Bari, 16 gennaio 2025 – È in corso una vasta operazione di polizia che ha portato all’arresto di ventotto persone legate al potente “clan Strisciuglio”, attivo da anni nei quartieri di Bari e nell’hinterland.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, insieme alla Polizia di Stato della Questura di Bari, hanno eseguito i provvedimenti di carcerazione emessi dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Bari, nei confronti di altrettante persone condannate in via definitiva per gravi reati.
L’inchiesta, che si inserisce nell’ambito delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha messo in luce la struttura operativa e gli interessi del clan che, tra il 2015 e il 2020, ha imperversato su un vasto territorio, estendendo il suo controllo e la sua influenza anche a livello metropolitano.
Il blitz è il risultato di anni di indagini, che si sono avvalse di tecniche investigative avanzate come pedinamenti, intercettazioni e dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Già nel 2021, l’inchiesta aveva portato all’esecuzione di 99 provvedimenti cautelari. L’operazione, denominata “Vortice-Maestrale”, ha permesso di documentare una serie di attività illecite che vanno dall’associazione di tipo mafioso all’estorsione, dal traffico di droga al possesso e porto illegale di armi, senza dimenticare minacce e lesioni.
Le modalità operative del clan
Il “clan Strisciuglio”, operante nei quartieri Libertà, San Paolo, San Pio (Enziteto), Catino e San Girolamo di Bari, così come nei comuni limitrofi di Palo del Colle, Conversano e Rutigliano, ha mostrato una consolidata capacità di controllare il territorio, imponendo il proprio potere attraverso metodi violenti e intimidatori.
Tra le attività criminose più rilevanti accertate dagli investigatori, vi è l’imposizione di impianti per il gioco d’azzardo illegale nei locali commerciali, un affare che ha fruttato al clan introiti considerevoli. L’azienda che forniva gli apparecchi per il gioco d’azzardo, infatti, era gestita da un membro del gruppo, e una parte degli incassi veniva destinata direttamente alle casse della cosca, consolidando così il monopolio del clan nel settore.
Oltre all’estorsione, il clan gestiva anche le principali piazze di spaccio di sostanze stupefacenti, rifornendo le aree sotto il suo controllo con grandi quantità di droga, alimentando così il mercato illegale nelle zone più deboli della città e dei comuni limitrofi.
La rissa in carcere e gli equilibri interni del clan
Le indagini hanno anche fatto luce su un episodio di violenza avvenuto all’interno del carcere di Bari, il 11 gennaio 2016, quando una rissa violenta coinvolse oltre 41 detenuti, tra cui esponenti di spicco del “clan Strisciuglio” e del “clan Misceo”. La rissa fu scatenata da conflitti interni tra i gruppi, che si scontrarono per il controllo delle rispettive aree e degli affari legati al traffico di droga e alle estorsioni. Il conflitto carcerario è stato anche il risultato di un’espansione del clan Strisciuglio nel territorio di Palo del Colle, dove, attraverso azioni violente, è riuscito a consolidare il suo dominio.
Le condanne e i dettagli degli arresti
Gli arresti sono il risultato di un lungo e articolato lavoro investigativo, che ha portato a numerose condanne per i membri del clan. Le pene inflitte vanno dai 4 ai 19 anni di reclusione, con un totale di 362 anni di carcere da scontare. Tra i condannati figurano figure di primo piano del clan, accusati di numerosi crimini, tra cui l’associazione mafiosa, il traffico di droga, le estorsioni e il possesso illecito di armi.
Di seguito, l’elenco delle persone arrestate:
Elenco condanne
1. ABBATICCHIO Giuseppe, nato a Bari, 15.7.1976 (anni 9, mesi 8 di reclusione), art. 416 bis. c.1,3,4,5,8 c.p. art. 9 l. 1423/1956;
2. BALLABENE Giovanni, nato a Bari, 29.1.1985 (anni 9 di reclusione), art. 74 c. 2,3,4 – D.P.R. 309/90, art. 416 bis.1 c.p.;
3. CALDAROLA Francesco, nato a Bari, 15.02.1992 (anni 10 di reclusione), art. 416 bis. c.1,3,4,5,8 c.p. -art. 71 D.Lvo 159/2011;
4. CAMPANALE Giacomo, nato a Bari, 10.11.1971 (anni 15, mesi 1 di reclusione), art. 416 bis. c. 23,4,5,8 c.p. – art. 71 D.LVO 159/2011;
