i viaggi, l’amore per la geografia e la passione per l’Islanda Econote Storie da un mondo più verde

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Viaggiare è una passione, uno stile di vita, e qui su Econote in questi anni abbiamo intervistato viaggiatori di tutti i tipi: persone che hanno mollato tutto e cambiato vita, persone che viaggiano e lavorano in giro per il mondo, oggi invece abbiamo avuto modo di fare domande e ricevere risposte molto interessanti da Luca Favarotto (su instagram @quo_vadis_fava), professione docente di educazione fisica e più di 60 paesi visitati ad oggi. Abbiamo parlato di viaggi, di natura e di Islanda.

Egitto, passeggiata a cavallo

Leggiamo nella tua bio di facebook: DOCENTE DI EDUCAZIONE FISICA • PERSONAL TRAINER • APPASSIONATO D’ISLANDA • 63 NAZIONI SU 193: Quando hai iniziato a viaggiare, e come riesci a bilanciare il tuo lavoro e i viaggi?
Ho iniziato a viaggiare dopo la maggiore età. Devo dire che i miei genitori mi hanno trasmesso la passione per i viaggi sin dalla tenera età, promuovendone i valori e incoraggiandomi ad alimentare la mia curiosità come nei viaggi così nella vita.
Sono un insegnante di Educazione Fisica perciò le mie ferie coincidono con i periodi di sospensione delle lezioni a scuola. Riesco in tal modo a ritagliami lo spazio per due viaggi sostanziosi all’anno. Capitano anche dei weekend liberi da impegni dove riesco a fare una toccata e fuga all’estero che spesso si rivela una piacevole sorpresa.

Come scegli le tappe dei tuoi viaggi? prepari da casa o vai all’avventura?
Premetto che sono un appassionato di geografia, quello che oggigiorno viene definito un “nerd geografico.
Perciò nutro una forte attrazione per le nazioni meno conosciute, le località più remote, le bandiere e i punti geografici estremi. Appurato ciò, dedico molto tempo alla preparazione del viaggio e alla cura dei dettagli: dalla preparazione dell’itinerario, alla scelta delle tappe degustative nonché dell’alloggio e delle escursioni da svolgere in loco. L’importante è che la meta scelta sia una nazione ancora da visitare. Proprio questo mi piace quando viaggio: il piacere della scoperta, del nuovo…conoscere nuove persone e scambiarci opinioni, esperienze, assaporandone per quanto possibile la cultura, le abitudini e lo stile di vita. Trovo che tutto ciò mi faccia sentire estremamente vivo!

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Finlandia, Lapponia: paesaggio boschivo innevato

L’Islanda è una tappa molto affascinante e tu ne sei appassionato: cosa significa per te questo paese e che consigli hai da dare a chi ci legge?
Sono stato definito “islandofilo” perché l’amore per l’Islanda è innato: mi affascina da sempre quest’isola remota, incastonata in alto a sinistra nell’atlante Mondadori che sfogliavo quando ero piccolo. Mi sono sempre chiesto come fosse la vita lassù in quella landa selvaggia e così poco abitata, costellata di ghiaccio e lava…
A chi ha intenzione di visitare l’Islanda consiglio innanzitutto di prepararsi ad un viaggio tutt’altro che facile in termini di spostamenti date le lunghe distanze che intercorrono tra un paese e l’altro. Inoltre l’incognita del meteo imprevedibile ha un peso non indifferente sulla gestione del viaggio. Dice un detto islandese “Se non ti piace il tempo islandese adesso, aspetta cinque minuti: probabilmente peggiorerà. Inoltre, l’Islanda è cara: basti pensare che un caffè arriva a costare anche 5 Euro e una birra 18,00. Quindi, vista la bellezza paesaggistica che regala questa terra, secondo me è preferibile spendere qualche soldino in più per le escursioni piuttosto che dedicarlo a pranzi e cene in ristoranti, che sono veramente costosi.

