IL COMMENTO PdRI, guadiamo al futuro con ottimismo – Il Golfo 24

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DI GIACOMO PASCALE*

Finalmente si attacca la spina alla fase di approvazione del “Piano di Ricostruzione” per l’Isola di Ischia, che coinvolgerà i Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, colpiti dal sisma del 2017 e dagli eventi franosi del 2022. Il Piano, adottato dalla Regione Campania il 21 dicembre 2024, è stato pubblicato sui siti istituzionali dei tre comuni e della struttura commissariale a partire dal 7 gennaio, mentre le amministrazioni locali, i cittadini e gli stakeholder avranno la possibilità di presentare osservazioni entro 60 giorni dalla pubblicazione. Questa iniziativa rappresenta una battaglia che ho sostenuto con determinazione. Recentemente, a settembre, ho partecipato al “Remtech Expo 2024” di Ferrara, dove ho potuto discutere l’importanza di questo Piano. Esso disciplina gli interventi necessari per la riparazione, il rafforzamento sismico e la ricostruzione degli edifici e delle strutture danneggiate, oltre a prevedere le delocalizzazioni necessarie. Non si limita a questo, ma promuove anche la riqualificazione territoriale e paesaggistica dell’Isola, suddividendo il territorio in ambiti specifici, in base alla pericolosità e alle attività urbanistiche consentite, che includono misure di sicurezza, sviluppo e pianificazione urbanistico-paesaggistica.

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Desidero sottolineare due eventi significativi: martedì scorso si è svolta a Ischia una conferenza stampa, durante la quale, in collaborazione con la Regione Campania e la struttura commissariale, è stato presentato il Piano di Ricostruzione. Inoltre, nei giorni scorsi il Comune di Lacco Ameno ha svolto un Consiglio Comunale, al quale hanno partecipato i membri della struttura commissariale, per illustrare il Piano all’intera cittadinanza. Ebbene, pur riconoscendo l’importanza e la necessità di questo Piano, e considerati i primi passi positivi verso la sua approvazione, è fondamentale sottolineare che esso deve garantire sicurezza e tutela dell’aspetto idrogeologico. Tuttavia, riscontro alcune lacune sul piano politico-istituzionale, in particolare riguardo ai cosiddetti fabbricati “neri”. Pertanto, per perfezionare ulteriormente il Piano di Ricostruzione, è essenziale definire una norma quadro che ne consenta una attuazione concreta e definitiva. In conclusione, dopo anni di difficoltà e incertezze seguiti al sisma del 2017 e agli eventi franosi del 2022, finalmente ci troviamo di fronte a un’opportunità concreta per ripartire e per costruire un futuro migliore. Il “Piano di Ricostruzione” non è solo un documento tecnico: è il risultato di un lungo processo di ascolto e di dialogo con le comunità locali, che hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze di queste calamità. È un piano che tiene conto non solo delle necessità immediate di riparazione e ricostruzione, ma anche della visione a lungo termine per il nostro territorio. La riqualificazione paesaggistica e territoriale proposta ci offre la possibilità di rinascere, non solo in termini strutturali, ma anche culturali e sociali. La pubblicazione del Piano sui siti istituzionali e la possibilità per i cittadini di presentare osservazioni sono segnali di una nuova era di partecipazione e trasparenza. È fondamentale che ognuno di noi si senta parte attiva di questo processo, contribuendo con idee, suggerimenti e critiche costruttive. Solo così potremo garantire che il Piano risponda alle reali esigenze delle nostre comunità. Ci sono state e ci saranno altre sfide da affrontare. Tuttavia, sono convinto che, con l’impegno e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, potremo superare queste difficoltà. La definizione di una norma quadro che assicuri un’attuazione concreta e definitiva del Piano è un passo cruciale in questo percorso. Dobbiamo lavorare insieme per garantire che ogni aspetto della ricostruzione sia gestito con la massima attenzione e responsabilità.

Guardiamo al futuro con ottimismo. La nostra Isola ha dimostrato una resilienza straordinaria e una comunità unita. Se sapremo cogliere questa occasione con determinazione e spirito di collaborazione, sono certo che riusciremo a trasformare le sfide in opportunità. La ricostruzione non è solo un obiettivo da raggiungere, ma un viaggio collettivo verso una nuova identità, più forte e coesa. L’auspicio è quello che la Regione voglia recepire eventuali osservazioni che proporremo come consiglio comunale. E che il governo voglia accompagnare il percorso (delocalizzazioni) assegnando risorse ad hoc ok chi è costretto a delocalizzare pur non essendo stato ammalorato né dal sisma né dalla frana. Insieme, possiamo e dobbiamo farcela. È tempo di rimboccarci le maniche e di lavorare con passione e dedizione per riportare la nostra Isola al suo splendore. Con la fiducia nel lavoro che faremo insieme, guardiamo avanti, convinti che la ricostruzione porterà con sé non solo nuovi edifici, ma anche una rinnovata vitalità per le nostre comunità.

* SINDACO DI LACCO AMENO





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