Il manager dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni, è stata nominata oggi assessore regionale alla Salute al posto della dimissionaria Giovanna Volo.
Solo poche ore prima delle dimissioni e del cambio al vertice della Sanità siciliana, l’on. Roberta Schillaci, vice capogruppo del movimento Cinquestelle all’Ars, aveva comunicato di avere presentato “un’interrogazione parlamentare al presidente della Regione Renato Schifani e all’assessore alla Salute Giovanna Volo sull’incresciosa vicenda che ha coinvolto una cittadina siciliana affetta da un tumore in stadio avanzato”.
“In Sicilia succede che i malati tumorali non possono ottenere degli esami diagnostici per mancanza di reagenti – ha dichiarato Schillaci -. È gravissimo ciò che è emerso con una denuncia di una paziente che avrebbe dovuto iniziare una terapia oncologica personalizzata e da oltre un mese dal prelievo del sangue, effettuato presso l’ospedale Cervello di Palermo, si trova ancora in attesa di conoscere il risultato a causa della mancanza del reagente necessario a determinare le caratteristiche della malattia. Nella nostra regione la sanità targata centrodestra è responsabile anche di questi disservizi, che definirli tali è solo un eufemismo. Tutti i laboratori di analisi dei nosocomi regionali dovrebbero essere dotati di laboratori di analisi capaci di effettuare gli esami indispensabili per l’individuazione o l’esclusione di determinate malattie, ma ciò clamorosamente non succede.”
Appena qualche ora dopo, è stata diffusa una nota stampa della presidenza della Regione con cui si annunciava che “l’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo, ha rassegnato stamattina le sue dimissioni dall’incarico per motivi personali. Il presidente della Regione, Renato Schifani, durante un incontro a Palazzo d’Orléans, l’ha ringraziata per il lavoro svolto e l’abnegazione dimostrata in questi primi due anni di legislatura. Al suo posto, il presidente ha nominato l’attuale direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni”.
Il commento della segretaria generale dello Spi Cgil Sicilia, Maria Concetta Balistreri: «Quelle dell’ormai ex assessora Giovanna Volo sono soltanto delle dimissioni arrivate fuori tempo massimo. È vero che lo sfascio della sanità siciliana non è tutto attribuibile a una responsabilità sua, ma sicuramente non ha brillato. Sarebbe auspicabile che la stessa sensibilità la avvertissero anche i direttori generali, che in questa vicenda non sono certo degli spettatori esterni. Anche la nomina della nuova assessora Daniela Faraoni lascia perplessi: come se lei stessa non avesse responsabilità nel disastro della sanità, soprattutto nel capoluogo».
“Le dimissioni dell’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo non sono un terremoto. A lasciare l’incarico è un tecnico e non un esponente di partito. Sulla sanità siciliana la coalizione sta facendo quadrato per un necessario cambio di passo in merito alla gestione e all’organizzazione dell’intero sistema”. Lo dice il capogruppo Lega all’Ars, Salvo Geraci.
Sanità Sicilia, dimissioni Volo, Antonio De Luca (M5S): “Quando la squadra gioca male, alla fine paga sempre l’allenatore, ma i demeriti non sono solo suoi”
“Non potendo cambiare tutta la squadra (manager), come nel calcio a farne le spese è l’allenatore per colpe non sono solo sue e che coinvolgono anche il precedente governo”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca in relazione alle dimissioni dell’assessore Volo.
“Qualcosa – dice Antonio De Luca – Schifani doveva pur fare di fronte allo sfascio totale della sanità, ormai sotto gli occhi di tutti. Ecco, allora, che non potendo licenziare tutti i manager, a farne le spese è l’assessore Volo, fortemente voluta dal presidente della Regione e che ora paga per tutti, complice forse un atteggiamo troppo blando di fronte a una sanità gestita già dai tempi di Musumeci da persone poco capaci. Una cosa comunque è certa, questo cambio di guardia ai vertici dell’assessorato non assolve certamente il governo Schifani che sarà ancora di più nostro sorvegliato speciale, assieme ai manager con i quali i partiti hanno lottizzato la sanità sulla pelle dei siciliani. Finché la politica non uscirà dalla sanità, purtroppo, non potremo attenderci nulla di buono. E non basterà certamente un passo indietro, volontario o meno, dell’assessore di turno a rimettere sulla giusta rotta una barca alla chiaramente alla deriva”.
“Tra il presidente tuttofare Schifani e il potentissimo assessore ombra, Salvatore Iacolino, a dimettersi, alla fine è l’assessora Giovanna Volo” commenta il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo. “Di fronte ad una sanità siciliana allo sfascio – per carenza di personale medico e sanitario e di risorse economiche a tutto vantaggio delle strutture private – oggi infatti Giovanna Volo, anche dopo le nostre pressioni, ha scelto di dimettersi da assessore alla Salute. Bene ma non benissimo.
Perché di fronte alle infinite liste d’attesa e ai tanti disservizi riscontrati anche dal Pd durante le nostre visite negli ospedali siciliani, nonostante l’abnegazione di medici, infermieri e oss, riteniamo che l’assenza di pianificazione, organizzazione e visione sia attribuibile anche al vero assessore ombra dell’assessorato alla sanità, ovvero il dirigente della pianificazione strategica, Salvatore Iacolino. Che inamovibile adesso darà il benvenuto alla neo assessora, Daniela Faraoni, scelta come vittima sacrificale da Renato Schifani”.
(Nella foto, l’assessore dimessa, Giovanna Volo)
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