Premio Best Practices per l’Innovazione: storia ed evoluzione di un’iniziativa per l’ecosistema al Sud 

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


L’innovazione nel Mezzogiorno non solo è possibile, ma può diventare un motore di sviluppo economico e sociale, in grado di attrarre talenti e risorse in un circolo virtuoso di crescita e competitività. Lo dimostra il Premio Best Practices per l’Innovazione, che da molti anni funge da catalizzatore per l’ecosistema dell’innovazione al Sud. Vediamo meglio quali sono le sue caratteristiche, quale è la sua storia e come sono andate le ultime edizioni, fino ad arrivare alla prossima, che verrà lanciata entro fine febbraio e che dovrebbe tenersi a giugno. 

Premio Best Practices per l’Innovazione: un punto di riferimento per innovare al Sud

Nato su iniziativa del Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici (SIT) di Confindustria Salerno, il riconoscimento ha progressivamente ampliato il suo raggio d’azione, diventando un punto di riferimento nazionale per l’innovazione. La sua forza risiede nella capacità di creare un ambiente fertile per la contaminazione di competenze, tecnologie e culture diverse, favorendo così la nascita di sinergie tra startup, imprese consolidate, università e centri di ricerca. Questo approccio ha permesso di superare la tradizionale visione dell’innovazione come processo isolato, promuovendo invece un modello di open innovation, l’“innovazione aperta” teorizzata dallo studioso statunitense Henry Chesbrough agli inizi di questo secolo. Modello che si è rivelato particolarmente efficace nel contesto meridionale. Il premio non si limita a essere una vetrina per progetti innovativi, ma si configura come un vero e proprio facilitatore dell’ecosistema, capace di attirare l’attenzione di investitori e stakeholder su realtà promettenti del Sud. La sua efficacia è stata riconosciuta a livello europeo con la candidatura al Premio Europeo per la Promozione d’Impresa 2019 della Commissione europea, e ha contribuito a posizionare Salerno tra le province più dinamiche d’Italia secondo lo studio “Indice del Fermento Imprenditoriale” della LIUC Università Cattaneo di Varese.  

Quando è nato e come si è evoluto il Premio BPI

Il Premio Best Practices per l’Innovazione ha visto la luce nel 2006, in un periodo in cui il tessuto imprenditoriale del Mezzogiorno necessitava di nuovi stimoli per affrontare le sfide della globalizzazione e della rivoluzione digitale. L’obiettivo iniziale era quello di dare visibilità ai progetti innovativi realizzati dalle imprese del settore dei servizi, creando un palcoscenico per quelle realtà che, pur operando in un contesto spesso considerato marginale, stavano dimostrando capacità di innovazione e competitività. La scelta di focalizzarsi sulle best practices non era casuale: si voleva creare un effetto emulativo, mostrando esempi concreti di successo che potessero ispirare altre imprese e stimolare un circolo virtuoso di innovazione. Nel corso degli anni, il Premio ha saputo evolversi, adattandosi ai cambiamenti del panorama economico e tecnologico. Da evento locale, si è trasformato in un appuntamento di rilevanza nazionale, ampliando il suo raggio d’azione per includere non solo le imprese di servizi, ma anche quelle di produzione, le startup e gli spin-off universitari. La decisione di strutturare il premio attorno a specifici ambiti settoriali e tecnologici, introdotta nel 2020, ha segnato un ulteriore salto di qualità, allineando l’iniziativa con i trend più avanzati dell’open innovation e della collaborazione intersettoriale. Questa scelta ha permesso di focalizzare l’attenzione su aree strategiche per lo sviluppo del territorio, come l’Industria 4.0, la digitalizzazione, il design, il turismo e i beni culturali, l’agrotech e, più recentemente, l’aerospazio e il greentech. 

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

A chi è rivolto

Ad oggi, come detto, il Premio BPI si rivolge a un ampio spettro di partecipanti, dalle startup innovative e spin-off universitari alle piccole e medie imprese, fino alle grandi aziende consolidate. Un aspetto significativo è l’attenzione dedicata alle startup del Sud Italia, che vi possono trovare una piattaforma unica per dare visibilità ai loro progetti e connettersi con potenziali partner e investitori.  

L’inclusione di una sezione dedicata agli studenti universitari, come l’IDEA GENERATION introdotta nella XVI edizione, evidenzia l’impegno a coltivare i talenti del futuro e creare un ponte tra il mondo accademico e quello imprenditoriale, contrastando il fenomeno della “fuga di cervelli”.  

Il Premio si rivolge anche a stakeholder istituzionali, centri di ricerca e investitori. Questo approccio multistakeholder è fondamentale per creare le condizioni necessarie allo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione nel Mezzogiorno.

Come funziona il Premio Best Practices

Le fasi salienti dell’iniziativa sono: 

  • preselezione dei progetti ammessi ai pitch; 
  • presentazione dei progetti durante un evento di due giornate;
  • premiazione progetti durante uno specifico evento di networking.

Premio Best Practices: breve storia delle ultime edizioni 

Come accennato sopra, le ultime edizioni del Premio Best Practices per l’Innovazione hanno visto un’evoluzione dell’iniziativa, con l’intento di accogliere i rapidi cambiamenti del panorama tecnologico e le esigenze emergenti dell’ecosistema innovativo del Sud Italia.

La XIV edizione, tenutasi nel novembre 2020, ha introdotto ambiti settoriali specifici: Industria 4.0, Digitalizzazione e Design. Con la partecipazione di 117 progetti, di cui 107 ammessi al pitch, ha dimostrato la vivacità dell’ecosistema innovativo anche in un anno segnato dalla pandemia.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

La XV edizione, svoltasi nel giugno 2021, ha ulteriormente affinato il focus tematico, concentrandosi su Tecnologie Abilitanti 4.0 applicate al settore turistico e dei beni culturali, Digitalizzazione e Agrotech. Con 100 progetti presentati e 70 ammessi al pitch, ha evidenziato la crescente maturità delle proposte innovative, particolarmente rilevanti per il rilancio economico post-pandemia.

La XVI edizione, nel giugno 2022, ha introdotto nuovi ambiti come Green Tech, Digitalizzazione e Internet of Things, ricevendo le candidature di oltre 80 progetti. La sezione IDEA GENERATION è stata introdotta in quell’ occasione.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

La XVII edizione, tenutasi nel giugno 2023, è stata caratterizzata dall’introduzione di tavole rotonde tematiche su aerospazio, greentech, agritech e digitalizzazione e dalla collaborazione con il centro studi SRM per la realizzazione di white paper. Questa edizione ha attratto quasi 100 progetti, di cui 44 selezionati per la presentazione.  

Verso l’edizione 2025

Dopo un temporaneo stallo nel 2024, dovuto a un normale avvicendamento al vertice, entro fine febbraio verrà lanciata la call 2025 del Premio, che dovrebbe poi tenersi in tarda primavera, indicativamente a giugno.

Secondo Federico Gilblas, Presidente del Gruppo SIT di Confindustria Salerno e Project Leader del Premio, la XVIII edizione si focalizzerà su settori strategici per il futuro economico del Sud Italia, con particolare attenzione alle tecnologie emergenti e alle sfide globali. Tra i temi centrali ci saranno l’Intelligenza Artificiale applicata ai settori tradizionali, le tecnologie per la transizione ecologica, la blue economy e le soluzioni innovative per la valorizzazione del patrimonio culturale.  

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Tra qualche settimana avremo le date precise.

(Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Confindustria Salerno)



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Microcredito

per le aziende