Guerra Israele – Hamas, le notizie di oggi 21 gennaio sul conflitto a Gaza. LIVE

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Ci sono ancora sette donne nella lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerà nella prima fase dell’accordo raggiunto con Israele. Quattro di queste verranno liberate domenica, come ha anticipato il funzionario di Hamas Taher al-Nunu. Gioia per le tre donne israeliane prese in ostaggio il 7 ottobre e per le centinaia di detenuti palestinesi liberati.\n

Gaza è ridotta in macerie ma, con la tregua, non ha più paura delle bombe. \”Risorgerà\”, dice Hamas. Nelle prossime settimane probabile visita di Netanyahu a Washington. 

\n

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

\”Su indicazione del gabinetto politico-sicurezza, l’Idf, lo Shin Bet e la Polizia di Israele hanno avviato oggi un’operazione militare – denominata Muro di ferro –  vasta e significativa per combattere il terrorismo a Jenin\”. Lo ha dichiarato il premier Benyamin Netanyahu.

\n\n

Approfondimenti:

\n\n

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

\n

    \n

  • La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • \n

    Carta di credito con fido

    Procedura celere

     

  • Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
  • \n

  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
  • \n

“,”postId”:”018e2561-1f79-4f23-bdde-3eb50e97c7e9″}],”posts”:[{“timestamp”:”2025-01-21T12:55:00.761Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T13:55:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas, \”aumentare scontri con Idf in risposta a operazione Jenin\””,”content”:”

Hamas ha lanciato un appello per una mobilitazione generale in Cisgiordania dopo l’operazione militare congiunta ‘Muro di Ferro’ lanciata oggi dalle Idf e dal Mossad nel campo profughi di Jenin. \”Invitiamo le masse del nostro popolo in Cisgiordania e la sua gioventù rivoluzionaria a mobilitarsi e a intensificare lo scontro con l’esercito di occupazione”, si legge in una di Hamas. L’obiettivo, si legge, deve essere quello di ”sventare la vasta aggressione sionista contro la città di Jenin e il suo accampamento\”.

“,”postId”:”48424190-8fc2-4654-8f4b-9f87e3bd125f”},{“timestamp”:”2025-01-21T12:39:57.632Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T13:39:57+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: a Jenin operazione per \”sradicare terrorismo\””,”content”:”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che l’esercito ha lanciato una grande operazione a Jenin, in Cisgiordania, con l’obiettivo di \”sradicare il terrorismo\” nell’area. Le forze di sicurezza israeliane \”hanno lanciato oggi una grande e significativa operazione militare per sradicare il terrorismo a Jenin, ‘Muro di ferro’\”, ha affermato il premier in una dichiarazione. 

“,”postId”:”758dacf0-1f25-4b78-88ac-d33b40cfa812″},{“timestamp”:”2025-01-21T12:32:37.545Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T13:32:37+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Famiglia soldato rapito ringrazia Netanyahu, \”finalmente sepolto\””,”content”:”

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha parlato oggi con Aviram e Ofek Shaul, i fratelli del soldato rapito a Gaza dieci anni fa Oron, i cui resti sono stati recuperati domenica nella Striscia dall’Idf  e che è stato sepolto ieri. Lo riferisce l’ufficio del premier. I fratelli Shaul hanno chiesto di parlare con Netanyahu e durante la cconversazione lo hanno ringraziato per aver mantenuto la promessa fatta alla madre, Zehava, permettendo alla famiglia di chiudere il cerchio e seppellire in Israele Oron come attendevano da tanti anni. 

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

“,”postId”:”c5bd93d0-29d8-445a-915b-014be623a2d7″},{“timestamp”:”2025-01-21T12:32:15.785Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T13:32:15+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Anp, 6 morti e 35 feriti nell’operazione dell’Idf a Jenin”,”content”:”

Il ministero della Salute dell’Autorità nazionale palestinese aggiorna il bilancio delle vittime a Jenin, in Cisgiordania, facendo sapere che finora nell’operazione dell’Esercito israeliano (Idf) ci sono sei morti morti e 35 feriti.

