ITS Cybergame 2025, parte la sfida che potenzia le competenze

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Se è vero che la formazione tecnologica superiore è all’altezza delle sfide di domani, nel campo della cybersecurity c’è ampio spazio per dimostrarlo.

In cinque anni, dal punto di vista quantitativo, come ricordava il più recente rapporto Clusit, la media mensile di incidenti gravi a livello globale “è passata dai 139 del 2019 ai 232 del 2023, fino ai 273 del primo semestre 2024: nel 2023 gli incidenti sono aumentati del 11% a livello globale rispetto al 2022 (ma quelli verso l’Italia sono cresciuti 65%)”. Inoltre anche qualitativamente le cose vanno sempre peggio: sempre secondo il report, nel 2023, gli eventi classificati come “critici” o “gravi” hanno rappresentato oltre l’81% del totale (erano il 47% nel 2019).

Chi scommette sulla cybersecurity, come ambito di specializzazione ITS, difficilmente rimarrà nelle retrovie dell’occupazione, più probabile un impegno in primissima fila per difendere sanità, manifatturiero e pubblica amministrazione.

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Problemi reali risolti per gioco

Se la formazione duale offre già un ambito di messa a terra delle competenze maturate, un ulteriore spazio per mettersi alla prova con le skill in sicurezza informatica, ma molto più ludico, è ITSCyberGame 2025, il campionato nazionale dedicato agli studenti ITS (la competizione è organizzata dal CINI Cybersecurity National Lab, in collaborazione con la Fondazione Edulife e patrocinata dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e dall’associazione ITS Italy).

Vincere, in questo caso, non è l’unica cosa che conta: uno degli obiettivi principali della competizione è infatti quello di “promuovere l’apprendimento e l’eccellenza nel campo della cybersicurezza attraverso attività pratiche e formative”. La gara, infatti, “incoraggia la risoluzione di problemi reali di sicurezza informatica, favorendo il lavoro di squadra, l’innovazione e il pensiero critico”.

Il debutto della challenge è previsto a Bologna il 3 febbraio 2025 (TuttoITS è media partner): nel capoluogo emiliano è di scena ITASEC 2025, il principale evento italiano dedicato al tema della sicurezza digitale. La presentazione di ITSCyberGame avverrà in workshop dedicato, ITSCybergame: Ready to Start, che si terrà presso il plesso Belmeloro dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna (sede di tutta la manifestazione, ndr).

Dopo l’apertura ufficiale dell’evento con i saluti istituzionali e il lancio del campionato, via a una seconda fase della giornata molto coinvolgente, con una prova di Escape Room a squadre che aiuterà a testare le competenze di problem-solving, collaborazione e pensiero critico per i team coinvolti. Le squadre vincenti saranno premiate al termine della sfida.

Prima online, poi in presenza

All’evento del 3 febbraio non ci sono vincoli di composizione dei gruppi, mentre per il campionato vero e proprio (le iscrizioni sono aperte fino al 24 febbraio alle ore 12, ndr) le squadre dovranno rispettare alcuni parametri, pur essendo la partecipazione aperta a studenti del primo e secondo anno dei corsi di formazione tecnica superiore: minimo 50% del primo anno, massimo 1/3 di studenti provenienti da corsi ad indirizzo cybersicurezza.

La competizione si svolge in due fasi principali: nella fase online, le squadre vengono suddivise in sei gironi, agli ottavi si qualificano le prime tre squadre di ciascun girone e la migliore quarta.

La fase a gironi online è in programma dal 3 marzo al 4 aprile 2025, con sessioni pianificate in orari che verranno comunicati ai partecipanti. 

Nella fase finale in presenza, proprio come in un campionato a eliminazione diretta, i team avanzeranno fino alle semifinali, che decreteranno i partecipanti della finalissima ma anche quelli della finalina per il terzo e quarto posto. Le partite si svolgono in modalità “Capture The Flag” (CTF) formato Jeopardy, con sfide di vari livelli di difficoltà (quindi, senza interazione diretta ndr): i team ITS risolveranno challenge informatico di diverso tipo e cattureranno la flag corrispondente ogni volta che risolveranno una singola sfida.

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Ottavi, semifinali e finali si svolgeranno presenza dal 22 al 24 aprile presso il 311 Verona, un polo innovativo che, dal 2015, è anche uno spazio perfetto per condividere e contaminare le esperienze.

Perché partecipare

L’adrenalina della competizione, ma anche la possibilità di fare la differenza per la propria squadra squadra mentre si potenziano al contempo competenze sul campo, sembrano già un ottimo spunto per partecipare, soprattutto lato partecipanti. Come sottolineato da Paolo Prinetto, coordinatore di The Big Game del Cybersecurity National Lab “ITSCyberGame non è solo una gara, ma un’opportunità per imparare, crescere e creare connessioni con altri giovani talenti e professionisti del settore. Grazie a questa esperienza, i giovani potranno potenziare le loro capacità di lavoro in team, problem-solving e gestione di sfide complesse in un contesto reale e stimolante”.

Lato Istituti, vale la pena ricordare che ITSCyberGame è una delle azioni del CINI Cybersecurity National Lab finalizzate alla attuazione della Misura #65 del “Piano di implementazione” della “Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022-2026” dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

La misura prevede infatti che diversi attori, fra cui lo stesso Cini, ma anche gli atenei e il Ministero dell’Istruzione, favoriscano l’organizzazione di iniziative e competizioni nazionali in materia di
cybersicurezza e innovazione tecnologica. Le competizioni sono destinate a individuare i giovani talenti anche al fine di una ulteriore formazione e inserimento nel mondo del lavoro e devono tenere conto dei principi di bilanciamento di genere. Anche una cyberchallenge può contribuire a colmare il “confidence gap” delle studentesse che le tiene ancora oggi lontane da carriere in ambiti scientifici e tecnologici. Anche in quest’ottica, la partecipazione alla challenge assume ulteriore senso e significato, guardando a ricadute più ampie e trasversali sui ragazzi che ne prendono parte. Posto, infine, che Strategia Nazionale di Cybersicurezza è un insieme di misure (82 in totali) che puntano a rendere il Paese più sicuro e resiliente entro il 2026, è lecito affermare che anche le cyberchallenge, con i risultati a cui tendono, aiutano questa mission molto rilevante.



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