Fasano – L’introduzione dell’obbligo di sottoscrizione di polizze assicurative a copertura dei danni catastrofali, previsto dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023), ha generato un ampio dibattito e sollevato diverse perplessità. Ecco una sintesi dei punti chiave e delle criticità emerse.
Entro il 31 marzo 2025, le imprese con sede legale in Italia, iscritte al registro delle imprese, dovranno stipulare contratti assicurativi per coprire i danni ai propri beni strumentali (terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature) causati da calamità naturali. L’obbligo non è circoscritto a parametri dimensionali o di rischio specifico, ma si applica a tutte le imprese iscritte, escludendo le imprese agricole e le attività di arti e professioni (non soggette all’iscrizione nel registro imprese).
La norma introdotta dal legislatore, sottolinea il Dr. Liuzzi Giuseppe, mira a ridurre il peso economico delle calamità naturali sul bilancio statale e a garantire alle imprese indennizzi più rapidi, favorendo la ripresa delle attività produttive. In sostanza, lo Stato intende trasferire parte del rischio alle compagnie assicurative e velocizzare i tempi di intervento.
Tuttavia non si possono trascurare i dubbi e le incertezze collegate a tale provvedimento. L’obbligo generalizzato imposto a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro situazione specifica, è considerato eccessivo.
Non da meno le sanzioni sono molto aleatorie. La norma prevede che l’inadempimento dell’obbligo sarà considerato nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie, ma non definisce sanzioni chiare e specifiche. La norma crea situazioni di disparità, come nel caso di edifici condominiali con diverse tipologie di attività (imprese, professionisti, abitazioni), dove solo le imprese subirebbero limitazioni in caso di mancata assicurazione. Permangono dubbi sull’entità delle limitazioni ai contributi in caso di inadempimento e sulla gestione di situazioni complesse come quelle condominiali. Per concludere la norma, pur perseguendo obiettivi condivisibili, presenta diverse criticità che necessitano di chiarimenti e possibili modifiche per evitare disparità e incertezze.
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