“,”postId”:”c02ff600-1668-468c-9ad9-d0bcb7c927b9″},{“timestamp”:”2025-01-21T12:31:36.144Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T13:31:36+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas”,”content”:”

Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell’accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. I DETTAGLI

“,”postId”:”72e0db14-c2f0-43a3-b8fc-41fd65a32a12″},{“timestamp”:”2025-01-21T12:30:37.832Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T13:30:37+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani in Israele e Palestina: \”L’Italia fornirà uomini per un’eventuale missione di pace\””,”content”:”

Il titolare della Farnesina ha incontrato il suo omologo Gideon Sa’ar, il presidente israeliano Isaac Herzog e il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammed Mustafa, per \”incoraggiarli e sostenerli, perché oggi la tregua è ancora fragile\”. Sul futuro \”credo sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purché sia a guida araba\”. LEGGI QUI

Prestito personale

Delibera veloce

 

“,”postId”:”28f6fe67-56bf-4398-8ed0-1043cb0fbb08″},{“timestamp”:”2025-01-21T12:08:00.430Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T13:08:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”I capi di Mossad e Shin Bet vedono il capo dell’intelligence dell’Egitto al Cairo”,”content”:”

Il capo del Mossad David Barnea e quello dello Shin Bet Ronen Bar si sono recati al Cairo per colloqui con il capo dell’intelligence egiziana, il generale Hassan Mahmoud Rashad. Lo scrive il Jerusalem Post. L’Egitto è stato uno dei mediatore chiave per arrivare all’accordo di cessate il fuoco. Al centro dei colloqui l’ulteriore applicazione dell’accordo sugli ostaggi.

“,”postId”:”ff5fcb3b-2cac-4392-baa6-bfe319d33078″},{“timestamp”:”2025-01-21T12:03:00.503Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T13:03:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Operazione dell’Idf a Jenin: \”Due palestinesi uccisi\””,”content”:”

L’esercito israeliano ha annunciato l’avvio di un’operazione \”antiterrorismo\” nella citta’ di Jenin, in Cisgiordania, nell’ambito della quale – secondo il ministero della Sanita’ palestinese – sono rimasti uccise due persone. In una dichiarazione congiunta, l’esercito e l’Agenzia per la sicurezza israeliana hanno affermato che, insieme alla polizia di frontiera israeliana, hanno avviato un’operazione nella città, una roccaforte di gruppi militanti palestinesi. 

“,”postId”:”7ca58986-e44c-4dad-a367-ed33355f8352″},{“timestamp”:”2025-01-21T11:58:00.879Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T12:58:00+0100″,”image”:{“imgSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/9a62d05ed0298aa69b4e8acdb6df785f38ae29d9/skytg24/it/mondo/2024/07/24/netanyahu-congresso-usa-discorso/netanyahu_ansa.jpeg”,”imgAlt”:”Netanyahu “,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Netanyahu: \”Operazione militare Muro di ferro in Cisgiordania\””,”content”:”

\”Su indicazione del gabinetto politico-sicurezza, l’Idf, lo Shin Bet e la Polizia di Israele hanno avviato oggi un’operazione militare – denominata Muro di ferro –  vasta e significativa per combattere il terrorismo a Jenin.  Questo è un ulteriore passo verso il raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo prefissati: rafforzare la sicurezza in Giudea e Samaria (Cisgiordania).  Agiamo in modo sistematico e deciso contro l’asse iraniano ovunque esso estenda le sue mani: a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen, in Giudea e Samaria. E non finisce qui\”. Lo ha dichiarato il premier Benyamin Netanyahu. 

“,”postId”:”f7e86115-4fcc-4d52-9ea6-26f461221bca”},{“timestamp”:”2025-01-21T11:53:49.901Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T12:53:49+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Il Qatar fiducioso sull’attuazione degli accordi su Gaza”,”content”:”

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Il Qatar, nel suo ruolo di mediatore tra Israele e Hamas, ha fatto sapere di essere \”fiducioso\” nell’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, nel terzo giorno di tregua nei territori palestinesi, precisando però che ogni \”minima violazione\” potrebbe rimettere tutto in discussione. L’entrata in vigore della tregua di sei settimane, domenica, ha segnato l’inizio di un processo ancora incerto, destinato a porre fine a 15 mesi di guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese. \”Siamo fiduciosi nell’accordo per quanto riguarda il suo contenuto e nel fatto che abbiamo risolto tutte le questioni importanti sul tavolo\”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari. \”La minima violazione da parte di una delle parti o una decisione politica potrebbe ovviamente portare al suo crollo\”, ha aggiunto durante una conferenza stampa a Doha. 

“,”postId”:”5baf690e-68b6-4cea-a298-a769c8b6d101″},{“timestamp”:”2025-01-21T11:47:00.575Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T12:47:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas consolida il controllo a Gaza: \”Agenti dispiegati in strada\””,”content”:”

Gli agenti di polizia di Hamas sono apparsi a Gaza, per la prima volta dopo 15 mesi di guerra, in uniforme, armati, e non in abiti civili, con il volto coperto da mascherine, segnando il loro controllo sulla Striscia. \”Ci siamo dispiegati nelle strade e negli incroci di Gaza\”, ha dichiarato un portavoce di Hamas. Foto pubblicate sui social da Gaza mostrano gli agenti per strada. 

