Inchiesta «Romeo» a Trento, i giudici: «Sistema corruttivo stabile. Intimidazioni tipicamente mafiose»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


di
Dafne Roat

L’indagine sulla galassia del magnate Benko, il Riesame conferma la misura cautelare: ecco le motivazioni. «Signoretti e Hager: maniacale volontà di potere. Fravezzi cinico»

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Non aveva acquisito una «fama criminale» tale da poter configurare l’associazione mafiosa, mancano i presupposti, tra cui quello «spessore criminale» e «la capacità di produrre un assoggettamento omertoso di grado rilevante». Anche se — osservano i giudici — il «fenomeno criminale è di recentissima emersione».

Metodo mafioso

Non si può quindi parlare di associazione mafiosa e sull’aggravante del metodo tipico della criminalità organizzata il Tribunale del Riesame si allinea con le difese: non può essere legata al reato associativo semplice, sono «incompatibili dal punto di vista giuridico». Nella sostanza, però, il corposo documento del collegio certifica l’esistenza di un «sistema corruttivo stabile, professionale e organizzato» che utilizzava metodi tipicamente mafiosi. Lo scrive il Tribunale del Riesame, presieduto dalla giudice Laura Di Bernardi, con a latere i colleghi Marta Schiavo e Massimo Rigon, nei provvedimenti con i quali spiega le ragioni della conferma della misura cautelare degli arresti domiciliari ai principali indagati nell’ambito dell’inchiesta «Romeo» sui presunti intrecci tra politica e affari. L’indagine ha portato lo scorso dicembre a 8 arresti e 77 indagati, tra cui il magnate austriaco René Benko, arrestato dalle autorità austriache a fine gennaio per il crac Signa.




















































Il modus operandi

Il Tribunale riporta alcuni passaggi salienti degli atti d’indagine e intercettazioni telefoniche che sarebbero esemplificative dei piani del «gruppo affaristico», la loro «capacità di condizionamento e di controllo del territorio» per realizzare le loro operazioni speculative edilizie, dal WaltherPark di Bolzano, all’area ex Cattoi di Riva del Garda, per citare solo alcuni esempi. I giudici delineano i contorni di un’organizzazione capace di una forza intimidatrice tale da non aver bisogno di una minaccia esplicita. Le espressioni utilizzate dagli indagati («la cosa importante è che capiscano chi sono e che nella città di Folgaria sta investendo 15 milioni», diceva Paolo Signoretti al generale Italo Franzoso per far pressioni sull’ex comandante della stazione al fine di evitare la segnalazione in Procura di una violazione penale a carico del responsabile della sicurezza di una sua società) confermano l’utilizzo di «messaggi intimidatori silenti». Un quadro accusatorio pesante che le difese respingono e hanno tentato di smantellare nei ricorsi.

Hager e Signoretti

Il commercialista bolzanino Heinz Peter Hager, braccio destro di Benko, viene descritto come il dominus, colui che rivestiva un ruolo di primaria importanza nel sodalizio e aveva piena autonomia nel definire il modus operandi, era lui infatti ad organizzare gli aspetti di natura economico-finanziaria legati alle singole operazioni edilizie e «di infiltrazione del tessuto economico-sociale trentino e altoatesino», osservano i giudici e ricordano che era sempre lui a impartire le disposizioni. Il Tribunale descrive la «quasi maniacale volontà di potere e profitto» del commercialista altoatesino che si sarebbe dimostrato «spietato» quando doveva raggiungere l’0biettivo, dimostrando, così, una personalità «cinica e spregiudicata», pronto a violare la legge per raggiungere il risultato che si era prefissato. Parole severe che vengono utilizzate anche per descrivere l’imprenditore arcense Paolo Signoretti, l’alter ego trentino di Hager, ma con un raggio di azione decisamente più limitato che abbracciava in particolare il Trentino meridionale.

Esigenze cautelari

Per i giudici i tratti della personalità dei due indagati, il modus operandi, ma anche il volume d’affari e la loro capacità di coinvolgere imprenditori, professionisti e politici, riuscendo a permeare anche amministrazioni comunali, come Riva del Garda, con la sindaca Cristina Santi e Bolzano grazie alla presunta complicità della dipendente comunale Daniela Eisenstecken, confermano il rischio di reiterazione del reato. Per il Riesame è concreto anche il pericolo di inquinamento probatorio. Secondo i magistrati l’imprenditore Signoretti aveva una disponibilità di mezzi e contatti «idonea ad alterare fonti di prova a suo carico».

Il ruolo di Fravezzi

E tra i suoi contatti più stretti c’era l’ex senatore ed ex sindaco di Dro Vittorio Fravezzi, descritto «cinico e spregiudicato», che sarebbe stato «ingaggiato» da Signoretti e Hager per una sorta di «attività di lobbying». «È quel che pestola, è il Verga della situazione qua», dicevano di lui. Fravezzi avrebbe pertanto eseguito le direttive per — constano i magistrati — penetrare il tessuto politico-istituzionale dell’Alto Garda, grazie ai suoi contatti da politico.

Gli architetti

In Alto Adige Hager si sarebbe invece avvalso dell’aiuto dei due professionisti di Area 17, Andrea Saccani e Fabio Rossa che costituivano il «canale necessario» per ottenere concessioni ordinarie e avvicinare i tecnici comunali, come sarebbe accaduto con Eisenstecken. In questo modo il trio Benko-Hager-Signoretti avrebbero ottenuto varianti e modifiche alle leggi. Il Tribunale ha confermato la misura cautelare anche per loro, nonostante l’Ordine li avesse sospesi. Per il Tribunale possono lavorare, ma non avere rapporti con la pubblica amministrazione. Il Riesame ha invece revocato i domiciliari al consulente Lorenzo Barzon considerata l’età e la posizione più marginale. Intanto i difensori degli indagati hanno già annunciato il ricorso per Cassazione.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

4 febbraio 2025

Carta di credito con fido

Procedura celere

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link