I numeri dei primi nove mesi di quest’anno: 13,5 milioni di passeggeri e 2,1 miliardi di euro di ricavi dalla vendita dei biglietti. In 500 mila hanno volato tra Milano e Roma. Tra Fiumicino e New York JFK 107 milioni di ricavi
Con quasi mezzo milione di passeggeri trasportati nei primi nove mesi dell’anno la rotta Milano Linate-Roma Fiumicino (e viceversa) è la più «affollata» di Ita Airways. Ma la più «ricca», quella cioè che fa registrare i ricavi più alti, è il collegamento tra la capitale italiana e New York, con oltre 107 milioni di euro, solo dalla vendita dei biglietti. Sono queste alcune delle stime del Corriere che emergono dalla lettura dei dati forniti dalle piattaforme specializzate sull’andamento della principale compagnia italiana.
Da gennaio a settembre
Dal 1° gennaio al 30 settembre di quest’anno, Ita ha imbarcato 13,5 milioni di passeggeri, secondo i calcoli. Il tasso di riempimento dei velivoli — considerando il dato dell’offerta di posti nello stesso arco temporale — si attesta attorno al 75% come “seat factor”, che sale al 79% se si considera il “load factor” (sedili occupati sulla base della distanza). Presi tutti i viaggiatori due su tre sono transitati su Roma Fiumicino, l’hub del vettore tricolore, mentre l’altro 33% è passato a Milano Linate.
I conti
A livello economico, il fatturato dal solo trasporto passeggeri ammonta a 2,1 miliardi di euro — sempre nei primi nove mesi dell’anno in corso —, ai quali andrebbero aggiunti circa 300 milioni di euro tra trasporto merci e altre fonti di ricavo, per un totale stimato di 2,4 miliardi di euro. Nei primi sei mesi del 2024 l’azienda — che, interpellato dal Corriere, preferisce non pronunciarsi sui numeri — aveva comunicato ufficialmente 1,2 miliardi di ricavi passeggeri e 1,4 miliardi di fatturato totale.
Come calcolare i flussi
Calcolare i passeggeri per rotta e ricavi non è semplice. Non solo perché i dati sono strettamente custoditi dentro le aziende, ma anche perché nei modelli «hub and spoke» come Ita, un viaggiatore viene contato sia come origine e destinazione, sia per segmento: nel primo caso un cliente parte da Torino e finisce il viaggio a Miami avendo fatto scalo a Roma, nel secondo caso lo stesso cliente viene contabilizzato sulla rotta Torino-Roma, poi sulla Roma-Miami.
I voli nazionali
Sui collegamenti «domestici» — cioè all’interno dell’Italia — domina, come passeggeri, la «navetta» Roma Fiumicino-Milano Linate con poco meno di 500 mila persone. Seguono la Linate-Catania con 420 mila e la Linate-Cagliari con circa 390 mila. Ma se si guarda al fatturato la più «ricca» a livello nazionale è la tratta Milano-Catania con 52 milioni di euro di ricavi. Spiccano anche i 37 milioni della Milano-Palermo.
I voli internazionali
Sul segmento internazionale — quello che considera i collegamenti con il resto dell’Europa — la tratta tra Roma e Parigi (Charles de Gaulle) è la più frequentata, all’interno del network di Ita, con 170 mila viaggiatori e un fatturato di 23 milioni di euro. Seguono poi tre direttrici tra Milano Linate e Londra City, Parigi (Charles de Gaulle) e Amsterdam, tutte tra 120 e 150 mila passeggeri e un fatturato di 10-18 milioni.
I voli intercontinentali
È bene ricordare che questi sono i ricavi, ciò che il vettore incassa ma non ciò che resta dopo aver detratto le varie spese. Dove le aviolinee fanno utili — che vanno a compensare le tratte in perdita sul segmento domestico e internazionale — è con il cosiddetto «lungo raggio». Tra Roma Fiumicino e New York (JFK) Ita ha trasportato 140 mila persone, fatturando oltre 107 milioni di euro (in tutte le classi). Altri 81 mila hanno viaggiato tra la Capitale e San Paolo, Brasile (oltre 75 milioni di ricavi), più dei 71 mila della Roma-Buenos Aires (73 milioni).
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