Mauro “Atalanta e Lazio straordinarie, Napoli torni umile”

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“Gli arbitri vanno aiutati ma sono terrorizzati”, ha detto l’ex centrocampista bianconero
ROMA (ITALPRESS) – “Una meravigliosa incertezza, speravamo di vedere un campionato così. C’è molto equilibrio. Ci sono due realtà straordinarie: l’Atalanta e la Lazio, stanno strameritando il posto che hanno in classifica attraverso la voglia di fare sempre un gol in più degli avversari, ma sanno anche soffrire e difendersi. Se l’Atalanta entra nell’ordine delle idee che ogni tanto si può anche difendere il risultato e non giocare sempre uno contro uno, può arrivare fino in fondo. E poi sono felicissimo per Baroni: ha fatto tanta gavetta. La sua squadra rispecchia com’era lui da giocatore: affidabile e credibile. Sono felice per lui, se lo merita, la Lazio fa un grande gioco. Anche la Fiorentina è una bela realtà. L’Inter è la migliore, dovrebbe venir fuori alla lunga”. Così Massimo Mauro, ex centrocampista di Napoli e Juventus e ora apprezzato commentatore, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, sull’avvincente lotta scudetto, con cinque squadre in soli tre punti. “Napoli ridimensionato dopo il ko di ieri? Credo sia un incidente di percorso”, prosegue Mauro, che in carriera ha anche vestito le maglie di Catanzaro e Udinese. “Mi piacerebbe che Lukaku e Kvaratskhelia sfruttassero meglio le loro caratteristiche. Nelle difficoltà, i giocatori più importanti devono assumersi le responsabilità di risolverle. Kvara deve evitare di intestardirsi dribblando tre giocatori e ogni tanto deve andare in profondità senza palla, non deve prendere palla sempre sui piedi.

Anche Lukaku deve farsi dare meno palla addosso. Ieri il Napoli è stato prevedibile ed è stato facile per la Lazio difendersi, è stato carente nei suoi due giocatori più importanti. Devono ritrovare umiltà”. Per l’Atalanta ora inizia la pressione scudetto: “La pressione potrebbe essere un problema. Però l’Atalanta l’anno scorso ha vinto l’Europa League, è tanti anni che va in Champions, è ormai abituata a gestire pressioni che potrebbero sembrare superiori alla sua realtà. Credo possa essere l’anno giusto. L’Atalanta mi ricorda squadre come la Samp di Vialli e il Verona di Bagnoli. Squadre non favorite ma che hanno giocato molto meglio delle altre volte. E in Italia vince sempre la squadra che gioca meglio e che prende meno gol. Non credo sia mai successo che una squadra sconfitta tre volte a inizio campionato come l’Atalanta poi abbia vinto lo scudetto. Le statistiche non sono tutto, ma sono importanti”. Juve e Milan sono attardate: “Entrambe sono inguaiate. Il Milan è troppo altalenante, non riescono ad avere un’impronta da squadra affidabile e credibile. Le colpe sono da dividere tra società, allenatore e calciatori, ma comunque il Milan mi sembra troppo lontano. Alla Juve ultimamente i risultati sono mancati per qualche negligenza di qualche calciatore per qualche prestazione individuale non all’altezza. Ci si aspettava un po’ di più, però a qualsiasi squadra se togli Bremer e se mancano all’appello giocatori come Koopmeiners, Douglas Luiz e Vlahovic, allora un po’ di alibi ce li hanno a Torino. Però anche in queste condizioni a Lecce avrebbe potuto vincere come in casa con le piccole. Thiago Motta deve capire bene quello che è successo finora e risolverlo. Certamente i tifosi della Juve non sono contenti”. Mauro ha giocato con Ranieri al Catanzaro e ora Sir Claudio potrebbe avere l’obiettivo di riportare la Roma in zona europea? “Claudio era capitano della squadra quando avevo 18 anni, per me è stato l’uomo più importante per la mia crescita. Ranieri è l’unico uomo che può capire e risolvere i problemi di questa società: è umile e schietto al tempo stesso. Vedremo i risultati, però dalle partite anche perse, la Roma è cambiata. Ha recuperato tempra e spirito che sembrava aver smarrito”. Mauro, che sposerebbe l’inserimento di ex giocatori in sala Var (“Penso che un punto di vista di chi è stato in campo potrebbe rivelarsi un aiuto importante e interessante. Sono convinto che quello che succede in campo non è giudicabile al 100% dalla moviola”), non crede alla tecnologia capace di soppiantare in qualche modo il ruolo dell’arbitro: “Anche con l’intelligenz
a artificiale, c’è un uomo che decide. Il calcio, per fortuna, non può fare a meno di questo. La tecnologia deve essere utilizzata per migliorare il gioco del calcio e non per peggiorare il compito dell’arbitro, che è la professione più difficile del mondo. Gli arbitri vanno aiutati ma sono terrorizzati perché sanno che c’è quella macchina che li può contraddire. Al momento è cervellotico l’uso della tecnologia, bisogna fare un protocollo scarno, con quattro cose e poi fidarsi degli arbitri. Il gioco del calcio è bello perché c’è l’errore umano – termina Mauro – Bisogna accettare quello che succede in campo”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
mc/com
09-Dic-24 10:16
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