“Non solo il porto: in Toscana anche la Corte d’Appello per Massa-Carrara, ora in Liguria”

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Carrara Portiamo anche la Corte d’Appello in Toscana, ponendo fine all’anomalia per la quale il tribunale di Massa-Carrara fa capo alla Liguria anziché alla Toscana. È una delle proposte, lanciate dal parlamentare della Lega Andrea Barabotti, scaturite durante la “Pisaniana”, la trasmissione televisiva di 50 Canale dedicata a “Massa, Carrara, Lunigiana – Unica terra di Toscana”, relizzata nella davvero splendida cornice dello studio d’arte di Michele Monfroni. Il sottotitolo era “Arte, impresa, artigianato e territorio”, e ha visto tra gli ospiti, oltre all’onorevole della Lega, il presidente della Regione Eugenio Giani, il presidente nazionale di Confartigianato, appena riconfermato per un altro quadrienno Marco Granelli, il presidente provinciale di Confartigiato Sergio Chericoni, il presidente della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Valter Tamburini e il sindaco di Aulla Roberto Valettini, in rappresentanza della Lunigiana.

Il presidente Eugenio Giani si è detto d’accordo alla proposta di “toscanizzare” anche la giustizia, al pari dell’altro tema caldi di giornata, ovvero il porto. Sergio Chericoni, nei suoi interventi, ha riproposto la necessità di una governance regionale, anche per avere più peso specifico, e lanciato un allarme risorse: «Ho qui l’onorevole Barabotti, e ne approfitto: per il nuovo piano regolatore portuale, che si spera sarà approvato a breve, ho scoperto che non ci sono risorse previste, né dall’autorità portuale e neppure dal governo. Quindi sarà una scatola vuota? Sono indicate spese previste per 478 milioni, ma chi li troverà e dove?». Il parlamentare leghista in merito ai tempi dell’approvazione ha risposto che gli risulta che l’autorità di sistema sta predisponendo l’ultimo invio delle controdeduzioni al Consiglio superiore dei lavori pubblici, e quindi realisticamente, ad anno nuovo nei primi mesi dovrebbe esserci il via libera definitivo. «Sulle risorse – ha aggiunto – la prassi è questa, viste le condizioni del bilancio statale: si prevedono a fronte di progetti esecutivi, quando ci saranno non ho dubbi comunque, dal momento che è possibile il project financing, e visto che qui ci sono realtà importantissime che trarranno giovamento dal nuovo piano, che si troveranno imprese pronte a finanziare i progetti ben sapendo che ne avranno un ritorno certo». Anche perché, come noto, ogni singola opera infrastrutturale, dopo l’ok alla Vas (Valutazione ambientale strategica), con prescrizioni finali, dovà poi passare la Via, la valutazione d’impatto ambientale.

«Il territorio ha l’urgenza del travel lift», ha ricordato Chericoni. Un’idea, riflette Barabotti, «potrebbe essere di stralciare quel capitolo, che non dovrebbe impattare sul resto delle previsioni, e provare ad anticipare quello non appena il consiglio superiore dei lavori pubblici».

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E sul riportare l’autorità di sistema in Toscana, Barabotti ha ricordato di essere stato lui a lanciare la proposta, e Giani concorda: «Sicuramente per Marina di Carrara e per tutta l’economia regionale sarà un’opportunità fare sistema e creare sinergie con Livorno e Piombino». Nel frattempo, sempre sollecitato da Chericoni, ha aggiunto che per le ormai prossime nomine, e in attesa della riforma (sarà creata una società di supervisione nazionale), si farà sentire come previsto dalla normativa.

Il leit motiv della puntata è stata l’importanza della Toscana anche come traino e come simbolo di qualità e bellezza. «Noi – ha rivendicato Valter Tamburini – siamo l’unica Camera di Commercio che abbiamo messo in nome Toscana nella denominazione. L’integrazione sta funzionando, e Massa-Carrara è una provincia con tante eccellenze, non solo il marmo che pure è importantissimo».

E Roberto Valettini ha da parte sua aggiunto un altro elemento di discussione: «Rilancio oggi – ha spiegato – una proposta già fatta: e cioé di chiamare la provincia Massa-Carrara-Lunigiana, proprio per rimarcare che è un territorio con tre realtà. Anche la Lunigiana vuole sentire in Toscana, ringrazio per altro il presidente Giani che è spesso da noi e ci fa sentire vicinanza concreta».

«Perché no? – ha replicato Giani – Intanto, segnalo che per la valorizzazione turistica, è ormai da mesi in fase di discussione la realizzazione 28 comunità turistiche, capillari, alle quali andranno risorse. E fra queste ci sarà proprio la comunità della Lunigiana, proprio a segnalre la specifità del territorio».

Il presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli ha insistito da parte sua sull’importanza di fare squadra, di fare rete, ma anche di valorizzare l’artigianato soprattutto agliocchi delle nuove generazioni: «La formazione è il punto chiave, purtroppo – ha ricordato – il primato dell’istruzione liceale sta togliendo alle imprese, insieme ovviamente alla denatalità, la possibilità di trovare personale. Eppure, negli Its, cu sui puntiamo, tanti trovano lavoro ancora prima di finire i due anni. Per avvicinare i giovani, e far capire quante prospettive ci siano, ci siamo rivolti a un importante influencer e siamo su tik tok: è una partita fondamentale, quella di parlare ai giovani e far capire il valore dell’impresa artigiana, che è il tessuto del nostro Paese. Qui, da Monfroni, ne abbiamo uno dei tantissimi esempi straordinari».l



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