5. CAMPANALE Leonardo, nato a Bari, 07.09.1970 (anni 6 di reclusione), art. 416 bis. c.1 c.p., art. 582 c.p.;
6. CAPUTI Gianfranco, nato a Bari, 08.08.1988 (anni 10 e gg. 11 di reclusione), art. 416 bis. c.1,3,4,5,8 c.p., D.P.R. 309/90;
7. FRISARI Gianluca, nato a Bari, 01.10.1979, (anni 9, mesi 7 e gg. 9 di reclusione), art. 612, 339 c.p. – art. 416 bis. 1 c.3;
8. LA SELVA Nicola Antonio, nato a Bari, 22.05.1964 (anni 17, mesi 9 e gg. 28 di reclusione), art. 416 bis. c.1,3,4,5,8 c.p. – art. 23 c.3 L. 110/1975;
9. LORENZANI Massimo, nato a Bari, 29.08.1982 (anni 12, mesi 6 e gg. 25 di reclusione), art. 73 c.5 D.P.R. 309/1990 – art. 416 bis. c.1,3,4,5,8 c.p.;
10. MARULLI Armando, nato a Bari, 28.09.1980 (anni 10, mesi 11 e gg. 6 di reclusione), art 56 c.p., art 629 c.1 e 2 c.p. – art. 416 bis. c.1,3,4,8 c.p.;
11. MITITIERO Antonio, nato a Bari, 28.12.1972 (anni 18 e gg. 4 di reclusione), art 74 D.P.R. 309/1990 – art. 416 bis. c.1 c.p.;
12. PISANI Luca, nato a Bari, 30.09.1980 (anni 19 e mesi 7 di reclusione), art. 416 bis. c.1,3,4,5,8 c.p. – art. 7 L. 203/1991;
13. RUTA Alessandro, nato a Bari, 01.11.1987 (anni 16, mesi 7 e gg. 12 di reclusione), art. 416 bis. c.1,2,3,4,5,8, 99 c.4 c.p. – art. 110, 624 c.p.;
14. SCHINO Giuseppe, nato a Bari, 19.07.1982 (anni 6, mesi 7 e gg. 21 di reclusione), art. 416 bis. c.1,3,4,5,8 c.p. – art. 71 D.Lvo 159/2011;
15. SPANO Damiano, nato a Bari, 15.04.1978 (anni 5 di reclusione), art. 416 bis. c.1,3,4,5,8 c.p. – art. 74 c. 2,3,4 D.P.R. 309/1990;
16. SPANO Luigi, nato a Bari, 02.12.1974 (anni 5 di reclusione) – art. 416 bis. c.1,3,4,5,8 c.p. – art. 74 c. 2,3,4 D.P.R. 309/1990;
17. VIOLANTE Valerio, nato a Bari, 01.08.1983 (anni 4, mesi 9 e gg. 19 di reclusione) – art 74 D.P.R. 309/1990 – art. 416 bis. c.1 c.p.;
18. ZAPPARELLA Giacomo, nato a Bari, 26.08.1988 (anni 8 e mesi 4 di reclusione) – art. 416 bis. c.1,3,4,5,8 c.p. – art.74 c. 2,3,4 D.P.R. 309/1990;
19. DENTAMARO Rita, nata a Bari, 04.11.1986 (anni 2, mesi 9 e gg. 10 di reclusione) – art. 74 D.P.R. 309/1990 e art. 416 bis.1 c.p.;
20. FICARELLI Nicola, nato a Bari, 11.03.1988 (anni 20, mesi 10 e gg. 24 di reclusione) – art. 416 bis c.1,3,4,5,8 c.p. – art. 74 c. 2,3,4 D.P.R. 309/1990 e art. 416 bis.1 c.p.;
21. LOSACCO Mauro, nato a Bari, 03.6.1985 (anni 21, mesi 3 e gg. 19 di reclusione) – art. 416 bis. c.1,3,4,5,8 c.p.;
22. DI BARI Vito, nato a Bari, 14.06.1977 (anni 9, mesi 7 e gg. 13 di reclusione) – artt. 73 e 74 c. 2,3,4 D.P.R. 309/1990 e art. 416 bis.1 c.p.;
23. MERCOLEDISANTO Pietro, nato a Bari, 16.11.1990 (anni 18 di reclusione) – artt. 73 e 74 c. 2,3,4 D.P.R. 309/1990 e art. 416 bis.1 c.p.;
24. STEFANACHI Francesco, nato a Bari, 16.02.1987 (anni 8 e mesi 8 di reclusione) – art. 416 bis c.1,3,4,5,8 c.p. – art.74 c. 2,3,4 D.P.R. 309/1990;
25. TRITTO Giovanni, nato a Bari, 18.07.1990 (anni 23, mesi 2 e gg. 27 di reclusione) – art. 416 bis c.1,3,4,5,8 c.p. – art. 74 c. 2,3,4 D.P.R. 309/1990 e art. 416 bis.1 c.p. – artt. 612, 614, 629 e 416 bis.1 c.p. – art. 7 L. 895/1967 e art. 416 bis.1 c.p.;
26. MASSARI Marino, nato a Bari, 13.05.1990 (anni 13, mesi 2 e gg. 20 di reclusione) – art. 416 bis c.1,3,4,5,8 c.p. – art. 74 c. 2,3,4 D.P.R. 309/1990 e art. 416 bis.1 c.p.;
27. CALDAROLA Ivan, nato a Bari, 19.10.1999 (anni 14, mesi 4 e gg. 24 di reclusione) – art. 416 bis c.1,3,4,5,8 c.p.;
28. DE SANTIS Saverio, nato a Bari, 17.12.1988 (anni 20, mesi 7 e gg. 29 di reclusione) – art. 416 bis c.1,3,4,5,8 c.p. – art. 74 c. 2,3,4 D.P.R. 309/1990 e art. 416 bis.1 c.p. – artt. 339, 612, 614, 628, 629 e art. 416 bis.1 c.p. – art. 7 L. 895/1967 e art. 416 bis.1 c.p..
L’operazione “Vortice-Maestrale” rappresenta un durissimo colpo al cuore della criminalità organizzata pugliese, con la speranza che questi arresti possano finalmente indebolire la capacità di controllo e le ambizioni espansionistiche del “clan Strisciuglio” su Bari e dintorni.
L’impegno delle forze dell’ordine, supportato da una collaborazione tra polizia e giustizia, continua a dare segnali positivi nella lotta contro la criminalità organizzata.
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