“,”postId”:”fb240731-e6ff-4bf3-8b37-2f0a85816838″},{“timestamp”:”2025-01-21T11:40:27.584Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T12:40:27+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Katz condanna l’attacco dei coloni a palestinesi in Cisgiordania”,”content”:”

Commentando l’attacco dei coloni di ieri sera contro due villaggi palestinesi della Cisgiordania, al-Funduq e Jinsafut, il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato alla commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset di \”condannare fermamente qualsiasi attacco e violenza contro i palestinesi\” e di rammaricarsi per l’uccisione di due uomini israeliani da parte di un agente di polizia durante l’attacco. \”Le autorità di polizia devono far rispettare la legge e arrestare e perseguire chiunque violi la legge. Dovrebbe esserci una procedura penale e non ordini amministrativi, e i coloni dovrebbero essere trattati allo stesso modo di persone coinvolte in qualsiasi altro incidente in qualsiasi parte dello Stato di Israele\”, ha affermato. Katz ha invitato i leader dei coloni a \”condannare qualsiasi violenza di questo tipo\”. Ma allo stesso tempo ha sottolineato la crescente minaccia per gli insediamenti: \”I nostri nemici riconoscono ora che questa è l’unica arena aperta oggi\”. 

“,”postId”:”7c2a0a07-9263-48bc-972a-594fd2099742″},{“timestamp”:”2025-01-21T11:31:51.801Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T12:31:51+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Negoziati al Cairo: \”Sul tavolo l’esilio dei terroristi da rilasciare\””,”content”:”

I direttori del Mossa e dello Shin Bet, David Barnea e Ronen Bar, sono stati ieri al Cairo dove hanno incontrato il capo dell’intelligence egiziana, che sta mediando i negoziati tra Israele e Hamas. Lo riferiscono i media israeliani. I tre hanno discusso del processo di esilio dei detenuti palestinesi considerati altamente pericolosi in un Paese terzo come parte dell’accordo di cessate il fuoco, nonché delle disposizioni di sicurezza lungo il corridoio Filadelfia tra Gaza e l’Egitto. 

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

“,”postId”:”e27e2f22-765b-42e6-bda2-18afb219bab0″},{“timestamp”:”2025-01-21T11:23:00.407Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T12:23:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Operazione Idf-Shin Bet a Jenin, ucciso un palestinese”,”content”:”

Nel terzo giorno di cessate il fuoco a Gaza, l’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno annunciato di aver lanciato un’operazione antiterrorismo a Jenin, in Cisgiordania. Un drone ha attaccato la città. I residenti palestinesi hanno riferito di allarmi in seguito all’arrivo di una forza speciale israeliana e di veicoli dell’Idf entrati dal checkpoint di Dotan. Il ministero della Sanità palestinese ha riferito che una persona è stata uccisa in un attacco. L’operazione – informa l’esercito israeliano – dovrebbe continuare nei prossimi giorni e vi parteciperanno molte forze dell’Idf, tra cui membri di unità speciali, lo Shin Bet e le Forze speciali. Lo scopo dell’operazione è di distruggere e neutralizzare le infrastrutture terroristiche e le \”bombe ad orologeria\”. Nelle scorse settimane numerose operazioni antiterrorismo sono state condotte a Jenin anche dalle forze dell’Autorità palestinese provocando violente proteste dei residenti.

“,”postId”:”e17cdd3a-3128-4022-87f8-2e3f1d5f71b4″},{“timestamp”:”2025-01-21T11:17:00.545Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T12:17:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, le donne ancora ostaggio di Hamas da rilasciare nella prima fase del cessate il fuoco”,”content”:”

Nelle mani di Hamas rimangono sette donne dall’elenco originale di 33 nomi di ostaggi da rilasciare nella prima fase dell’accordo di cessate il fuoco: Arbel Yehud, 29 anni; Shiri Silberman Bibas, 33 anni (madre dei bambini dai capelli rossi che sono diventatio uno dei simboli del dramma); Liri Albag, 19 anni; Karina Ariev, 20 anni; Agam Berger, 21 anni; Danielle Gilboa, 20 anni e Naama Levy, 20 anni.

