Il Tribunale del Riesame dispose il carcere per Chiara Petrolini, la studentessa, ai domiciliari dopo il ritrovamento di due neonati morti nel giardino di casa. Il 25 febbraio ci sarà l’udienza in Cassazione, fissata dopo il ricorso del suo difensore, avvocato Nicola Tria, contro la decisione del tribunale del Riesame di Bologna dei giudici che il 17 ottobre hanno disposto la custodia cautelare in carcere per la 21enne di Traversetolo (Parma), con ordinanza depositata il 30 novembre.
La giovane è accusata dalla Procura di Parma di omicidio e soppressione di cadavere in relazione al ritrovamento dei corpi di due neonati, da lei partoriti a poco più di un anno di distanza, maggio 2023 e agosto 2024, al termine di gravidanze di cui nessuno aveva saputo nulla, né familiari né fidanzato. Anche il primo bambino, i cui resti sono stati trovati successivamente al primo, potrebbe essere nato vivo. Attualmente è ai domiciliari: dopo l’appello della Procura si è pronunciato il Riesame, segnalando il rischio di reiterazione e l’insufficienza della custodia cautelare a casa coi genitori, ma l’esecuzione della misura in carcere rimane sospesa fino alla Cassazione.
La giovane, come riporta La Gazzetta di Parma, è tornata a vivere nella casa di Vignale di Traversetolo, dove viveva con la famiglia prima che venisse sequestrata in seguito al ritrovamento del corpo del neonato partorito ad agosto. Ad autorizzarla il gip di Parma. A fine novembre, la villetta è stata dissequestrata, una volta conclusi gli accertamenti dei carabinieri.
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