Dopo la rinuncia al governo pastorale di monsignor Gianfranco De Luca
TERMOLI-LARINO. Il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Termoli-Larino, presentata da mons. Gianfranco De Luca, e ha nominato vescovo di Termoli-Larino mons. Claudio Palumbo, finora vescovo di Trivento. Ne dà notizia oggi la Sala Stampa della Santa Sede.
Mons. Palumbo è nato il 30 gennaio 1965 a Venafro, in provincia di Isernia, diocesi di Isernia-Venafro. Dopo essere entrato nel Pontificio Seminario Regionale di Chieti, ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso l’Istituto Teologico Abruzzese-Molisano e la Laurea in Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. È stato ordinato sacerdote il 15 agosto 1990 per la Diocesi di Isernia-Venafro. Ha ricoperto i seguenti incarichi: parroco di San Giovanni Bosco (1990-2011); vicerettore del Pontificio Seminario Regionale di Chieti (1993-1998); bibliotecario dell’Istituto Teologico Abruzzese-Molisano (1993-2011). Dal 2009 al 2017 è stato vicario generale e, dal 2011, anche parroco di San Pietro Apostolo. Eletto Vescovo di Trivento il 5 giugno 2017, ha ricevuto la consacrazione episcopale l’8 settembre successivo. È Membro del Dicastero delle Cause dei Santi. In seno alla Conferenza episcopale Abruzzese-Molisana è segretario regionale e vescovo delegato per la cultura, per la catechesi e per le comunicazioni sociali. Inoltre, è moderatore degli Studi presso l’Istituto Teologico Abruzzese-Molisano di Chieti.
LE CONGRATULAZIONI DI ROBERTI. “La Diocesi di Termoli – Larino e l’intera comunità ecclesiale si preparano a un cambio della guida dopo quasi 19 anni. Monsignor Gianfranco De Luca, infatti, si appresta a lasciare il vertice della Diocesi, guidata con l’empatia di chi ha saputo infondere nel migliore dei modi, ai fedeli e ai cittadini, il messaggio di fede e la fiducia verso il futuro”. Così il presidente della Regione Francesco Roberti in una nota. “Un’opera, quella portata avanti da Mons. De Luca, votata all’attenzione delle fasce più deboli della popolazione, che in lui hanno sempre trovato porte aperte e grande disponibilità. Queste ultime sono le stesse caratteristiche riscontrate nel nostro rapporto personale e istituzionale, sempre improntato al dialogo e al confronto al fine di trovare le migliori soluzioni in favore della collettività. La comunità diocesana sarà sempre grata a Mons. De Luca per l’opera svolta in questi anni.
Personalmente, lo ringrazio per la stima e l’amicizia, che da sempre hanno caratterizzato il nostro rapporto. A Mons. De Luca subentrerà Mons. Claudio Palumbo, molisano, che arriva dalla Diocesi di Trivento, Vescovo negli ultimi sette anni e mezzo. Anch’egli è stata una guida apprezzata nell’area trignina, dove ha lasciato un segno indelebile nell’intera comunità. Il nuovo Vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, da molisano e per gli incarichi già svolti, ben conosce le esigenze del territorio e la tenacia dei nostri conterranei. Mons. Palumbo, sicuramente, saprà intraprendere il nuovo percorso in continuità col suo predecessore, stringendo con i fedeli, sin da subito, un rapporto di reciproca collaborazione”, chiosa Roberti.
