Frosinone – Lo schiaffo di Nicola a Riccardo arriva su carta intestata della Camera dei Deputati – Tu News 24

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Uno schiaffo fragoroso, quello arrivato ieri sera al sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli. Bisogna saper leggere tra le righe (ma neanche troppo) per rendersi conto che l’onorevole Nicola Ottaviani non ci è andato leggero. Stiamo parlando della sua richiesta, fatta in veste di segretario della commissione Bilancio della Camera dei Deputati, e indirizzata al Prefetto di Frosinone. L’ex sindaco di Frosinone, in sostanza, è intervenuto sul caos venuto a crearsi nella zona Scalo di Frosinone, dopo l’inizio dei lavori di riqualificazione della stazione ferroviaria. Una situazione drammatica per i pendolari ciociari, che quotidianamente usufruiscono della ‘strada ferrata’ per raggiungere i luoghi di studio e lavoro nella Capitale. Un percorso alternativo, quello per arrivare o uscire dalla stazione, che prevede non solo l’allungamento del tratto da percorrere a piedi, ma anche il transito in zone completamente buie, su un sovrappasso lasciato nell’abbandono e con pavimentazioni sconnesse e pericolose, oppure in zone isolate affollate da extracomunitari che, molte volte, si riuniscono per bere o per questioni di droga (LEGGI: Frosinone, droga: lo Scalo nella morsa della polizia dopo i recenti disordini. Centinaia di controlli e sequestro di stupefacente). Ecco, questo ‘percorso a ostacoli’ sono costretti a percorrerlo, ogni giorno, anche donne sole, giovanissimi e persone con disabilità, anche a tarda sera dunque con il buio e le torce dei cellulari in mano, pregando letteralmente affinché tutto vada per il meglio.

Una situazione difficile e imbarazzante, poiché nonostante da molto tempo si sapesse dell’inizio dei lavori in quella zona, nessuno si è degnato di fare un sopralluogo lungo i percorsi alternativi, cercando di dare una sistemata, magari anche ‘alla meglio’, mettere qualche faro momentaneo o chiedere alle forze dell’ordine, per un periodo di tempo, una maggiore sorveglianza, affinché i cittadini potessero stare più tranquilli e sicuri e non dovessero correre rischi inutili.

Caos allo Scalo: la richiesta ufficiale al Prefetto

Sulla questione, dunque, probabilmente vedendo che niente si stesse risolvendo in poco tempo, magari sollecitato da più fronti, è intervenuto a gamba tesa, chiedendo ufficialmente al Prefetto di Frosinone di “valutare la possibilità di istituire la cosiddetta ‘zona rossa’ temporanea, nell’area esterna della stazione ferroviaria di Frosinone, oltre che nelle relative pertinenze del sito, durante l’effettuazione dei lavori”, sottolineando “la necessità di istituire percorsi pedonali obbligati, rispetto ai quali non appare semplice garantire agevolmente i livelli ottimali di pubblica sicurezza, anche in conseguenza della permanenza in pianta stabile di soggetti in condizioni di irregolarità amministrativa, spesso meritevoli di precipue attenzioni da parte delle forze dell’ordine”.

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Una richiesta che avrebbe potuto fare, senz’altro, anche il primo cittadino di Frosinone. Avrebbe potuto farla prima dell’inizio dei lavori (sarebbe stato meglio) ma avrebbe potuto farla anche oggi. Ma non avendola fatta né ieri né oggi, avrebbe comunque potuto farla nei prossimi giorni, qualora il pensiero di Ottaviani gli fosse stato ‘trasferito’. Con una telefonata, un messaggio Whatsapp, un piccione viaggiatore, anche: volere è potere. Magari duurante una chiacchiera davanti ad un caffè al bar, durante la quale si sarebbe anche potuto decidere di mettere una doppia firma sotto la richiesta, per dare più forza alla petizione. E predisporre, anche, un comunicato stampa insieme. Invece niente. Nulla di tutto questo.

Nicola ha preso foglio e calamaio e, su carta intestata della Camera dei Deputati, solo soletto nella sua stanza, ha scritto al prefetto. E così è partito lo schiaffo a Riccardo. Un manrovescio energico, potente. Umiliante. Per chi mastica un po’ di politica, un vero affronto.

Il perché di questo gesto non ci è dato ancora saperlo. È più di qualche settimana, però, che si mormora di un progressivo allontanamento tra il sindaco e il suo predecessore, una sorta di distanza crescente. Le ipotesi sono molteplici, ma tutte ancora da sviscerare, analizzare e verificare. Lo faremo. Nel frattempo rimane un solo dato, certo e forte. Ed è quello dello schiaffo partito. E arrivato a destinazione nel peggiore dei modi.

Il contrattacco lampo

Ma Riccardo in questi mesi ha imparato sì a respirare e a contare fino a dieci (a volte), ma anche a reagire in maniera sottile ma efficace. Tanto che questa mattina, in qualità di ‘fasciato’ ha preso parte alla riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica in Prefettura, vertice al quale hanno partecipato istituzioni e forze dell’ordine, terminato intorno a mezzogiorno, durante il quale si è parlato proprio della situazione della zona Scalo di Frosinone. Quindi il sindaco è corso via per addentare qualcosa velocemente per pranzo e, in quattro e quattr’otto, ha predisposto un suo comunicato stampa, con sue dichiarazioni, inviato intorno alle 16. Una controffensiva fulminea.

“Si procederà – fa sapere Mastrangeli – a istituire una pianificazione dedicata e speciale di tutti i servizi di sorveglianza della zona, che sarà oggetto di una perimetrazione specifica, mediante provvedimenti di carattere straordinario. Le attività, volte a garantire maggiore sicurezza (mediante potenziamento del sistema di videosorveglianza e dei servizi di controllo del territorio) saranno condotte congiuntamente da Rfi, forze dell’ordine, polizia locale e polizia provinciale, ognuno per la parte di propria competenza”.

“In particolare – ha proseguito il sindaco – ho fatto esplicita richiesta a Rfi affinché venga data massima priorità ai lavori per la riapertura dell’accesso pedonale da via Pergolesi. La richiesta è stata fatta propria da Rete Ferroviaria Italiana, che ha preso l’impegno di concludere le operazioni nel più breve tempo possibile per ripristinare l’accesso pedonale in 8 mesi. Per quanto attiene alle attività messe in campo dal Comune di Frosinone, l’Amministrazione sta facendo e continuerà a fare tutto quanto in proprio potere incrementando i servizi di tutela e prevenzione tramite Polizia locale, tramite il sistema di videosorveglianza, adottando ogni misura finalizzata alla riqualificazione ambientale e alla messa in sicurezza dell’area”.

Pugno duro: in arrivo il ‘daspo urbano’ per chi, in quella zona, infastidirà i passanti

“In merito, infine, alla realizzazione imminente di una perimetrazione specifica dell’area dello Scalo, condivisa da tutti i partecipanti alla riunione odierna, il Comune individuerà ulteriori aree pertinenziali alla stazione ove dare attuazione, per tutta la durata del cantiere, al cosiddetto ‘Daspo urbano’. Il provvedimento di allontanamento dalla zona della stazione e delle aree pertinenziali – ha concluso – sarà emesso dal Sindaco, a seguito di modifica al regolamento della Polizia locale, nei confronti dei responsabili di condotte moleste o che limitino la libera accessibilità e fruizione dei luoghi”.

Touché, direbbero durante un combattimento di scherma. Ma qui il contesto è diverso, siamo tra i banchi della politica. E si amministra. Per il bene della città e della cittadinanza.

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