La Tesla Model Y restyling 2025 vista da vicino

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LE PRIME A MARZO – Abbiamo potuto entrare in un esemplare di pre-produzione della Tesla Model Y restyling (conosciuta dagli appassionati del marchio col nome di progetto Juniper, “ginepro” in inglese). Le auto per l’Europa saranno prodotte in Germania e le consegne inizieranno a marzo del 2025.

OGGI RISPARMI TANTO – Da oggi è possibile ordinarla, ma solo nella variante Launch Series. Di fatto, si tratta di una bimotore 4×4 Long Range con pochi dettagli specifici: un logo sul portellone (lo stesso simbolo viene proiettato a terra dalle luci antipozzanghera), tappetini e battitacco dedicati e poco altro. Il prezzo è di 61.975 euro, più eventuali optional (l’Autopilot avanzato a 3.800 euro e il sistema di guida autonoma a 7.500 euro): non poco, dato che l’equivalente Long Range 4×4 pre-restyling oggi è a listino a 9.985 euro in meno (51.990 euro). E il risparmio sale a 13.985 euro contando lo sconto che la casa offre per le auto nuove consegnate fino al 31 marzo: i 4.000 euro di ribasso sono senza condizioni.

CRESCE L’AUTONOMIA – Motori e accumulatore sono rimasti invariati ma la casa, come di consueto, non dichiara né la potenza massima del sistema né la capacità della batteria: oggi, informazioni non ufficiali parlano di 351 CV e 75 kWh. L’autonomia media omologata è di ben 568 km, 35 più della precedente Long Range a trazione integrale: un miglioramento attribuibile alla migliorata aerodinamica. In un secondo tempo arriveranno anche le versioni in tiratura non limitata, con prezzo “base” minore: probabili, come oggi, quelle trazione posteriore (“base” con 57,5 kWh e Long Range da 75 kWh) e bimotore 4×4 (Long Range e Performance).

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TANTA PERSONALITÀ – La Tesla Model Y è diventata ben più personale e ora è inconfondibile: merito del frontale più basso e squadrato, attraversato da una sottile striscia di led che fa da luci diurne. Questo elemento è ripreso dal pick-up Cybertruck (che da noi non arriva), mentre i fari veri e propri (a matrice di diodi luminosi) sono schiacciati e posti alle estremità del paraurti. Le parti in lamiera della fiancata non sono cambiate, mentre dietro spicca un nuovo portellone, con spoiler più pronunciato e lunotto di diversa forma. I fanali sono uniti da una fascia luminosa rossa soffusa: la luce è indiretta e arriva da una striscia di led montata parallela al terreno, che si riflette sull’incavo del portellone.

BEN FATTA – A bordo ritroviamo le soluzioni viste sulla Model 3 recentemente aggiornata: inserti in tessuto grigio sulla plancia, una piastra di ricarica per due cellulari nella consolle e ampi vani nel tunnel. Al centro spicca lo schermo di 15,4”, che comanda anche la marcia avanti o indietro (dei comandi di riserva si trovano accanto alla plafoniera, dove c’è anche il pulsante delle “quattro frecce”). Sebbene di pre-produzione, l’auto in cui siamo entrati presenta finiture piuttosto curate, con inediti sedili morbidi e accoglienti (e ora anche ventilati di serie). Pregevole l’attenzione ai dettagli, come il fatto che tutti i vani, compresi quelli nelle porte, siano rivestiti morbidamente. 

LUCI BELLE MA NON UTILI – Di serie anche le nuove luci ambiente, poste sui pannelli porta e alla base del parabrezza: sono configurabili nel colore ma hanno solo una funzione estetica. In alcune rivali, invece, svolgono anche una funzione di avviso per evitare possibili urti, come quando si vuole aprire la portiera mentre sopraggiungendo un ciclista da dietro.

HA LE “FRECCE NORMALI” – Nella Tesla Model Y è stata conservata la “bacchetta” sinistra dietro al volante, che comanda gli indicatori di direzione: nella più recente Model 3, invece, si deve ricorrere a degli scomodi tasti sulla razza sinistra del volante. A proposito di tasti, sul volante ce c’è anche uno dedicato ad azionare le telecamere per le manovre: oltre a quelle posteriori, la Model Y ora ne ha anche una frontale. 

PREMI UN TASTO E SCENDONO – Un’altra novità sono gli schienali posteriori reclinabili senza sforzo, premendo dei tasti nel baule o ai lati della seduta. Nel bagagliaio, poi, spicca la nuova cappelliera: è tenuta in posizione da magneti ed è rigida ma ripiegabile in quattro elementi, per poterla riporre nel doppiofondo. Non manca, poi, un display di 8” per i posti dietro, utilizzabile per gestire il climatizzatore ma anche comandare dei videogiochi o il sistema multimediale.

CALA IL RUMORE – Se queste sono le novità visibili, ce ne sono altre nascoste ma non meno importanti. Tutti i vetri, infatti, sono ora antirumore, ci sono nuovi materiali fonoassorbenti e le sospensioni sono state ritarate per migliorare il comfort senza compromettere la maneggevolezza: nella Model 3 questi miglioramenti sono tangibili e confidiamo che sarà lo stesso anche per questa Model Y.





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