Carlo Calenda a Torino: «Sanità indecorosa, va tolta alla Regione: lo Stato si riprenda la competenza. Stellantis? Elkann non rispetta gli impegni»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


di
Gabriele Guccione

«Cirio e Lo Russo in un Paese normale sarebbero nello stesso partito, invece sono ostaggio degli estremi Sbagliata la passerella con Tavares a Mirafiori»

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

«Io, da repubblicano, abolirei le Regioni. Ma soprattutto — afferma il leader di Azione Carlo Calenda, ospite della redazione del Corriere Torino — sottrarrei loro la competenza sulla sanità». Anche al Piemonte? «A tutte. Siamo arrivati a un punto di rottura».

Senatore, ne ha parlato con il governatore Alberto Cirio, da lei sostenuto alle ultime regionali?
«Ma figuriamoci se si può parlare di questo con un governatore. Cirio è un liberale, secondo me condivide molte delle cose che dico, ma sarebbe come chiedere a un tacchino di anticipare il Natale».




















































Qual è il suo giudizio sulla amministrazione regionale di centrodestra?
«La carenza nella gestione sanitaria è molto rilevante».

La soluzione è statalizzare la sanità?
«Ci sono regioni, penso per esempio alla Sicilia, che spendono pro capite quanto la Lombardia, eppure non permettono alle persone di potersi curare. Va bene dire no all’Autonomia, dunque, come fa il centrosinistra, ma al contempo occorrerebbe avere il coraggio di dire che va sottratta la competenza sulla sanità a quelle Regioni che, a parità di condizioni economiche, non hanno un livello di prestazioni decoroso. Ma non come in Calabria, con un commissariamento temporaneo, bensì facendo ricorso al potere sostituivo dello Stato. E per un tempo prolungato».

Che cosa pensa, invece, dell’operato del sindaco Stefano Lo Russo, anche lui da lei sostenuto?
«Io non posso esprimere un giudizio da cittadino, sto a quello che mi raccontano i militanti di Azione. A Torino c’è il problema che la sinistra ha in generale — e per cui non vincerà mai più in questo Paese —: la questione sicurezza è tabù, quando invece è la questione primaria per cui esiste lo Stato, cui spetta il monopolio della forza a tutela dei più deboli. È chiaro che non è una funzione del Comune, ma secondo la teoria delle finestre rotte il decoro urbano è fondamentale, e questa sì che è un competenza comunale».

Lo Russo ha però rivendicato, in una recente intervista al Corriere, che la sicurezza è un tema di sinistra.
«Certo, ma poi quando si va nel concreto e si propone di sgomberare un centro sociale c’è sempre un qualche esponente della sinistra estrema che si mette di traverso. Se andiamo avanti così, però, davanti alla esasperazione dei cittadini e di quel 50% che non va a votare, consegneremo l’Italia al primo che si alzerà e proporrà di farla finita con la democrazia. E questo qualcuno non sarà la Meloni…».

È per questo che lei sogna un centro, «un fronte repubblicano»?
«Se l’Italia fosse un paese normale ci sarebbe un grande partito che unisca insieme liberali, popolari e socialisti riformisti, come Cirio e Lo Russo, che insieme lavorano bene, invece di renderli schiavi dell’estremismo di sinistra e di destra. Basti vedere cosa succede in Francia, dove la sinistra populista sta consegnando la nazione alla destra».

In Piemonte arranca la sanità, ma soffre anche l’industria…
«Manca una politica di sviluppo incisiva, così come manca nel Paese. Il 2025 sarà un anno molto difficile, perché si sta spezzando la globalizzazione come l’abbiamo conosciuta, mettendo a rischio l’export in Cina e negli Stati Uniti, dove Trump dirà a chi vuole vendere negli Usa che deve produrre negli Usa, ma anche in Germania e in Francia, che vivono situazioni di recessione e instabilità politica. In aggiunta a tutto questo, l’Italia ha un problema fondamentale per l’industria: la questione dei costi dell’energia. La ragione: non abbiamo l’energia nucleare».