“,”postId”:”65332ce7-23ea-4d06-9b38-334283f86010″},{“timestamp”:”2025-01-21T11:11:00.098Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T12:11:00+0100″,”image”:{“imgSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/faf68f8fc0bb609318c4ffd91b0ef801ff071857/skytg24/it/mondo/2023/12/22/trump-michigan-2020/trump.jpg”,”imgAlt”:”Trump”,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Il Medio Oriente secondo Donald Trump”,”content”:”

Nel dicembre 2017 il tycoon riconobbe ufficialmente Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele. Oggi il suo secondo mandato si apre con la complicata tregua, appena avviata, tra Netanyahu e Hamas. Cosa cambierà con l’insediamento alla Casa Bianca del nuovo Presidente. LEGGI SU SKY TG24 INSIDER

“,”postId”:”1ba133da-9d67-4a04-9ea4-ebac9b0b9e1f”},{“timestamp”:”2025-01-21T11:06:00.969Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T12:06:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Decine di coloni hanno attaccato villaggi in Cisgiordania\””,”content”:”

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Un’indagine iniziale dell’Idf sull’attacco cominciato ieri sera tardi da parte di coloni in due villaggi palestinesi della Cisgiordania riferisce che erano coinvolte decine di aggressori e che anche le truppe sono state attaccate. \”Decine di civili israeliani, alcuni dei quali mascherati, sono arrivati ;;di notte nella zona di al-Funduq, hanno incendiato proprietà e causato danni\”. L’Idf afferma che, dopo aver ricevuto la segnalazione, soldati e agenti di polizia sono stati inviati sulla sul posto. Gli aggressori coinvolti nell’attacco ad al-Funduq e al villaggio adiacente di Jinsafut \”hanno lanciato pietre e attaccato le forze di sicurezza\”, afferma l’esercito. Le immagini trasmesse dall’emittente pubblica Kan mostrano i coloni mascherati mentre danno fuoco alle auto. Il filmato li mostra anche mentre cercano di entrare nelle case e lanciano pietre. 

“,”postId”:”2a71076b-3d54-4703-8c74-aefa4ca8970a”},{“timestamp”:”2025-01-21T10:59:03.135Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T11:59:03+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”La prossima settimana gli abitanti di Gaza possono tornare al nord\””,”content”:”

L”esercito israeliano ha comunicato ai palestinesi sfollati che dalla prossima settimana potranno fare ritorno nel nord di Gaza dal sud della Striscia, se Hamas rispetterà l’accordo di cessate il fuoco. \”Se Hamas rispetta tutti i dettagli dell’accordo, a partire dalla prossima settimana, i residenti della Striscia potranno tornare nella zona settentrionale di Gaza e saranno date istruzioni a riguardo\”, ha scritto su X il portavoce in lingua araba dell’Idf. In base all’accordo, il settimo giorno del cessate il fuoco, ai cittadini di Gaza disarmati sarà consentito di tornare a piedi a nord di Gaza senza alcuna ispezione, tramite la strada costiera. I veicoli che tornano a nord di Gaza dovranno sottoporsi a un’ispezione da parte di una società privata che sarà determinata dai mediatori e da Israele. Il 22/o giorno, ai palestinesi sfollati e disarmati sarà consentito tornare a piedi nel nord di Gaza attraverso la strada Salah a-Din, anche in questo caso senza ispezioni. In base al piano, questo significa che l’Idf si ritirerà gradualmente dal corridoio di Netzarim. L’Idf ha messo in guardia gli abitanti di Gaza dall’avvicinarsi alle zone in cui sono ancora schierate le truppe, tra cui la zona cuscinetto lungo l’intero confine, il corridoio di Netzarim al centro della Striscia, il corridoio Filadelfia al confine tra Egitto e Gaza e il mare. 

“,”postId”:”8accdcdb-e9e7-42da-8611-a72b4086d4de”},{“timestamp”:”2025-01-21T10:53:07.785Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T11:53:07+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Anvcg: \”Tregua a Gaza segnale che abbraccia l’umanità a 10 giorni dalla Giornata nazionale\””,”content”:”

A poco più di dieci giorni dalla Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, che si celebrerà con un evento il 31 gennaio alle 10.30 a Palazzo Vecchio (Salone dei Cinquecento) e con l’illuminazione, nella serata del 1° febbraio, di palazzi e monumenti da parte di centinaia di Comuni, Regioni e delle istituzioni centrali in tutta Italia, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra accoglie con entusiasmo e profonda speranza la notizia dell’avvio della tregua a Gaza.

\n

Michele Vigne, Presidente Nazionale dell’Associazione, dichiara in una nota: \”La tregua è il primo segnale di speranza che abbraccia l’umanità da diversi anni a questa parte, un segnale che dice che gli sforzi diplomatici per la pacificazione sono sempre preziosi. Vedere in questi giorni alcuni ostaggi israeliani tornare finalmente alle proprie famiglie e sapere che gli aiuti umanitari iniziano ad arrivare alla popolazione civile di Gaza, stremata da oltre un anno di guerra, è davvero incoraggiante. Commovente per coloro che hanno conosciuto le deprivazioni della guerra in passato e ne col-gono pienamente il valore umano. Il cessate il fuoco, – continua Vigne – per noi vittime civili di guerra italiane, assume un significato speciale essendo prossima la data del 1° febbraio, la Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, che celebreremo con ancor più convincimento e tenacia auspicando che la pace in Medi Oriente sia duratura e che ciò ispiri anche soluzioni analoghe per altri conflitti”.