IL MESSAGGIO DI SALUTO DEL NUOVO VESCOVO. “Carissimi fratelli e sorelle, nel giorno in cui viene ufficializzata la notizia della mia nomina a nuovo Pastore e Padre della comunità cristiana di Termoli-Larino, giunga a voi il mio fraterno saluto e augurio di pace! Dal momento in cui mi è stata comunicata la nomina del Santo Padre Francesco a vostro Vescovo, non sono mancati momenti di trepidazione, misti a quelli di comprensibile mestizia, dovuta al pensiero di dovermi congedare dall’amata Chiesa di Trivento, che in questi primi anni di ministero episcopale ho amato, sforzandomi di servirla con tutto me stesso. Ma, nella preghiera dinanzi a Colui che solo decide i tempi e i momenti della vita, sono stato subito confortato dal pensiero che potrò continuare ad alzare il calice della salvezza e invocare il nome del Signore cone perun popolo desideroso di camminare insieme a Gesù Buon Pastore e a quanti Lo rendono presente, Vescovo, Sacerdoti e Diaconi, e crescere sulla via della santità. Vengo a voi rispettoso della vostra maternità ecclesiale, memore di ciò che Sant’ Ambrogio scriveva ai fedeli della sua Chiesa: «Voi, che possedete il sacerdozio universale, siete per me dei genitori. Proprio così: voi siete contemporaneamente genitori e figli. Presi ad uno ad uno siete figli, mentre tutti insieme formate un corpo, siete dei genitori che danno la vita» (Commento al Vangelo di Luca, 8,73). Un devoto, fraterno abbraccio a S.E. Mons. Gianfranco De Luca, che ringrazio per l’infaticabile, amorevole lavoro svolto in Diocesi e al quale auguro ogni bene e consolazione nel Signore, assicurandogli la vicinanza della preghiera . A voi presbiteri e diaconi, primissimi collaboratori nel ministero pastorale, che nella fedeltà e fatica feriale vi spendete per la crescita del popolo santo di Dio, giunga il mio cordiale e fraterno saluto, unitamente alle vostre comunità parrocchiali, alle famiglie e, in modo particolare, a quelli che sono segnati da ferite corporali o spirituali. Camminando insieme dietro Gesù Maestro, Via, Verità e Vita, potremo reciprocamente sentire, lungo questa strada, i nostri passi, la nostra passione che ci spinge, nella speranza, a edificare una Chiesa viva, mite, misericordiosa, sinodale, attenta e aperta ai bisogni di tutti. Ai Religiosi e alle Religiose esprimo la mia personale gratitudine. La vostra scelta d’amore – di voi che siete la «luce del mondo» e che avete scelto «la parte migliore» – sia il segno di un’oblazione orante e caritatevole, faro che illumina in questi nostri tempi cupi e minacciosi. Saluto i fedeli laici, i membri delle varie associazioni, gruppi e movimenti ecclesiali, le confraternite e le aggregazioni laicali tutte. Saluto coloro che appartengono ad altre confessioni religiose e tutti coloro i quali credono di essere lontani dal Buon Dio o pensano di avere smarrito per sempre la strada che a Lui conduce. A tutti ricordo ciò che annunciava Papa Francesco nella Quaresima del 2016: «Non c’è santo senza un passato né peccatore senza futuro». Spes non confundit! Questa è la speranza cristiana, che nell’ Anno Giubilare 2025 vorremo ogni giorno “riattizzare” come singoli e come Comunità. Saluto i papà e mamme di famiglia, i giovani, i ragazzi, i bambini, gli anziani, gli ammalati, i poveri, i bisognosi, ogni uomo e donna di buona volontà. Saluto quanti hanno lasciato la nostra terra per motivi di studio, di lavoro o di salute, mentre esprimo vicinanza e solidarietà ed elevo al Signore una fervente preghiera per quanti vivono le difficoltà e i travagli del lavoro e vedono seriamente minacciati i loro diritti e la loro dignità. Ai catechisti, agli operatori pastorali, agli insegnati di Religione dico fin da adesso il mio grazie e il mio incoraggiamento a stare nella Chiesa di Cristo prodigandosi per Lui, camminando ogni giorno “oltre”, cercando con sapienza vie nuove nella storia degli uomini, mantenendo sempre intatta la gioia evangelica del “primo momento”. Il mio deferente ossequio giunga infine a tutte le Autorità civili e militari e a tutte le istituzioni presenti sul territorio, cui assicuro leale collaborazione, nel rispetto delle reciproche identità, affinché si cammini insieme, concordi e unanimi, nella ricerca di tutto ciò che necessita al vero bene di ogni persona, soprattutto degli ultimi e dei più bisognosi. Alla materna intercessione della Vergine Maria, ai Santi Patroni Basso e Pardo, a San Timoteo “discepolo dell’Apostolo Paolo” e ai Ss. Martiri Larinesi, affido tutti voi, assieme alla mia persona e al mio ministero episcopale, perché come servo e pastore possa camminare con voi, popolo santo di Dio, giovando alla vostra santificazione. Nell’attesa di potervi presto incontrare, vi auguro di vivere un sereno Natale del Signore. Un Natale foriero di pace, in questo tempo di sofferenza e di dolore. Che la stella ci guidi a Betlemme “Casa del Pane” e ciascuno di noi riconosca la potenza d’amore del Bambino Gesù, assaporando il pane della famiglia di Dio, il pane della fraternità, del perdono e dell’amore reciproci. Con una affettuosa benedizione”. Questo il testo del saluto inviato alla diocesi da suo nuovo pastore, monsignor Claudio De Luca.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link