Ericsson ha celebrato 35 anni di presenza a Pagani, in provincia di Salerno, con l’inaugurazione di spazi completamente rinnovati nel suo Centro di Ricerca e Sviluppo, un’eccellenza tecnologica riconosciuta a livello globale. L’evento, che ha visto la partecipazione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e dell’assessore regionale alla Ricerca, Innovazione e Startup Valeria Fascione, oltre che di Andrea Missori, presidente e Amministratore delegato di Ericsson in Italia, e Alessandro Pane, direttore Ricerca e Sviluppo di Ericsson in Italia, ha rappresentato un momento cruciale per porre l’accento sul ruolo strategico del Centro nel panorama tecnologico italiano e internazionale.
Oltre all’inaugurazione dei nuovi spazi, è stata anche l’occasione per celebrare il traguardo del brevetto numero 200, risultato dei progetti portati avanti in questa sede centrale per il Paese, soprattutto se confrontata con l’attività complessiva in Italia, che da inizio secolo a oggi ha fruttato oltre 900 brevetti.
Dal Cilento al Texas e ritorno: «Qui la qualità è di casa»
La storia
Con una storia radicata nella ricerca e uno sguardo rivolto alle sfide future, il Centro R&S di Pagani si consolida come punto di riferimento per l’intero settore delle telecomunicazioni, nonché come esempio virtuoso di integrazione tra impresa, territorio e progresso tecnologico. Il rinnovamento degli ambienti di lavoro riflette una filosofia orientata alla collaborazione e alla creatività . Gli uffici, progettati con un design aperto e funzionale, puntano a stimolare lo scambio di idee tra i team. Inoltre, il nuovo Open Innovation Lab rappresenta un ponte verso il territorio, offrendo uno spazio dedicato alla sinergia tra Università , imprese e startup, con un focus su tecnologie emergenti come l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning.
«Il Centro di Ricerca e Sviluppo a Pagani rappresenta un pilastro strategico sia per il progresso tecnologico del Paese sia per la crescita dell’ecosistema locale dell’innovazione» ha dichiarato Missori. «Da oltre un secolo, Ericsson è parte integrante della storia delle telecomunicazioni italiane e oggi rinnoviamo il nostro impegno al fianco dell’Italia e degli operatori per sviluppare reti 5G sicure e affidabili, fondamentali per la competitività ». Il centro di Pagani si distingue già per la stretta collaborazione con le Università campane, da cui provengono molti dei suoi talenti, come sottolineato dal direttore Pane: «Collaborare con il mondo accademico, con le imprese e le istituzioni locali ci porta valore e allo stesso tempo ci consente di restituire valore; possiamo dare spazio alla creatività e a nuove idee, e immaginare nuovi modi in cui le tecnologie di telecomunicazione possono avere un impatto positivo sulla comunità . Con il nuovo Open Innovation Lab potremo rafforzare ancora di più questo rapporto così longevo e proficuo con il territorio». «Vi lavorano quasi 250 ingegneri che escono dalle nostre università . Una realtà di eccellenza per la ricerca, per la produzione di brevetti, per la connessione. Possiamo essere orgogliosi. È un’azienda che avrà sicuramente un grande futuro» ha detto il presidente De Luca.
Merck sceglie Napoli per il centro mondiale di riproduzione e fertilitÃ
Attivo dal 1990, il Centro di R&S di Pagani è uno dei tre poli di Ericsson in Italia, insieme a quelli di Genova e Pisa, ed è riconosciuto come un’eccellenza internazionale. Qui, un team di circa 230 professionisti lavora incessantemente per sviluppare tecnologie all’avanguardia. L’importanza di questa sede è confermata dal traguardo raggiunto proprio in occasione dell’anniversario: il deposito del brevetto numero 200, parte di un portafoglio complessivo che in Italia supera i 900 brevetti dal 2000 a oggi. Il cuore pulsante del Centro è l’AXE Lab, una struttura unica al mondo che riproduce circa 23.000 nodi di telecomunicazioni utilizzati in 150 Paesi, servendo oltre 1 miliardo di utenti. Questo laboratorio rappresenta un punto nevralgico per test e simulazioni relativi al traffico voce e dati, con un’attenzione particolare alla sicurezza delle reti, che deve rispettare standard sempre più rigorosi. Oltre alla cybersecurity, il Centro si distingue per la responsabilità nello sviluppo di soluzioni per la gestione e la distribuzione del software nei nodi di telecomunicazione. Attraverso queste tecnologie, gli operatori possono implementare modelli di business basati sul cloud e integrare innovazioni come la blockchain, migliorando flessibilità e performance.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link