\n

\”L‘Anvcg – si legge nella nota – si augura che l’Italia già in prima linea con l’operazione ‘Food for Gaza’ attivata dal ministero degli Esteri nell’ambito della cooperazione internazionale possa incidere ancora di più, già dai primi momenti di tregua, potendo contare su maggiori varchi e corridoi umanitari. L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ribadisce il suo instancabile impegno nel sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su questi temi, perché la pace non sia solo una pausa temporanea ma una condizione stabile nella quale tutti gli strumenti del diritto internazionale possano essere utilizzati nel prevenire e proteggere le popolazioni civili in contesto di guerra\”.

“,”postId”:”ecb7a4bb-dbdb-47d9-9487-0a830a9cfcc4″},{“timestamp”:”2025-01-21T10:23:27.156Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T11:23:27+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Dalle soldatesse a mamma Bibas, le donne che Hamas può liberare”,”content”:”

Ci sono ancora sette donne nella lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerà nella prima fase dell’accordo raggiunto con Israele. Quattro di queste verranno liberate domenica, come ha anticipato il funzionario di Hamas Taher al-Nunu.

\n

Dopo il rilascio domenica di Emily Damari, Romi Gonen e Doron Steinbrecher, nella lista dei primi ostaggi che saranno liberati figura Shiri Silberman Bibas, 33 anni, rapita insieme al marito Yarden e ai figli Ariel, che ha compiuto 5 anni a Gaza, e il più piccolo ostaggio Kfir, di soli 2. Hamas aveva fatto sapere che la famiglia Bibas era stata uccisa in un raid aereo israeliano, ma non aveva mai fornito prove. C’è attesa anche per la tedesco-israeliana Arbel Yehud, 29 anni, che inizialmente doveva essere rilasciata domenica, ma che è stata sostituita da Hamas all’ultimo minuto. Al suo posto è stata rilasciata Emily Damari. Arbel Yehud era stata rapita il 7 ottobre del 2023 con il fidanzato Ariel Cunio dalla sua abitazione nel kibbutz Nir Oz.

“,”postId”:”8e1d6796-8e65-43fb-ad5c-56d62c1ec7f1″}]}”
query='{“live”:true,”configurationName”:”LIVEBLOG_CONTAINER_WIDGET”,”liveblogId”:”d7565269-54b2-4303-ac0d-c76dd7fc192f”,”tenant”:”tg24″,”page”:1,”limit”:20}’
iswebview=false
>

Ci sono ancora sette donne nella lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerà nella prima fase dell’accordo raggiunto con Israele. Quattro di queste verranno liberate domenica, come ha anticipato il funzionario di Hamas Taher al-Nunu. Gioia per le tre donne israeliane prese in ostaggio il 7 ottobre e per le centinaia di detenuti palestinesi liberati.

Gaza è ridotta in macerie ma, con la tregua, non ha più paura delle bombe. “Risorgerà”, dice Hamas. Nelle prossime settimane probabile visita di Netanyahu a Washington. 

“Su indicazione del gabinetto politico-sicurezza, l’Idf, lo Shin Bet e la Polizia di Israele hanno avviato oggi un’operazione militare – denominata Muro di ferro –  vasta e significativa per combattere il terrorismo a Jenin”. Lo ha dichiarato il premier Benyamin Netanyahu.

Approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

LIVE

Hamas, “aumentare scontri con Idf in risposta a operazione Jenin”

Hamas ha lanciato un appello per una mobilitazione generale in Cisgiordania dopo l’operazione militare congiunta ‘Muro di Ferro’ lanciata oggi dalle Idf e dal Mossad nel campo profughi di Jenin. “Invitiamo le masse del nostro popolo in Cisgiordania e la sua gioventù rivoluzionaria a mobilitarsi e a intensificare lo scontro con l’esercito di occupazione”, si legge in una di Hamas. L’obiettivo, si legge, deve essere quello di ”sventare la vasta aggressione sionista contro la città di Jenin e il suo accampamento”.

Netanyahu: a Jenin operazione per “sradicare terrorismo”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che l’esercito ha lanciato una grande operazione a Jenin, in Cisgiordania, con l’obiettivo di “sradicare il terrorismo” nell’area. Le forze di sicurezza israeliane “hanno lanciato oggi una grande e significativa operazione militare per sradicare il terrorismo a Jenin, ‘Muro di ferro'”, ha affermato il premier in una dichiarazione. 

