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CONCORDIA. Travolta da un’auto pirata e lasciata a terra esanime, senza alcun soccorso: è morta così Bruna Vaccari, 82 anni. «Ho sentito un tonfo, ma non gli ho dato peso, pensavo di essermelo immaginato. Dopo poco ho visto e sentito le sirene dell’ambulanza e ho capito che doveva essere successo qualcosa di grave». Niveo Pini, pensionato, racconta così gli istanti successivi all’incidente in cui ha perso la vita l’anziana residente a San Giovanni, frazione di Concordia.
L’uscita per andare nella casa di fronte
Giovedì 16 gennaio, intorno alle 18, la donna stava attraversando la strada provinciale per Novi di fronte alla sua abitazione, quando è stata investita da un’auto pirata che poi si è data alla fuga. «La figlia – spiega Pini – era venuta a trovarla. Appena è andata via, so che Bruna ha chiamato il nostro vicino di casa per chiedergli se volesse compagnia. Lui è rimasto vedovo da poco, sua moglie è morta la settimana scorsa, e a Bruna faceva sempre piacere passare qualche ora insieme. Giocavano a carte e scambiavano quattro chiacchiere, cose normali tra vicini».
L’incidente mortale
Nella casa di fronte, però, la donna non è mai arrivata. «Credo avesse appena attraversato ed era sul ciglio della strada quando un veicolo che viaggiava verso Concordia l’ha presa in pieno, facendola finire contro a un muretto. È stato terribile». Per alcuni minuti, nessuno dei vicini si è accorto di nulla. «A un certo punto, non vedendola alla porta, il figlio dell’uomo si è insospettito ed è uscito per controllare. È allora che l’ha vista per terra». Sul posto sono intervenuti subito gli operatori sanitari con un’ambulanza e un’automedica, purtroppo tutte le cure prestate in loco si sono rivelate inutili. «Dalla finestra ho visto che hanno provato a farle il massaggio cardiaco, ma era già morta. Credo non se ne sia nemmeno accorta, è stato veramente un attimo».
Il dolore dei conoscenti
Inutili i tentativi di rianimazione, i professionisti del 118 hanno potuto solo constatarne il decesso: «È un grosso dispiacere per tutti noi. Bruna era una persona molto in gamba, guidava ancora e aveva tante energie. Il suo unico difetto è che non aveva il pollice verde, per cui qualche volta la aiutavo a stare dietro al giardino. Scambiavamo sempre due parole quando ci vedevamo, ci mancherà tanto». La concordiese lascia due figli, Rina e Paolo. La salma è stata portata nella sede della Medicina Legale del Policlinico di Modena e la data del funerale non è ancora stata fissata. Intanto, i carabinieri indagano sul conducente del mezzo che, una volta rintracciato, dovrà rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso.
Telecamere al setaccio
Proprio in queste ore i militari stanno passando al setaccio le telecamere della zona e sono alla ricerca di eventuali testimoni. «A nome di tutta l’amministrazione comunale – le parole della sindaca Marika Menozzi – ci tengo a esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia per quanto accaduto. Siamo tutti molto tristi e scossi, e ci stringiamo al dolore dei figli Rina e Paolo, a cui facciamo sentire la nostra vicinanza. In questo momento – prosegue il primo cittadino – la cosa più importante è capire la dinamica dell’incidente. C’è una pista e i carabinieri, insieme agli agenti della polizia locale, stanno indagando sul responsabile. Ci sono tutti gli elementi per trovarlo e confido che accada nel più breve tempo possibile».
Scarsa illuminazione
A quell’ora, la strada provinciale per Novi era completamente al buio: «Qualche lampione non guasterebbe – dicono altri residenti –, soprattutto perché le macchine vanno molto forte in questo tratto di strada. Chissà se dopo questa tragedia il Comune prenderà provvedimenti. Noi ci speriamo».
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