Openjobmetis, disfatta General. Varese umiliata a Cremona

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E così anche l’ultimo, sottile diaframma che divideva la Openjobmetis dalla zona retrocessione è caduto. Peggio, è crollato sotto i colpi della dinamite che ha scavato un solco di 18 punti tra Cremona e Varese a favore della Vanoli (78-60) che ha interpretato questo scontro salvezza del PalaRadi nel modo giusto travolgendo una formazione biancorossa umiliante, per se stessa e per i suoi tifosi, per come è stata in campo.

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Basta un dato: 21-8 nel terzo periodo, laddove la gara poteva prendere una piega da una parte o dall’altra, perché i primi 20′ (tutt’altro che da accademia del basket) erano trascorsi comunque in equilibrio. E invece, uscendo dagli spogliatoi, la Openjobmetis ha messo in scena una danza degli orrori da meritare il divario accumulato nei 10′ successivi. Un crollo verticale, l’ennesimo di questa disgraziata stagione, che ha spalancato la porta del trionfo alla Vanoli sospinta da un Corey Davis capace di segnare 23 punti con 7/11 dall’arco.

Dopo un’esibizione del genere si aspettano notizie dal General, Luis Scola, perché è impossibile far passare per una sconfitta normale la disfatta di Cremona. Coach Mandole ha – almeno per il momento – allontanato l’amaro calice delle dimissioni spiegando di «dover prima parlare con la società, con Luis e con Toto, perché non sono una persona che prende decisioni a caldo». Il tecnico è apparso dimesso nell’intervento in sala stampa salvo adirarsi nel momento in cui gli è stata posta una domanda in modo molto diretto, contestando la sua frase «Soprattutto nel secondo tempo non abbiamo capito l’importanza della partita».

Che fare, a questo punto? Come abbiamo già detto altre volte, l’unica carta che pare rimasta in mano a Scola è il cambio tecnico, anche perché il rendimento degli americani è stato particolarmente scadente, con Sykes che ha chiuso addirittura a quota zero e Tyus apparso ancora molto indietro di condizione. Gray, liberato dalla concorrenza di Brown, ha fatto forse peggio al pari di Hands, deleterio anche in attacco e non solo in difesa. Di solito anche questi sono segnali di sfiducia interna.

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Un quadro comunque sconfortante, umiliante, dal quale bisogna scappare al più presto. Gli stessi tifosi presenti hanno fatto sentire il proprio scoramento, in maniera molto civile (striscioni ritirati, cori autoironici, uscita anticipata). Impossibile dar loro torto.

Gray è il re degli “airball”, Sykes a quota zero

PALLA A DUE

Su un campo tutt’altro che caldo va in scena la sfida salvezza tra Cremona e Varese, seguita al PalaRadi da qualche decina di tifosi, molti meno rispetto alla passata stagione. Mandole rimette Akobundu-Ehiogu in quintetto base facendo partire Tyus di rincorsa e tenendo invariato il resto del quintetto. Nuovo assetto per Cremona che negli ultimi tempi ha innestato Dreznjak e Willis lasciando partire Eboua. In quintetto l’ex trentino Conti per provare a braccare Sykes.

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LA PARTITA

Q1 – Varese inizia in modo incoraggiante la partita, costruisce buoni tiri – pur con troppi errori – e con le triple di Johnson e Gray dagli angoli si prende il primo vantaggio, 8-2, dopo circa 4′. Da quel momento in poi però (e pure con Dreznjak con due falli) seguono circa 5′ di totale vuoto offensivo, con tiri sbagliati da lontano e vicino. La Vanoli ringrazia, sorpassa e chiude avanti con una tripla di Jones (17-14) dopo un canestro di Varese nato da rarissimo assist di Tyus in post basso.

Q2 – Il gioco biancorosso continua a non decollare. O meglio: nei secondi 10′ arrivano un paio di fiammate e proprio in quelle circostanze la Openjobmetis si mette brevemente a comandare, ma per il resto è ancora tanta fatica. Il primo flash è propiziato da Librizzi (tripla e penetrazione inframezzate da due liberi di Tyus). Il secondo arriva verso la fine del periodo con tripla di Alviti, rubata di Tyus e canestro di Hands, ma quest’ultimo è tra i meno brillanti, ancora una volta. Poi, nell’ultimo minuto, nuovo sorpasso Vanoli per il 35-32.

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Q3 – Il rientro in campo è qualcosa di difficilmente commentabile. Varese segna i primi punti dopo 4′ dopo essere finita sotto oltre la doppia cifra, sbagliando tutto lo sbagliabile. Il primo timeout di Mandole scorre via senza scossoni (anzi, con l’ennesimo errore al rientro dalla mini-pausa) e Cremona, una volta presa l’inerzia, non si ferma più sospinta dalle prodezze di Corey Davis. Quando la sirena suona di nuovo il tabellone è una sentenza: 58-40.

Le domande dure fanno arrabbiare Mandole. “Dimissioni? Non decido a caldo”

IL FINALE

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Una tripla di Hands apre l’ultimo periodo ma la OJM, pur giocando un po’ meglio e mettendo maggiore energia sul parquet, non riesce mai a dare continuità a qualche sprazzo positivo. Così Willis, pur pasticciando, tiene avanti i suoi che hanno in Davis l’MVP e in Nikolic una valida alternativa. Librizzi e Alviti combinano qualcosa così come Kao, lasciato a lungo in campo a questo punto, ma Cremona non trema mai. Gli Arditi tolgono gli striscioni e se ne vanno cantando “Facciamo schifo….”, gli altri tifosi sopportano a malapena la situazione. E a 40” dalla sirena arriva l’ultimo timeout di Mandole dal quale la squadra rientra perdendo palla. La fotografia esemplare della serata (78-60).

VANOLI CREMONA – OPENJOBMETIS VARESE 78-60
(17-14, 35-32; 58-40)

CREMONA: Davis 23 (1-2, 7-11), Willis 14 (5-8, 1-8), Conti (0-1, 0-3), Dreznjak 9 (2-2, 1-3), Owens 7 (2-4, 0-1); Jones 7 (1-1, 1-3), Zampini 5 (1-1, 0-1), Nikolic 13 (4-6, 1-2), Poser, Lacey (0-1, 0-2). Ne: De Martin, Fantoma. All. Cavina.
VARESE: Sykes (0-2, 0-4), Hands 11 (2-7, 2-6), Gray 3 (0-1, 1-6), Johnson 11 (1-3, 2-8), Akobundu-Ehiogu 4 (1-2); Alviti 12 (0-1, 4-6), Tyus 4 (1-3), Librizzi 14 (2-4, 2-5). Ne: Reghenzani, Assui, Fall, Virginio. All. Mandole.
ARBITRI: Bartoli, Borgioni, Galasso.
NOTE. Da 2: C 15-26, V 7-23. Da 3: C 11-34, V 11-35. Tl: C 13-17, V 13-15. Rimbalzi: C 36 (4 off, Willis 8), V 39 (7 off., Hands 8). Assist: C 19 (Davis 7), V 12 (Sykes 3). Perse: C 6 (Davis, Poser 2), V 12 (Sykes 3). Recuperate: C 7 (Jones, Nikolic 2), V 3 (Tyus, Librizzi, Hands 1).






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