Davide Turco (Indaco Venture Partners) è il nuovo presidente di Italian Tech Alliance

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Davide Turco, amministratore delegato di Indaco Venture Partners SGR, è il nuovo presidente di Italian Tech Alliance, l’associazione italiana del venture capital, degli investitori in innovazione e delle startup e PMI innovative. È stato eletto dall’assemblea generale che si è riunita venerdì 31 gennaio. Turco, tra i soci fondatori dell’associazione, subentra a Giuseppe Donvito, che ha guidato l’associazione dal gennaio del 2023.

L’assemblea ha inoltre deliberato l’ingresso nel consiglio direttivo, in rappresentanza degli investitori, di Chiara Castelli (co-founder e Partner di Moonstone Venture Capital), Gianluca D’Agostino (co-founder e Managing Partner di The Techshop SGR), Diyala D’Aveni (Head of Investments & Venture Building di Vento, il programma di venture building di Exor Ventures) e Lucia Faccio (Partner di Sofinnova Partners).

Entrano anche Carlo Tassi (Presidente di Italian Angel for Growth) in rappresentanza dei club di Business Angels e, per gli imprenditori, Lorenzo Danese (founder e CEO di TimeFlow), Letizia Goretti (CEO di Alia Therapeutics), Daniele Panfilo (co-founder e CEO di Aindo), Lidia Pieri (co-founder e CEO di Sibylla Biotech) e di Fabio Ugolini (co-founder e CEO e di TrueScreen). Manterranno inoltre il ruolo di osservatori nel Consiglio Direttivo Alessio Beverina (Panakes Partners), confermato nel ruolo di Segretario Generale, e gli ex presidenti Fausto Boni (360 Capital), Gianluca Dettori (Primo Ventures) e Giuseppe Donvito (P101).

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Laureato in Economia Aziendale alla Bocconi, Turco nel 2016 ha co-fondato Indaco Venture Partners SGR, di cui è amministratore delegato fin dalla nascita della società. In precedenza aveva ricoperto il ruolo di Head of Venture Capital all’interno del gruppo Intesa Sanpaolo, dove dal 2007 ha promosso l’avvio dell’attività di Venture Capital attraverso il lancio di vari fondi, e prima ancora aveva operato nel Private Equity, inizialmente in Sige Investimenti e Mediocredito Lombardo e successivamente come Senior Investment Manager in Intesa Sanpaolo. Ha gestito diverse exit di successo sia nel Private Equity sia nel Venture Capital. È membro del Singularity University Alumni Group della Silicon Valley.

«Sono felice che la conclusione del mio mandato coincida con il compimento del percorso che ha portato, anche grazie al lavoro fatto in questi anni da Italian Tech Alliance insieme alle istituzioni e agli altri attori del settore, all’approvazione di norme che consentiranno di consolidare ulteriormente l’ecosistema italiano dell’innovazione e ridurre il gap rispetto agli altri Paesi europei» commenta il presidente uscente Giuseppe Donvito. «Penso in particolare all’innalzamento delle agevolazioni fiscali dal 50% al 65%, che rende più conveniente l’investimento in startup e al maggiore coinvolgimento degli investitori istituzionali, con la norma che vede i fondi pensione chiamati a destinare una quota degli investimenti qualificati nel VC per poter fruire degli attuali incentivi fiscali. C’è indubbiamente ancora molta strada da fare, ma i segnali positivi di questi ultimi anni ci dicono che abbiamo senza dubbio intrapreso la strada giusta».

«Le sfide di questo incarico saranno orientate principalmente a temi istituzionali, ad esempio facendo in modo di dare piena attuazione alla Legge annuale 2024 per il mercato e la concorrenza, accelerandone i tempi e chiarendone modalità di applicazione. A livello europeo, cercheremo di dare il nostro contributo alla sfida di dare attuazione pratica al Piano Draghi, iniziando con la creazione di una struttura societaria valida nei 27 Paesi UE» spiega il neopresidente, Davide Turco. «Ma lavoreremo anche per ottenere incentivi maggiori e più efficaci per l’investimento in startup e imprese innovative e per l’investimento di tali aziende in progetti di ricerca attraverso interventi sul credito d’imposta. Continueremo inoltre a stimolare un maggiore afflusso di investimenti verso i fondi di Venture Capital attraverso un maggiore coinvolgimento degli investitori istituzionali. Ci poniamo infine l’obiettivo di consolidare il rapporto di collaborazione con le altre associazioni italiane ed europee attive in questo campo, con l’obiettivo di riuscire a incidere sulle policy e sulla raccolta di capitali».





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