria nel 2025, riteniamo che sia fondamentale disattivare il T-RED per non mettere in mezzo alla strada le famiglie che si troveranno a pagare ingenti somme di denaro per le sanzioni con molte persone con la patente sospesa e quindi non più autosufficienti negli spostamenti anche per lavoro”. La petizione chiede anche il rifacimento del secondo tratto di Via Atene il cui progetto è stato finanziato ed approvato nel 2023, ma inspiegabilmente i lavori non vengono fatti.

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Intanto è botta e risposta tra giunta e minoranze: per l’amministrazione, “Le infrazioni rilevate dal T-Red per il solo passaggio con il semaforo rosso rappresentano oltre i 2/3 del totale con le restanti riferite all’errato cambio di corsia che ha portato numerosi utenti della strada ad effettuare un lungo tratto contro mano superando la linea bianca continua”, e che in un clima di dialogo e ascolto tra i cittadini, è stata “disposta la temporanea sospensione del sistema di funzionamento ‘smart’ dell’impianto in favore di un sistema ‘automatico’ con i tempi delle tre fasi sempre fissi e contestualmente viene temporaneamente disattivato il rilevamento delle infrazioni per procedere con le opportune verifiche del sistema ‘automatico’”. La minoranza (fu amministrazione fino a pochi mesi fa) rivendica invece che il T-Red venne disposto in risposta alle numerose segnalazioni di pericolosità presso l’incrocio di via Hochberg, dove si registravano situazioni critiche sia per gli automobilisti che per i pedoni, ma precisa che “il dispositivo non venne inteso come un modo per far cassa: la questione è stata mal gestita dall’attuale giunta, che ora cerca di spostare la responsabilità sull’ex amministrazione. Invitiamo il sindaco e i suoi assessori ad assumersi le proprie responsabilità, garantendo un confronto aperto e costruttivo con il comitato cittadino e con tutti coloro che hanno subito disagi a causa della gestione attuale del sistema”.

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