Prestito personale

Delibera veloce

 

Lei vorrebbe riaprire le centrali?
«Noi abbiamo presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per riaprire le centrali nucleari. E a chi dice che non si può fare ricordo che Trino Vercellese, che all’epoca era la centrale nucleare più potente del mondo, fu fatta in tre anni. Oltre a questo, occorre rivedere gli incentivi alle rinnovabili, per liberare 7 miliardi di euro di risorse da destinare alle imprese manifatturiere per abbassare la bolletta energetica».

E gli obiettivi «green» dell’Europa?
«L’Europa deve finirla con le demenziali normative ambientali, di cui è responsabile la sinistra: altrimenti non farà altro che spingere le imprese a spostare le produzioni in Paesi che inquinano molto più di noi, come la Cina».

Capitolo Stellantis. La presidente Meloni si è detta molto soddisfatta dell’accordo raggiunto. Lei è soddisfatto?
«Meloni ha detto una idiozia, non capisce nulla di industria e nemmeno le interessa. L’accordo prevede che Stellantis produca meno veicoli di quanti ne ha prodotti l’anno scorso. E i nuovi modelli arriveranno tardi e saranno di nicchia».

Com’è che da coinquilino di Lapo ai tempi della Ferrari, lei è diventato il primo oppositore degli Elkann?
«La mia non è una battaglia personale con gli Elkann. Con Lapo sono amico, gli voglio bene, ci sentiamo, è una persona profondamente buona, geniale su alcune cose, ed è molto attaccata all’Italia e a Torino».

Con John non ha legato allo stesso modo?
«Ma no, non ho niente contro di lui. Io sono pagato dai cittadini italiani per fare i loro interessi, non per fare gli interessi di Stellantis. E se il presidente del gruppo non mantiene gli impegni presi, nonostante i soldi pubblici che ha preso, allora voglio che ne risponda. E lo aspetto in Parlamento».

Quali impegni non ha rispettato?
«L’impegno sugli investimenti che avrebbe dovuto fare in Italia a fronte del finanziamento Sace di 6,8 miliardi di euro. La salvaguardia dei marchi italiani, quando invece i nuovi modelli si fanno altrove, e non mi sembra che il Marocco sia in Italia. La vendita di Magneti Marelli e di Comau. Il piano su Maserati che non c’è… In questa città, questo capitalismo predatorio ha già creato dei buchi spaventosi: basta fare un giro a Mirafiori. E il governatore e il sindaco che cosa hanno fatto? Sono andati a inaugurare una fabbrica di riciclo con Tavares, che li ha presi per i fondelli».

Quanto le fa male ancora la vicenda Embraco?
«Io ci ho messo il cuore, costituii un fondo di 300 milioni contro le delocalizzazioni che chi mi succedette, Di Maio, chiuse. Potevo fare qualcosa di più? Non lo so, ma posso dire che non l’ho mai mollata un secondo».

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Quanto durerà il governo Meloni?
«Viviamo il tempo della politica degli influencer, dai cicli sempre più brevi, che va all’inseguimento della cronaca anziché pensare a mettere le basi per il futuro. Meloni manterrà il consenso fino a quando la situazione internazionale non sarà tale da imporre una soluzione alternativa credibile».

Fino al prossimo governo tecnico?
«Io spero di no. Noi di Azione lavoriamo per cercare di far capire agli elettori che occorre votare per chi fa politiche serie e ha un progetto di lungo termine, senza aspettare il salvatore della patria chiamato da fuori».

A proposito di futuro. È d’accordo sullo ius scholae?
«L’ho ricordato anche a Meloni: se Roma antica è diventata un grande impero è perché si è aperta, al contrario delle polis greche dove vigeva lo ius sanguinis. Noi dobbiamo quindi dare lo ius scholae, perché l’integrazione si fa attraverso la cittadinanza. Io sono assolutamente contrario ai flussi incontrollati di immigrazione, ma i 450 mila immigrati stabili che ci sono in Italia vanno integrati».

Iscriviti alla newsletter di Corriere Torino

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

18 gennaio 2025 ( modifica il 18 gennaio 2025 | 05:30)

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link