Consorzi di Bonifica,12 anni dalla riforma toscana

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FIRENZE (Toscana Notizie) – A dodici anni di distanza dalla loro nascita, i Consorzi di Bonifica e Irrigazione della Toscana hanno conquistato un ruolo strategico sia sul fronte della difesa del suolo che sul fronte della distribuzione collettiva dell’acqua alle imprese agricole. Il risultato si può riassumere in pochi grandi numeri.

Nel giorno dell’operazione promossa da Anbi nazionale in tutte le regioni della penisola, la Toscana rivendica l’importanza della riorganizzazione della materia introdotta dalla legge regionale 79/2012, entrata in vigore nel 2014. Attraverso di essa, la Regione Toscana ha razionalizzato il sistema, superando la frammentazione delle competenze e affidando unicamente ai Consorzi di Bonifica (ridotti da 13 a 6) la gestione dei corsi d’acqua e l’irrigazione.

«Oggi – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani, intervenuto all’evento di Anbi Toscana che ha fatto il punto a dodici anni dalla riforma – le competenze dei Consorzi vanno ben oltre quelle designate dalla legge del 2012: sono enti di sussidiaria cogestione della Regione Toscana nell’ambito della bonifica, della difesa suolo e dell’assetto agricolo – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Abbiamo davanti una stagione che aprirà a un surplus di competenze e azioni affidate ai Consorzi. Una delle priorità è costituire un tavolo di lavoro per la semplificazione amministrativa: i Consorzi per la Regione non sono un soggetto un terzo ma un organismo che opera per il bene generale e sicuramente è interesse di tutti non aggiungere burocrazia alla burocrazia. Lavoreremo per le richieste che quest’oggi sono state presentate: per integrare le loro competenze con alcune di valenza ambientale e per operare le giuste variazioni a livello legislativo perché si avverta la loro già fondamentale presenza nel sistema di Protezione Civile, di cui i Consorzi sono già parte integrante. L’obiettivo è anche quello di attribuire loro un sempre maggiore peso in tema di coprogettazione e coprogrammazione. In sintesi, i Consorzi saranno sempre più protagonisti dello sviluppo e della crescita sostenibile, del mondo agricolo, della difesa suolo e della Protezione Civile, in una Toscana che in questo contesto di trasformazioni climatiche deve attrezzarsi sempre più».

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Nel corso degli anni, il lavoro dei Consorzi si è ampliato, abbracciando sempre più temi connessi con la sicurezza, la tutela dei fiumi e del territorio, ma assumendo anche ruoli ancora non codificati, che oggi sono da sostenere e valorizzare. Tutto questo all’interno di uno scenario in cui i cambiamenti climatici da una parte contribuiscono a rendere il territorio potenzialmente più fragile, dall’altra mettono di fronte al problema della carenza idrica.

“In un contesto di cambiamenti climatici e di fenomeni estremi come quelli verificati la scorsa estate – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi intervenuta anche lei all’iniziativa di Anbi Toscana – che hanno provocato danni di un certo rilievo all’agricoltura, il ruolo dei Consorzi di Bonifica è cruciale, perché legato a una sfida a cui tutti siamo chiamati, al di là del solo esercizio e manutenzione delle opere pubbliche di bonifica, laddove il raggiungimento degli scopi di difesa del suolo e di risanamento delle acque viene sempre più spesso affiancato dalla preziosa opera di una sempre più efficiente fruizione e gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale della risorsa. La Regione Toscana supporta l’azione dei Consorzi in particolare con i fondi comunitari. Dopo gli ultimi bandi della passata programmazione con i quali abbiamo finanziato 4 milioni in infrastrutture per migliorare la gestione della risorsa idrica, più altri 3 milioni di euro per ulteriori interventi a supporto delle infrastrutture irrigue consortili, con la nuova programmazione dello Sviluppo rurale PSP 2023-2027, abbiamo approvato un bandi da 7 milioni per i Consorzi sugli Investimenti in infrastrutture irrigue e di bonifica” per la realizzazione o il miglioramento di invasi e delle reti. Investimenti a beneficio della preziosa opera che mettono in campo i Consorzi di bonifica di una sempre più efficiente fruizione e gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale della risorsa”.



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