Isole Far Oer: panorama da Klakkur

63 NAZIONI SU 193 leggiamo sempre sul tuo facebook: pensi riuscirai a visitarle tutte? Ce ne è qualcuna che sogni da tempo e in cui non sei ancora andato?
A meno che non riesca ad agguantare il 6 al Superenalotto, non credo proprio di arrivare a visitare tutte le nazioni del mondo anche perché il vincolo non è solo di natura economica: basti pensare ai numerosi visti e autorizzazioni obbligatori per poter varcare le frontiere di alcuni stati in guerra o fortemente militarizzati come la Corea del Nord.
Il mio sogno è visitare l’Antartide: ad oggi i costi sono proibitivi ma confido che in un futuro non molto lontano riesca nell’intento di imbarcarmi per il Polo Sud e incontrare una colonia di pinguini!

Un posto che ti ha deluso e un posto che ti ha sorpreso in questi anni?
Mi ha deluso Sharm-el-Sheik in Egitto: l’ho trovata davvero molto artificiale e ben poco votata al turismo sostenibile. La gente del posto è stata molto insistente nel proporre tour e nel vendere la loro merce, spesso contraffatta, ai turisti di passaggio. Sono dell’idea che l’Egitto sia una terra bellissima e ricchissima di storia ma deve ancora saper sfruttare al 100% le proprie risorse in termini di turismo e accoglienza.
Mi ha sorpreso la Serbia: nell’immaginario comune la si considera una terra cupa e disseminata di strascichi della recente guerra e invece, mi ha colpito molto la capitale Belgrado: molto giovane, moderna e pulita!
Una piacevole scoperta balcanica!

Su econote parliamo spesso di natura. Parliamo di quella che hai visto in giro per il mondo, quale paese è stato “naturalisticamente” più bello?
Tengo particolarmente a cuore i luoghi incontaminati, dove regna la natura in tutte le sue forme: un esempio di ciò ho avuto modo di riscontrarlo alle Isole Far Oer, un arcipelago incontaminato tra Scozia e Islanda, dominato da paesaggi mozzafiato che sembrano appartenere ad un altro pianeta.
Anche l’amata Islanda non scherza quanto a meraviglie della natura. In questi due paesi, ricordo ancora che non ero in grado di proferire parola davanti a simili spettacoli naturali.

C’è invece un posto che hai trovato particolarmente inquinato, o nel quale il contatto con la natura è stato poco o nullo?
Ho visitato l’Albania qualche tempo fa e ricalca quanto detto precedentemente per l’Egitto: l’Albania ha molto da offrire ma la gestione delle proprie bellezze dev’essere rivalutata: Tirana e Sarande sono molto caotiche e
inquinate. Mi ha lasciato perplesso vedere una spiaggia bellissima vicino a Sarande e a fianco una discarica a cielo aperto, con tanto di copertoni dati alle fiamme.

Invitato ad un matrimonio in Norvegia

Su Econote parliamo anche di decrescita e sostenibilità. Riesci sempre a essere un viaggiatore ecosostenibile?
Cerco di essere un viaggiatore ecosostenibile: ho a cuore l’ambiente e mi impegno costantemente a dare il mio contributo per il benessere comune. Ad esempio, cerco di muovermi sempre con i mezzi pubblici quando sono all’estero, anche se non sempre mi è possibile.
Diciamo che ho margini di miglioramento ma non demordo!

Continuerai a viaggiare anche in futuro? che progetti hai nel breve e nel medio periodo?
Viaggiare è la mia passione e, come tale, una passione difficilmente si può affievolire: confido di viaggiare ancora per molto perché la lista dei paesi da visitare è ancora lunga e la mia fame di scoperta non è destinata ad essere colmata a breve. Sono ancora preso dall’entusiasmo del recente viaggio in Islanda e sto pensando concretamente ad un’avventura in Groenlandia per l’estate 2025 ma devo ancora strutturare l’itinerario nel dettaglio. Il piano B, più fattibile, consiste in un tour delle Eolie zaino in spalla con l’obiettivo di mettere piede in tutte le isole, compresa Alicudi, la più piccola e misteriosa che ospita una comunità di eremiti isolati da tutto e da tutti… affascinante a dir poco!





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