Famiglia soldato rapito ringrazia Netanyahu, “finalmente sepolto”

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha parlato oggi con Aviram e Ofek Shaul, i fratelli del soldato rapito a Gaza dieci anni fa Oron, i cui resti sono stati recuperati domenica nella Striscia dall’Idf  e che è stato sepolto ieri. Lo riferisce l’ufficio del premier. I fratelli Shaul hanno chiesto di parlare con Netanyahu e durante la cconversazione lo hanno ringraziato per aver mantenuto la promessa fatta alla madre, Zehava, permettendo alla famiglia di chiudere il cerchio e seppellire in Israele Oron come attendevano da tanti anni. 

Anp, 6 morti e 35 feriti nell’operazione dell’Idf a Jenin

Il ministero della Salute dell’Autorità nazionale palestinese aggiorna il bilancio delle vittime a Jenin, in Cisgiordania, facendo sapere che finora nell’operazione dell’Esercito israeliano (Idf) ci sono sei morti morti e 35 feriti.

Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas

Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell’accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. I DETTAGLI

Tajani in Israele e Palestina: “L’Italia fornirà uomini per un’eventuale missione di pace”

Il titolare della Farnesina ha incontrato il suo omologo Gideon Sa’ar, il presidente israeliano Isaac Herzog e il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammed Mustafa, per “incoraggiarli e sostenerli, perché oggi la tregua è ancora fragile”. Sul futuro “credo sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purché sia a guida araba”. LEGGI QUI

I capi di Mossad e Shin Bet vedono il capo dell’intelligence dell’Egitto al Cairo

Il capo del Mossad David Barnea e quello dello Shin Bet Ronen Bar si sono recati al Cairo per colloqui con il capo dell’intelligence egiziana, il generale Hassan Mahmoud Rashad. Lo scrive il Jerusalem Post. L’Egitto è stato uno dei mediatore chiave per arrivare all’accordo di cessate il fuoco. Al centro dei colloqui l’ulteriore applicazione dell’accordo sugli ostaggi.

Operazione dell’Idf a Jenin: “Due palestinesi uccisi”

L’esercito israeliano ha annunciato l’avvio di un’operazione “antiterrorismo” nella citta’ di Jenin, in Cisgiordania, nell’ambito della quale – secondo il ministero della Sanita’ palestinese – sono rimasti uccise due persone. In una dichiarazione congiunta, l’esercito e l’Agenzia per la sicurezza israeliana hanno affermato che, insieme alla polizia di frontiera israeliana, hanno avviato un’operazione nella città, una roccaforte di gruppi militanti palestinesi. 

Netanyahu: “Operazione militare Muro di ferro in Cisgiordania”

“Su indicazione del gabinetto politico-sicurezza, l’Idf, lo Shin Bet e la Polizia di Israele hanno avviato oggi un’operazione militare – denominata Muro di ferro –  vasta e significativa per combattere il terrorismo a Jenin.  Questo è un ulteriore passo verso il raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo prefissati: rafforzare la sicurezza in Giudea e Samaria (Cisgiordania).  Agiamo in modo sistematico e deciso contro l’asse iraniano ovunque esso estenda le sue mani: a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen, in Giudea e Samaria. E non finisce qui”. Lo ha dichiarato il premier Benyamin Netanyahu. 

©Ansa

Il Qatar fiducioso sull’attuazione degli accordi su Gaza

Il Qatar, nel suo ruolo di mediatore tra Israele e Hamas, ha fatto sapere di essere “fiducioso” nell’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, nel terzo giorno di tregua nei territori palestinesi, precisando però che ogni “minima violazione” potrebbe rimettere tutto in discussione. L’entrata in vigore della tregua di sei settimane, domenica, ha segnato l’inizio di un processo ancora incerto, destinato a porre fine a 15 mesi di guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese. “Siamo fiduciosi nell’accordo per quanto riguarda il suo contenuto e nel fatto che abbiamo risolto tutte le questioni importanti sul tavolo”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari. “La minima violazione da parte di una delle parti o una decisione politica potrebbe ovviamente portare al suo crollo”, ha aggiunto durante una conferenza stampa a Doha. 

Hamas consolida il controllo a Gaza: “Agenti dispiegati in strada”

Gli agenti di polizia di Hamas sono apparsi a Gaza, per la prima volta dopo 15 mesi di guerra, in uniforme, armati, e non in abiti civili, con il volto coperto da mascherine, segnando il loro controllo sulla Striscia. “Ci siamo dispiegati nelle strade e negli incroci di Gaza”, ha dichiarato un portavoce di Hamas. Foto pubblicate sui social da Gaza mostrano gli agenti per strada. 

