“Palaghiaccio polo turistico e sociale. Puntiamo a tenerlo aperto tutto l’anno”

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Cecilia Sargenti, vicepresidente della Polisportiva Fanano, guida una delle realtà sportive più dinamiche dell’Appennino modenese. Dal 2003, il Palaghiaccio è cresciuto fino a diventare l’unica struttura con pista olimpica in Emilia-Romagna, un punto di riferimento che va oltre lo sport, creando un forte impatto sociale e culturale sul territorio. Dalle prime lezioni ai piccoli allievi fino al sogno realizzato di ospitare Carolina Kostner al Galappennino 2025, vent’anni di passione per il ghiaccio hanno trasformato un piccolo impianto di montagna in un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale.

Come è nata e come si è evoluta la Polisportiva Fanano?

“La Polisportiva ha una storia ventennale: nata nel 2003 come piccola realtà dedicata al ghiaccio, si è evoluta ampliando costantemente le proprie attività. Il ghiaccio rimane la nostra priorità, ma nel tempo abbiamo saputo diversificare l’offerta per rispondere alle esigenze del territorio e creare un polo sportivo completo”.

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Quali sono i progetti futuri?

“In futuro puntiamo a estendere l’apertura durante l’anno. Attualmente nei mesi estivi la struttura diventa un vero Palasport che ospita basket, ginnastica ritmica, hockey a rotelle, pattinaggio a rotelle e pallavolo. Essendo comunale, accoglie anche grandi eventi come concerti e spettacoli. Gestiamo la palestra adiacente al Palagiochi, collaborando con esperti di altri settori sportivi come fitness, pole dance e da 4 anni organizziamo il centro estivo, che ha riscosso un grande successo tra le famiglie del territorio.

La nostra visione è quella di diventare un centro polivalente attivo tutto l’anno”.

Come sta andando questa stagione?

“La stagione procede molto bene. Gli appassionati del ghiaccio continuano a frequentare numerosi la struttura anche se sulle piste, per fortuna, quest’anno c’è tanta neve. Questo dimostra come il pattinaggio sia diventato uno sport amato e praticato indipendentemente dalle condizioni meteorologiche, creando una comunità affezionata che trova nel Palaghiaccio un punto di riferimento costante”.

Quale ruolo ricoprite nel territorio?

“Siamo l’unico impianto con pista olimpica in Emilia-Romagna, che offre un servizio ben diverso dalle piste di pattinaggio mobili che vengono utilizzare nelle città durante il periodo natalizio. In un paese di meno di 3.000 abitanti contiamo più di 200 iscritti, testimonianza dell’attaccamento alla nostra realtà. Il Palaghiaccio è diventato un catalizzatore di energie positive, contribuendo allo sviluppo sociale ed economico dell’intera area montana”.

Chi frequenta il Palaghiaccio? “Accogliamo utenti dai 2 ai 70 anni, creando un ambiente intergenerazionale unico. Negli anni abbiamo collaborato con scuole e comunità, partecipando a progetti di inclusione per ragazzi con disabilità o difficoltà relazionali. Il ghiaccio si è rivelato un eccellente strumento di socializzazione e crescita personale. Molti dei nostri allievi sono diventati istruttori, creando un ciclo virtuoso di formazione e passione per questo sport”.

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Da dove provengono gli utenti?

“Il nostro bacino è esteso: accogliamo persone dal bolognese, dal modenese e dalla Toscana. La posizione strategica di Fanano, al confine tra tre province, ci permette di essere un punto di riferimento per un’area molto vasta. Molte famiglie scelgono di trascorrere i weekend qui, combinando sport e turismo”.

Quanti insegnanti avete? “Contiamo circa dieci tecnici, inclusi alcuni atleti che ci affiancano nel percorso dell’insegnamento. La nostra forza sta nella diversità delle competenze: ogni istruttore porta la propria esperienza e specializzazione, garantendo una formazione completa e personalizzata”.

Come gestite l’attività agonistica?

“Partiamo dallo sport di base, fondamentale per noi. Dal divertimento e dal gioco individuiamo ragazzi con potenzialità e volontà di crescere, avviandoli all’agonismo e accompagnandoli dalle gare amatoriali a quelle di alto livello. Alcuni nostri atleti hanno raggiunto risultati significativi in competizioni nazionali, portando il nome di Fanano in tutta Italia”.

Che impatto ha avuto il Galappennino sul territorio?

“Abbiamo organizzato il primo Galappennino nel 2015, dopo il nostro primo campionato italiano. Ogni anno è cresciuto ospitando artisti e pattinatori di altissimo livello, tra cui gli olimpionici Jason Brown, Anna Scherbakova e Carolina Kostner. Ha portato grande visibilità al territorio e al pattinaggio in Emilia-Romagna. Io credo che il Galappennino sia diventato un evento che va oltre lo sport, creando un indotto turistico significativo e mettendo Fanano sulla mappa degli eventi di pattinaggio di rilevanza nazionale”.

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Com’è stata l’esperienza con Carolina Kostner quest’anno? “È stata un’emozione straordinaria. Oltre alla sua professionalità, ci ha colpito la sua umanità. Ci ha fatto sentire parte del suo team, dedicandosi con grande affetto ai bambini durante gli allenamenti e firmando autografi fino a tardi.

La sua presenza ha rappresentato il coronamento di un sogno e ha dato ulteriore prestigio al nostro centro, ispirando una nuova generazione di giovani pattinatori”.



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