Partita IVA under 30: sono previste agevolazioni?

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Aprire una partita IVA è un passo importante per chi desidera intraprendere un’attività professionale o imprenditoriale autonoma. Per i giovani, specialmente gli under 30, può rappresentare una sfida ma anche un’opportunità per trasformare un’idea in un lavoro concreto. Comprendere come funziona il processo di apertura e quali strumenti o agevolazioni sono disponibili è fondamentale per affrontare con sicurezza questo percorso.

Sebbene l’età non costituisca un limite per l’apertura della partita IVA, è utile valutare le opzioni disponibili, come il regime forfettario, che può offrire condizioni fiscali vantaggiose per chi inizia un’attività.

Partita IVA: l’età è un fattore rilevante?

L’età del professionista non è un fattore determinante per l’apertura di una partita IVA. Non esistono vincoli o limitazioni che impediscano ai giovani under 30, o anche under 18 con autorizzazione genitoriale, di aprire una partita IVA e avviare un’attività. Questo vale sia per attività di lavoro autonomo che per attività imprenditoriali.

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Tuttavia, va sottolineato che non esistono agevolazioni specifiche legate esclusivamente all’età per l’apertura della partita IVA. Le agevolazioni eventualmente disponibili sono legate alla tipologia di attività svolta o al regime fiscale scelto, come il regime forfettario.

Per i giovani under 35 che desiderano avviare un’attività imprenditoriale, sono invece disponibili alcune agevolazioni e incentivi promossi a livello statale o regionale. Questi strumenti non sono direttamente collegati alla partita IVA, ma possono includere finanziamenti agevolati o percorsi di accompagnamento per l’imprenditorialità giovanile.

Le agevolazioni per i giovani che aprono la partita IVA

Sebbene non esistano agevolazioni dirette e specifiche per i giovani che aprono una partita IVA, il regime forfettario rappresenta una soluzione particolarmente vantaggiosa per chi avvia una nuova attività.

Il regime forfettario è il regime fiscale più conveniente per chi inizia un’attività con partita IVA. Questo regime prevede:

  • Imposta sostitutiva agevolata: per i primi cinque anni di attività, l’aliquota è ridotta al 5% invece del 15%. Dopo questo periodo, si applica l’aliquota standard del 15%.
  • Esenzione IVA: i contribuenti forfettari non applicano l’IVA sulle fatture emesse, rendendo il regime più semplice da gestire e conveniente per i clienti.
  • Semplificazione contabile: non è richiesta la tenuta della contabilità ordinaria, riducendo i costi di gestione.

Oltre al regime forfettario, i giovani che desiderano avviare un’attività autonoma possono valutare l’accesso a strumenti di supporto come:

  • Incentivi regionali o nazionali: alcune regioni promuovono bandi per l’imprenditorialità giovanile, offrendo contributi a fondo perduto o prestiti agevolati.
  • Garanzie sui finanziamenti: per i giovani imprenditori under 35, il Fondo di Garanzia per le PMI può facilitare l’accesso al credito.

Per i giovani under 30, aprire una partita IVA è un’opzione accessibile e spesso vantaggiosa, grazie alla possibilità di aderire al regime forfettario e sfruttare le agevolazioni previste per le nuove attività. Anche se non esistono benefici legati esclusivamente all’età, ci sono strumenti utili per ridurre i costi e affrontare le sfide iniziali del lavoro autonomo. Essere informati e pianificare con attenzione è fondamentale per partire con il piede giusto.

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Come aprire una partita IVA se sei under 30

Aprire una partita IVA per i giovani under 30 è un procedimento che segue le stesse regole generali previste per tutti i lavoratori autonomi, ma può essere semplificato grazie a una buona pianificazione e alla conoscenza delle procedure. Il primo passo è identificare con precisione l’attività che si intende svolgere, poiché questa sarà alla base di tutte le scelte successive, dal regime fiscale al codice ATECO.

Per avviare il processo, è necessario compilare e inviare il modulo di apertura, noto come Modello AA9/12, all’Agenzia delle Entrate. Questo può essere fatto direttamente online attraverso il sito dell’Agenzia, oppure avvalendosi dell’assistenza di un commercialista o di un centro di assistenza fiscale. Durante la compilazione, sarà richiesto di indicare il codice ATECO, che identifica la specifica attività economica svolta, e di scegliere il regime fiscale. Per i giovani, il regime forfettario è spesso l’opzione più conveniente, grazie alla semplificazione contabile e alle aliquote agevolate.

Un altro passo importante è l’iscrizione al sistema previdenziale. Per i liberi professionisti non iscritti a ordini o albi professionali, questo significa registrarsi alla Gestione Separata INPS. Se l’attività rientra in una categoria regolata da un ordine professionale, sarà invece necessario iscriversi alla cassa previdenziale di riferimento. Infine, è obbligatorio attivare una PEC (Posta Elettronica Certificata), che diventerà il canale ufficiale per le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione.

Quanto costa aprire una partita IVA per i giovani

L’apertura della partita IVA in sé non comporta costi diretti presso l’Agenzia delle Entrate, poiché la registrazione è gratuita. Tuttavia, ci sono diverse spese accessorie e di gestione che i giovani under 30 devono considerare. La consulenza di un commercialista, ad esempio, rappresenta uno dei principali investimenti iniziali, poiché è fondamentale per garantire che l’apertura avvenga in modo corretto e senza errori.

Altri costi derivano dall’obbligo di iscrizione al sistema previdenziale. Per chi si registra alla Gestione Separata INPS, i contributi sono calcolati in percentuale sul reddito dichiarato, mentre per chi è iscritto a casse professionali potrebbero esserci contributi minimi da versare indipendentemente dal reddito. È importante tenere a mente che questi costi si manifestano solo una volta che l’attività è effettivamente avviata.

Un’altra spesa da considerare è quella per l’attivazione della PEC, che ha un costo contenuto, ma obbligatorio. Inoltre, possono sorgere costi aggiuntivi legati a eventuali autorizzazioni specifiche richieste per l’esercizio dell’attività o all’acquisto di strumenti e software necessari per l’attività professionale. Infine, la gestione contabile, anche nel regime forfettario, richiede un minimo di organizzazione che potrebbe comportare ulteriori spese nel lungo termine.

Per i giovani, è fondamentale pianificare queste spese in anticipo, per affrontare con tranquillità l’avvio dell’attività e garantire la sostenibilità economica dei primi mesi di lavoro autonomo.

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