Katz condanna l’attacco dei coloni a palestinesi in Cisgiordania

Commentando l’attacco dei coloni di ieri sera contro due villaggi palestinesi della Cisgiordania, al-Funduq e Jinsafut, il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato alla commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset di “condannare fermamente qualsiasi attacco e violenza contro i palestinesi” e di rammaricarsi per l’uccisione di due uomini israeliani da parte di un agente di polizia durante l’attacco. “Le autorità di polizia devono far rispettare la legge e arrestare e perseguire chiunque violi la legge. Dovrebbe esserci una procedura penale e non ordini amministrativi, e i coloni dovrebbero essere trattati allo stesso modo di persone coinvolte in qualsiasi altro incidente in qualsiasi parte dello Stato di Israele”, ha affermato. Katz ha invitato i leader dei coloni a “condannare qualsiasi violenza di questo tipo”. Ma allo stesso tempo ha sottolineato la crescente minaccia per gli insediamenti: “I nostri nemici riconoscono ora che questa è l’unica arena aperta oggi”. 

Negoziati al Cairo: “Sul tavolo l’esilio dei terroristi da rilasciare”

I direttori del Mossa e dello Shin Bet, David Barnea e Ronen Bar, sono stati ieri al Cairo dove hanno incontrato il capo dell’intelligence egiziana, che sta mediando i negoziati tra Israele e Hamas. Lo riferiscono i media israeliani. I tre hanno discusso del processo di esilio dei detenuti palestinesi considerati altamente pericolosi in un Paese terzo come parte dell’accordo di cessate il fuoco, nonché delle disposizioni di sicurezza lungo il corridoio Filadelfia tra Gaza e l’Egitto. 

Operazione Idf-Shin Bet a Jenin, ucciso un palestinese

Nel terzo giorno di cessate il fuoco a Gaza, l’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno annunciato di aver lanciato un’operazione antiterrorismo a Jenin, in Cisgiordania. Un drone ha attaccato la città. I residenti palestinesi hanno riferito di allarmi in seguito all’arrivo di una forza speciale israeliana e di veicoli dell’Idf entrati dal checkpoint di Dotan. Il ministero della Sanità palestinese ha riferito che una persona è stata uccisa in un attacco. L’operazione – informa l’esercito israeliano – dovrebbe continuare nei prossimi giorni e vi parteciperanno molte forze dell’Idf, tra cui membri di unità speciali, lo Shin Bet e le Forze speciali. Lo scopo dell’operazione è di distruggere e neutralizzare le infrastrutture terroristiche e le “bombe ad orologeria”. Nelle scorse settimane numerose operazioni antiterrorismo sono state condotte a Jenin anche dalle forze dell’Autorità palestinese provocando violente proteste dei residenti.

Israele, le donne ancora ostaggio di Hamas da rilasciare nella prima fase del cessate il fuoco

Nelle mani di Hamas rimangono sette donne dall’elenco originale di 33 nomi di ostaggi da rilasciare nella prima fase dell’accordo di cessate il fuoco: Arbel Yehud, 29 anni; Shiri Silberman Bibas, 33 anni (madre dei bambini dai capelli rossi che sono diventatio uno dei simboli del dramma); Liri Albag, 19 anni; Karina Ariev, 20 anni; Agam Berger, 21 anni; Danielle Gilboa, 20 anni e Naama Levy, 20 anni.

Il Medio Oriente secondo Donald Trump

Nel dicembre 2017 il tycoon riconobbe ufficialmente Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele. Oggi il suo secondo mandato si apre con la complicata tregua, appena avviata, tra Netanyahu e Hamas. Cosa cambierà con l’insediamento alla Casa Bianca del nuovo Presidente. LEGGI SU SKY TG24 INSIDER

Trump

©Ansa

Idf: “Decine di coloni hanno attaccato villaggi in Cisgiordania”

Un’indagine iniziale dell’Idf sull’attacco cominciato ieri sera tardi da parte di coloni in due villaggi palestinesi della Cisgiordania riferisce che erano coinvolte decine di aggressori e che anche le truppe sono state attaccate. “Decine di civili israeliani, alcuni dei quali mascherati, sono arrivati ;;di notte nella zona di al-Funduq, hanno incendiato proprietà e causato danni”. L’Idf afferma che, dopo aver ricevuto la segnalazione, soldati e agenti di polizia sono stati inviati sulla sul posto. Gli aggressori coinvolti nell’attacco ad al-Funduq e al villaggio adiacente di Jinsafut “hanno lanciato pietre e attaccato le forze di sicurezza”, afferma l’esercito. Le immagini trasmesse dall’emittente pubblica Kan mostrano i coloni mascherati mentre danno fuoco alle auto. Il filmato li mostra anche mentre cercano di entrare nelle case e lanciano pietre. 

