è al centro della nostra agenda

L’agricoltura si è rimessa in marcia ed è schizzata al primo posto in Europa per valore aggiunto. E un sostegno forte è arrivato dal Sud. Il Governo raccoglie così i risultati di un impegno nei confronti di un settore prioritario nell’agenda dell’esecutivo che è stato inserito anche negli asset del Piano Mattei.

Agricoltura e Mezzogiorno hanno dunque un ruolo rilevante e non è certo un caso che tutti i vertici del G7 siano stati organizzati nelle regioni meridionali. Visibilmente soddisfatta per i numeri rilevati dall’Istat la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha rivendicato il successo del suo Governo che «fin dal suo insediamento – ha dichiarato – ha rimesso al centro l’agricoltura, ha dedicato stanziamenti record e adottato politiche di sistema per promuovere e rilanciare il settore agroalimentare italiano e le nostre eccellenze. La strada intrapresa è quella giusta, e continueremo a lavorare in questa direzione». La premier ha parlato di primato storico «frutto del lavoro, della dedizione e della determinazione delle imprese e dei lavoratori del comparto. E siamo altrettanto fieri – ha aggiunto – di aver sempre fatto la nostra parte per raggiungere quest’obiettivo».

«Il riscatto del Sud parte dai Comuni e dal loro personale»

L’andamento climatico con i fenomeni meteo avversi che, tra siccità e bombe d’acqua, hanno flagellato le campagne italiane e in particolare quelle del Sud, e il caro-costi per l’impennata delle materie prime soprattutto energetiche “infiammate” dalle guerre in corso, non sono riusciti a piegare l’agricoltura italiana. Anche il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha rimarcato «la validità delle politiche messe in atto dal Governo. Il sostegno alle imprese agricole ha favorito l’incremento della produzione, l’aumento dei contributi, la riduzione dei costi e rilanciato un settore fondamentale per la nostra economia». E ha sottolineato in particolare il dato del reddito medio degli agricoltori cresciuto del 12,5%. «Abbiamo intrapreso un percorso corretto – ha ribadito il ministro – mettendo al centro questo settore economico». Per l’esecutivo dunque l’agricoltura è «una risorsa strategica per guidare la Nazione verso un futuro di crescita e competitività in Europa».

L’ultima Legge di Bilancio

Anche l’ultima Legge di Bilancio ha confermato al settore le agevolazioni, dall’esenzione fiscale per Imu, Irap e Irpef a favore dei coltivatori diretti e degli Imprenditori agricoli a titolo principale al super sconto del 78% sull’accisa per il gasolio agricolo (due misure che valgono complessivamente oltre 2,2 miliardi) a cui si aggiungono i risarcimenti per le imprese colpite dalla siccità (112 milioni per tutto il Sud), per l’alluvione del 2023 e un fondo per le emergenze da 300 milioni.

I sostegni del 2024 hanno dato una salutare boccata di ossigeno al settore, ma a spingere sul risultato positivo è stato soprattutto l’export che ha raggiunto 70 miliardi, un record storico sostenuto anche dalle regioni del Mezzogiorno che hanno segnato l’aumento maggiore. A rilevarlo è stato recentemente l’ultimo monitor sui distretti di Intesa Sanpaolo che nel terzo trimestre del 2024 ha indicato un incremento del 9,1%, con il forte contributo delle eccellenze del Sud (tra i distretti cresciuti di più Alimentare Napoletano e Olio e ortofrutta del Barese). Un andamento favorevole che segue quello del 2023 quando il valore aggiunto agricolo, secondo un’analisi del centro Studi Divulga, era salito nelle regioni meridionali dell’8,2% (dal +17,6% della Calabria al +5,9% della Campania). E sempre la Campania aveva conquistato un posto in prima fila per l’export (+8,5%).

Si confermano poi determinanti le buone performance delle attività secondarie con un aumento in termini di volume del 5,2%. Si tratta di quel ricco ventaglio di attività “connesse” alla coltivazione che hanno tratto i maggiori benefici dall’agriturismo e dalla produzione di energia rinnovabile. L’energia verde, in particolare, ha beneficiato dei sostegni del Pnrr. Hanno raggiunto infatti quota 21mila le aziende agricole che, grazie alla misura Parco Agrisolare con un budget di 2,3 miliardi, hanno realizzato impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici aziendali tagliando così la bolletta energetica. L’agriturismo poi si sta affermando anche nel Mezzogiorno dove rappresenta quasi il 20% delle strutture.

E a migliorare sensibilmente, come ha rimarcato Lollobrigida, è stato il reddito agricolo che ha inanellato, secondo i dati Istat, un aumento del 12,5% a fronte del risicato +1,6% della media della Ue. Il nostro Paese è secondo in classifica dopo il Portogallo (+14,7%), mentre spicca il dato negativo della Francia (-8,9%). Un’agricoltura da primato che ha le sue leve nella qualità (nel 2024 si è consolidata la leadership europea nella Dop economy, con 981 Dop/Igp e Stg e l’aumento più rilevante nel Sud), diversificazione, innovazione ed export che punta su obiettivi ancora più ambiziosi sui mercati globali, in particolare quello statunitense diventato il secondo sbocco per il Made in Italy agroalimentare dopo la Germania che sta attraversando una fase economica assai critica.

I danni

Una vera ricchezza del Paese che però va difesa – è l’appello lanciato dalla Coldiretti – dalle tante minacce, dai cambiamenti climatici, che nel 2024 hanno causato danni per 9 miliardi, alla concorrenza sleale dei prodotti stranieri spacciati per italiani, spesso favoriti da accordi commerciali firmati dalla Ue, con l’ultima minaccia di quello con il Mercosur.

L’agricoltura sta dimostrando comunque di avere le spalle solide per affrontare le incertezze future legate alle tensioni geopolitiche, ma anche ai possibili effetti delle misure sul commercio estero della nuova amministrazione americana.