Bucci, il centrosinistra e Valditara: quando la politica se la va a cercare – Primocanale.it

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Vanno proprio a cercarsela. Prendiamo questa storia del nuovo governatore ligure, Marco Bucci, che vuole a tutti i costi il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, tra i propri consulenti. L’incarico, nello specifico, riguarda “la gestione dei rapporti fra Regione e governo con particolare focus sull’autonomia differenziata, la gestione delle società controllate e la disciplina degli appalti pubblici”.

 In Piazza De Ferrari è diventato un “caso” sul quale si polemizza ad ogni pie’sospinto. Personalmente non ne faccio una questione di compenso, che appositamente non cito. E neppure metto in dubbio le capacità e l’esperienza acquisite dal primo cittadino intemelio, esponente della Lega tutto d’un pezzo.

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Di Muro o morte e l’inopportunita’

Però osservo: possibile che in tutta la Liguria non ci sia un altro al quale affidare l’incarico senza che sia il sindaco di un Comune? L’esponente del Pd, Enrico Ioculano, egli stesso già primo cittadino di Ventimiglia, l’ha buttata giù dura, parlando di “vergogna” e di “vassallaggio”.

Non sto a commentare la cosa. Dico, tuttavia, che Ioculano, il Pd e l’opposizione tutta dovrebbero fare un monumento a Bucci e a chi ha sostenuto, in Regione, la consulenza a Di Muro. Mai si sarebbero aspettati, gli oppositori, che il nuovo governatore offrisse loro su un piatto d’argento un argomento sul quale è davvero difficile, per non dire impossibile, sostenerlo. Ci sono scelte che formalmente sono magari ineccepibili, ma politicamente risultano fortissimamente inopportune.

Liti assurde sul candidato per Genova

Intanto il centrosinistra litiga su tutto in vista delle elezioni comunali a Genova. L’ultima è di Carlo Calenda: “Basta con i funzionari del Pd candidati!”. L’allusione, neppure troppo velata, è all’avversario di Bucci in Regione, Andrea Orlando, e alla possibilità che per Tursi alla fine prevalga Alessandro Terrile.

Non so dire se Calenda abbia di questi tempi ragione. So, invece, che da quelle parti – intendo il Pd, i Cinque Stelle, l’Alleanza Verdi Sinistra e tutto il resto della galassia – stanno facendo l’impossibile per dilapidare il patrimonio di consensi che la coalizione ha ottenuto alle recenti elezioni regionali.

Osserva Mauro Gradi, coordinatore ligure di +Europa: “Io non sono stato tenero nei confronti di Orlando sulle regionali, ma sostenere che la sua fosse una candidatura perdente significa confutare la realtà, nella misura in cui la mancata vittoria è frutto della folle politica dei veti e non della valenza del candidato presidente”. Qui mi sbilancio: temo che Gradi abbia ragione. Difatti i sondaggi di Primocanale diventano interessanti: è vero che secondo gli intervistati da Tecne’ è più importante il candidato della coalizione (però per la maggioranza pesano entrambi), ma soprattutto il vantaggio del centrosinistra si sta assottigliando. Anzi, è quasi dimezzato. Posso dire che se la sta andando a cercare (la sconfitta)?

Ok il ritorno del latino, ma la Bibbia?

Sarebbe molto semplice sgranare il rosario delle inopportunità alle quali la politica ci ha abituato. Una, però, voglio citarla. Sono le nuove linee guida per la scuola varate dal ministro Giuseppe Valditara. Su molte cose c’è da essere d’accordo, in primis il ritorno del latino (peraltro in molti istituti era già materia facoltativa).

Io sono un figlio del latino e chi la definisce una lingua morta non sa di che cosa parla. Grazie ad esso, ad esempio, acquisisci un metodo che è utilissimo per la matematica. Parlatene a Ingegneria quant’è importante il latino (e pure il greco). Sulla separazione in modo netto di storia e geografia ho, invece, più di qualche dubbio. Ma la domanda delle domande è: che c’entra la Bibbia?

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I ragazzi devono imparare da dove arrivano? Basta la storia. Si vuole rilanciare il cristianesimo-cattolicesimo? Se è così, ha ragione chi obietta che la scuola italiana è laica. Macchè, mi sono sentito ribattere, qui si tratta di insegnare agli immigrati la nostra tradizione, anche religiosa, per includerli.

Benissimo. Parlando di inclusione, però, allora bisognerebbe studiare anche il Corano, per esempio, visto che moltissimi extracomunitari sono mussulmani. Se loro devono conoscere noi, noi dovremmo conoscere loro. Ecco perché il ministro se la va a cercare. L’esito è che gli elettori disertano le urne. Ne discuteremo tutti, quando probabilmente una minoranza voterà a Genova. Poi…



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