Cross, Italia super con Battocletti, Crippa e la staffetta mista

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Ed è ancora una volta… straordiNadia! E per fortuna non solo lei. Lei è Nadia Battocletti, la nuova campionessa europea di corsa campestre, il fresco e scintillante oro emerso dai prati di Antalya, in Turchia. La trentina si prende il terzo oro europeo della stagione, diventa la prima donna in grado di vincere l’eurocross in tutte e tre le categorie (al maschile ci riuscì Andrea Lalli) e trascina le azzurre alla prima medaglia a squadre tra le seniores. E visto che c’è di mezzo Battocletti, la medaglia non può che essere l’oro.

Per l’Italia della corsa campestre, specialità che sembra in disarmo sul territorio nazionale, c’è invece una di quelle giornate storiche da ricordare in futuro. Cinque medaglie in totale, secondo posto nel medagliere dietro alla corazzata britannica (12) e tre medaglie d’oro come mai era successo nei trent’anni di storia della manifestazione.

Europei di cross, Nadia Battocletti è oro con un arrivo trionfale

Andiamo per ordine. Al via dei 7km e mezzo di gara scappa la francese Manon Trapp, tra le più forti del gruppo ma che sceglie la tattica della fuga “io scappo, voi venite a prendermi”. E così succede, con la francese ripresa dalle migliori dopo 15 minuti di gara solitaria. A quel punto è Battocletti a dirigere l’orchestra. Non c’è la norvegese Grovdal, campionessa in carica ma non al via. Ci sono invece la tedesca Klosterhalfen, la turca Can, la romena Meringor e la belga Van Lent. Nel giro finale Klosterhalfen si attacca alle caviglie di Nadia, ma negli ultimi mille metri la trentina decide che è tempo di chiudere la questione. La sua progressione è impercettibile a livello tecnico, ma si vede negli effetti. Si aprono metri di prati verdi tra lei e le altre. Arrivo a braccia alzate con 11 secondi di vantaggio su Klosterhalfen e Can, la francese Trapp chiude 8°.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Europei di cross, oro a squadre anche per la squadra femminile

Il primo oro da seniores non resta l’unico per Nadia. La squadra azzurra è compatta e agguerrita, con Elisa Palmero 13° e Ludovica Cavalli 19°. Insieme fanno 33 punti, tre in meno della Gran Bretagna. E’ la prima medaglia a squadre per le donne ed è subito oro. E’ il caso di parlare di trionfo totale. La altre azzurre sul podio a squadre sono Nicole Reina 28° (collassata dopo il traguardo per il grandissimo sforzo finale), Valentina Gemetto 39°, Federica Del Buono 53°.

pinterest

Maja Hitij

Europei di cross, l’under 20 sorprende e vince

C’è un’altra medaglia a squadre ed è quella conquistata dalle “bambine” della squadra under 20, che un po’ a sorpresa si prende la medaglia di bronzo con Lucia Arnoldo 12°, Laura Ribigini 15°, Licia Ferrari 17°, Chiara Munaretto 27°, Alice Rosa Brusin 42°, Elisa Clementi 43°.

Europei di cross, Crippa secondo dietro al solito Ingebrigtsen

Poche sorprese nella gara maschile, ma tante emozioni lungo i 7 km e mezzo del percorso. Troppo pochi? Certo la scelta di accorciare da 9 a 7 e mezzo aiuta di più Jacob Ingebrigtsen che Yeman Crippa, ormai maratoneta fatto e finito. Il trentino però non si dà per vinto in partenza e dà vita a una prova entusiasmante.

Il gruppo procede numeroso e compatto per gran parte della gara tirato dal britannico Milner, tutti restano in attesa dell’azione decisiva. Quando mancano 2 km si muove Jakob Ingebrigtsen e restano i gioco solo i migliori. Yeman segue subito il norvegese e anzi, si mette anche davanti a tirare per rendere ancora più dura la gara. In scia ci sono il campione in carica, il francese Yann Schrubb, poi il belga Isaac Kimeli, lo spagnolo Thierry Ndikumwenayo, lo svedese Andreas Almgren. E’ davvero il meglio che l’Europa esprima in questo momento, ma l’azione di Ingebrigtsen e Crippa non lascia scampo.

Nell’ultimo km l’azione di Ingebrigtsen è la solita, irresistibile progressione e Yeman Crippa non ha nessuna possibilità di seguirla. Mentre il norvegese se ne va, il trentino stringe i denti per tornare sul podio individuale dove manca dal 2019. Alla fine il secondo posto è meritatissimo, 8 secondi dietro al campionissimo norvegese; terza piazza per lo spagnolo Ndikumwenayo che paga 7 secondi da Crippa.

La squadra italiana finisce al 9° posto, nessuna sorpresa. I migliori degli azzurri sono Luca Alfieri 40° e Jacopo De Marchi 55°. Troppo poco per emulare le donne.

antalya, turkey december 08 sebastiano parolini, marta zenoni, sintayehu vissa and pietro arese of team italy pose for a photo prior the mixed team relay during the 30th spar european cross country championships on december 08, 2024 in antalya, turkey photo by maja hitijgetty images for european athleticspinterest

Maja Hitij

Prestito personale

Delibera veloce

 

Europei di cross, trionfo per la staffetta mista

Dopo la scoppola dell’anno scorso a Bruxelles, questa volta la staffetta mista 4×1500 ha tenuto un profilo più basso prima della partenza. La squadra era forte, sulla carta ma bisogna misurarsi con gli avversari su un percorso che annulla i valori in pista.

Dopo Torino 2022 l’Italia però torna sul tetto d’Europa nella mista, anche questa volta con una gara sconsigliata per i deboli di cuore.

In prima frazione c’è il bergamasco Sebastiano Parolini, il campione italiano di cross corto, uno che nella vita corre mentre fa il… medico. Il dottore riesce a stare con i migliori e cambia con un’altra bergamasca, Marta Zenoni, staccato di soli 2 secondi da Francia, Paesi Bassi e Gran Bretagna.

Zenoni fa una grandissima frazione, la più veloce di tutte (4’36”), se non fosse per l’anomala presenza della squadra di Andorra, che ha scelto di far correre le prime due frazioni dai suoi uomini. Dopo il momento di gloria per il micro stato, la gara prende la fisionomia reale.

Italia in testa insieme a Francia e Gran Bretagna, i Paesi Bassi sono già fuori dal podio. Sinta Vissa, la primatista italiana dei 1500 corre bene e cambia in testa con Pietro Arese, il primatista maschile. L’ingegnere torinese si è preparato al meglio per questa gara, correndo anche i 10 km della Cinque Mulini, perché servono tutte le energie possibili per non restare a secco nel finale.

E così è. Gli ultimi centinaia di metri sono una lunghissima volata contro Simon Bedard e Tyler Bilyard, che non hanno alcuna intenzione di perdere. Arese però riesce a prendersi un metro di vantaggio che diventa incolmabile per gli avversari e finisce urlante di gioia sul nastro d’arrivo.

E’ grande, grandissima Italia che oggi, nei 1500, può pescare da un serbatoio di atleti sterminato.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Da questo Europeo l’Italia esce a testa alta grazie soprattutto alle prestazioni femminili. Gli under 20 finiscono 12° a squadre, gli under 23 sono 11°. Qui però va sottolineata la gara del lecchese di origini etiopi Konjoneh Maggi, 21 anni (a San Silvestro), da poco passato sotto la guida di Stefano Baldini. Con una gara esemplare, condotta anche al comando ha chiuso in 6° posizione dimostrando forza e coraggio. Seguiamolo con attenzione.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link