Idf: “La prossima settimana gli abitanti di Gaza possono tornare al nord”

L”esercito israeliano ha comunicato ai palestinesi sfollati che dalla prossima settimana potranno fare ritorno nel nord di Gaza dal sud della Striscia, se Hamas rispetterà l’accordo di cessate il fuoco. “Se Hamas rispetta tutti i dettagli dell’accordo, a partire dalla prossima settimana, i residenti della Striscia potranno tornare nella zona settentrionale di Gaza e saranno date istruzioni a riguardo”, ha scritto su X il portavoce in lingua araba dell’Idf. In base all’accordo, il settimo giorno del cessate il fuoco, ai cittadini di Gaza disarmati sarà consentito di tornare a piedi a nord di Gaza senza alcuna ispezione, tramite la strada costiera. I veicoli che tornano a nord di Gaza dovranno sottoporsi a un’ispezione da parte di una società privata che sarà determinata dai mediatori e da Israele. Il 22/o giorno, ai palestinesi sfollati e disarmati sarà consentito tornare a piedi nel nord di Gaza attraverso la strada Salah a-Din, anche in questo caso senza ispezioni. In base al piano, questo significa che l’Idf si ritirerà gradualmente dal corridoio di Netzarim. L’Idf ha messo in guardia gli abitanti di Gaza dall’avvicinarsi alle zone in cui sono ancora schierate le truppe, tra cui la zona cuscinetto lungo l’intero confine, il corridoio di Netzarim al centro della Striscia, il corridoio Filadelfia al confine tra Egitto e Gaza e il mare. 

Anvcg: “Tregua a Gaza segnale che abbraccia l’umanità a 10 giorni dalla Giornata nazionale”

A poco più di dieci giorni dalla Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, che si celebrerà con un evento il 31 gennaio alle 10.30 a Palazzo Vecchio (Salone dei Cinquecento) e con l’illuminazione, nella serata del 1° febbraio, di palazzi e monumenti da parte di centinaia di Comuni, Regioni e delle istituzioni centrali in tutta Italia, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra accoglie con entusiasmo e profonda speranza la notizia dell’avvio della tregua a Gaza.

Michele Vigne, Presidente Nazionale dell’Associazione, dichiara in una nota: “La tregua è il primo segnale di speranza che abbraccia l’umanità da diversi anni a questa parte, un segnale che dice che gli sforzi diplomatici per la pacificazione sono sempre preziosi. Vedere in questi giorni alcuni ostaggi israeliani tornare finalmente alle proprie famiglie e sapere che gli aiuti umanitari iniziano ad arrivare alla popolazione civile di Gaza, stremata da oltre un anno di guerra, è davvero incoraggiante. Commovente per coloro che hanno conosciuto le deprivazioni della guerra in passato e ne col-gono pienamente il valore umano. Il cessate il fuoco, – continua Vigne – per noi vittime civili di guerra italiane, assume un significato speciale essendo prossima la data del 1° febbraio, la Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, che celebreremo con ancor più convincimento e tenacia auspicando che la pace in Medi Oriente sia duratura e che ciò ispiri anche soluzioni analoghe per altri conflitti”.

“L‘Anvcg – si legge nella nota – si augura che l’Italia già in prima linea con l’operazione ‘Food for Gaza’ attivata dal ministero degli Esteri nell’ambito della cooperazione internazionale possa incidere ancora di più, già dai primi momenti di tregua, potendo contare su maggiori varchi e corridoi umanitari. L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ribadisce il suo instancabile impegno nel sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su questi temi, perché la pace non sia solo una pausa temporanea ma una condizione stabile nella quale tutti gli strumenti del diritto internazionale possano essere utilizzati nel prevenire e proteggere le popolazioni civili in contesto di guerra”.

Dalle soldatesse a mamma Bibas, le donne che Hamas può liberare

Ci sono ancora sette donne nella lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerà nella prima fase dell’accordo raggiunto con Israele. Quattro di queste verranno liberate domenica, come ha anticipato il funzionario di Hamas Taher al-Nunu.

Dopo il rilascio domenica di Emily Damari, Romi Gonen e Doron Steinbrecher, nella lista dei primi ostaggi che saranno liberati figura Shiri Silberman Bibas, 33 anni, rapita insieme al marito Yarden e ai figli Ariel, che ha compiuto 5 anni a Gaza, e il più piccolo ostaggio Kfir, di soli 2. Hamas aveva fatto sapere che la famiglia Bibas era stata uccisa in un raid aereo israeliano, ma non aveva mai fornito prove. C’è attesa anche per la tedesco-israeliana Arbel Yehud, 29 anni, che inizialmente doveva essere rilasciata domenica, ma che è stata sostituita da Hamas all’ultimo minuto. Al suo posto è stata rilasciata Emily Damari. Arbel Yehud era stata rapita il 7 ottobre del 2023 con il fidanzato Ariel Cunio dalla sua abitazione nel kibbutz Nir Oz.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link