Le Muse indagano l’essere umano tra vita e sopravvivenza

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L’associazione culturale Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere di Reggio Calabria, ha ripreso le sue attività domenicali con un nuovo importantissimo incontro che ha visto domenica scorsa la manifestazione “L’essere umano: evoluzioni e cambiamenti” coinvolgendo personalità del mondo scientifico, poeti e scrittori ed anche gli artisti del noto sodalizio reggino.

Una manifestazione che come ha spiegato in apertura il presidente Livoti serve ed è utile come attenta analisi delle età dell’uomo per riflettere e capire quali mutazioni, quali cambiamenti avvengono in ogni fase del ciclo della vita. Da qui la scelta di discutere sulle mutazioni che investono le nostre emozioni e su come impariamo a gestire nuovi sentimenti e a costruire la nostra identità emotiva.  L’evento è stato organizzato dalla Sezione Muse Ricerca Psico – Medico – Scientifica ed ha visto una conversazione a più voci. Elisa Mottola, psicologa – già responsabile del Consultorio Familiare San Marco – delegata Muse si è soffermata sul Novecento e sulla società: i cambiamenti nel periodo dopo le due guerre mondiali, la fine delle dittature, il voto alle donne, l’abbattimento del muro di Berlino, accadimenti che hanno molto modificato negli atteggiamenti dell’uomo nelle sue fasi evolutive. Il rapporto uomo – donna e la parità di genere non è in effetti attuata ha specificato la nota professionista, anche se viene spesso evidenziata, poiché la si ottiene quando uomini e donne hanno gli stessi diritti, responsabilità ed opportunità in tutti i settori della società e quando i diversi interessi, bisogni e priorità di uomini e donne sono ugualmente valutati. L’uomo, oggi, vive in solitudine ed in mancanza di comunicazione con il mondo esterno e spesso si approda ad inqualificabili processi imitativi ed alla manipolazione da parte degli adulti alle nuove generazioni. Maria Grazia Richichi- medico – geriatra Asp Reggio Calabria ha fatto memoria della sua esperienza lavorativa in varie città della Calabria e quindi dei vari confronti con diverse tipologie di società. Sono un medico che si occupa delle problematiche degli over 65 – ha specificato -, ovvero di coloro i quali si possono definire – diversamente giovani –, i rappresentanti di quella longevità che oggi dovrebbe arricchire la società. Importante è l’evoluzione dell’essere umano negli anni spiega la Richichi ed è fondamentale il nostro DNA, il patrimonio genetico che ci conduce nel tempo a quella che io definisco una “metamorfosi straordinaria”. I passaggi ed i cambiamenti nelle varie età dell’uomo hanno un approccio multidimensionale ed è utile sempre valutare le condizioni fisiche, psichiche e mentali che impattano sulla autonomia della persona. Occorre sempre valutare problemi tipicamente medici, gli aspetti psicologici e cognitivi, la dimensione sociale e relazionale per potere vivere meglio. Oggi, appunto, occorre vivere, non sopravvivere ma, dipende tutto dallo svolgimento dello stile di vita ha concluso la nota professionista. Presenti Patrizia Crupi – artista della tecnica dell’accostamento di filati che ha presentato un’opera dedicata all’adolescenza, per la pace e per la speranza che evidenzia le difficoltà della gioventù oggi. Ho pensato ed ho realizzato per questo evento ha esordito al Crupi, ad una moderna “Alice nel paese delle meraviglie nel mondo della fantasia” con una doppia figura che identifica i conflitti delle generazioni adolescenziali, poiché oggi si vive in un mondo diverso rispetto ad un tempo e senza speranza. Tina Nicolò – pittrice ed artista ha presentato due opere del suo ricco ed importante curriculum attinenti le età dell’uomo. Una ispirata ai versi di Paul Verlain, inno alla vita materializzato attraverso la forma di pensieri che si sprigionano da un uomo asceta che vive in solitudine e in preghiera mentre l’altra si rifà alla canzone “18 anni” di Dalidà, brano esemplificativo del passaggio generazionale  poiché racconta non lo scalpore che potrebbe suscitare una relazione tra una donna matura ed un giovane ragazzo ma esprime la malinconia per il tempo che passa: si parla di “autunni”, anziché delle canoniche “primavere”, tela che mette a confronto lo stato d’animo differente di due persone appartenenti a generazioni diverse. Per l’occasione è stato esposto un contemporaneo Albero della vita – realizzato in acciaio, alluminio e ferro bronzato dallo scultore Cosimo Allera con l’interazione degli artisti: Francesca Avenoso, Margherita Battaglia, Cristina Benedetto, Manuela Lugarà, Rossella Marra, Grazia Papalia, Francesca Perina, Wanda Simone, Gaetano Villegiante i quali hanno realizzato dei pensieri – plastici – sui cambiamenti sociali, umani e naturali attraverso l’utilizzazione di materiale di riciclo.   I vari momenti della serata sono stati scanditi dalle composizioni dei “Poeti delle Muse”: Luigi Barberio, Teresa Celestino, Clara Condello, Francesca Triolo.  

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