Quando la vita era governata dal cuore

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Il 4 febbraio 2025, in un’atmosfera di grande attesa e interesse, Charlotte Spettacoli ha presenta Umberto Galimberti, un intellettuale poliedrico noto per la sua capacità di intrecciare filosofia, psicanalisi e cultura in una narrazione emozionante. Il titolo dell’evento, “Quando la vita era governata dal cuore”, offre un’anticipazione della tematica centrale: l’esplorazione dell’amore e dei sentimenti nell’era della tecnica, un tema che riveste un’importanza cruciale nel mondo contemporaneo, dove il digitale sembra spesso anestetizzare le nostre emozioni.

Sulla scena, Galimberti ha saputo catturare l’attenzione del pubblico con il suo stile coinvolgente e appassionato. Iniziando con una premessa storica, il filosofo ha sottolineato che il sentimento non è una mera dote naturale, ma piuttosto un dono da acquisire e affinare culturalmente. Questa affermazione ricorda i tempi antichi, nei quali gli uomini imparavano a conoscere e ad esprimere i propri sentimenti attraverso la mitologia. Le storie degli dei e delle dee dell’Olimpo greco rappresentano una fenomenologia completa delle emozioni umane, dove passioni e sentimenti trovano la loro espressione più pura.

Galimberti ha, in particolare, evocato la figura di Dante Alighieri, il quale nei suoi scritti riflette sui “movimenti umani” e sulle complessità del cuore umano. Attraverso la letteratura, sosteneva, possiamo riacquisire la sensibilità emotiva che sembra sfuggire nel nostro tempo caratterizzato da una semplificazione linguistica e da un uso eccessivo della tecnologia. La distanza dalle emozioni, la superficialità dei rapporti interpersonali facilitati dai social media e la frenesia della vita moderna alimentano una confusione emozionale che Galimberti descrive come preoccupante.

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A questo punto, Galimberti ha condotto il pubblico attraverso una mappa di idee e riferimenti culturali, utilizzando citazioni letterarie per risvegliare e stimolare emozioni sopite. Ha parlato dell’importanza della letteratura come luogo privilegiato dove si possono apprendere la noia, il dolore, l’amore e la disperazione. Attraverso la lettura, possiamo scoprire non solo noi stessi, ma anche gli altri, poiché le storie narrate ci permettono di entrare in sintonia con le esperienze altrui. In un certo senso, la letteratura diventa una forma di empatia, un mezzo per comprendere la complessità del cuore umano.

In un mondo dominato dalla tecnologia e dalla velocità, le emozioni rischiano di venir ridotte a semplici icone o emoji che si scambiano in chat. Galimberti ci invita a riflettere su quanto sia essenziale ritornare a una dimensione in cui le emozioni siano vissute nella loro pienezza e complessità. I rapporti umani richiedono tempo, ascolto e profondità; non possono essere ristretti a messaggi rapidi e superficiali. Qui emerge l’importanza della risonanza emotiva: la capacità di entrare in contatto autentico con le emozioni proprie e altrui, creando così legami significativi.

La lezione di Galimberti si fa intensa quando affronta il tema della solitudine contemporanea. In un’epoca in cui le persone sono connesse tra di loro come mai prima d’ora, paradossalmente molti si sentono più isolate. La digitalizzazione ha trasformato le modalità di comunicazione, ma non ha necessariamente migliorato la qualità delle relazioni umane. Qui, il filosofo chiama in causa l’importanza di riprendere in mano le redini delle nostre emozioni, riscoprendo il valore dell’incontro vis à vis, degli sguardi e delle parole spese per comprendere e farsi comprendere.

Galimberti utilizza aneddoti tratti dalla sua esperienza personale e dal suo percorso accademico per mostrare come l’amore e i sentimenti debbano essere coltivati, proprio come si fa con un giardino. Ogni sentimento ha bisogno di cura, attenzione e spazio per crescere. Tuttavia, la frenesia della vita moderna tende a soffocare queste emozioni. La tecnologia, pur offrendo vantaggi innegabili, spesso diventa un intralcio al pieno sviluppo delle nostre emozioni più profonde.

Una delle parti più evocative della serata è stata senza dubbio quella in cui Galimberti ha tracciato un parallelismo tra il mondo antico e quello moderno. In passato, i miti e le storie erano strumenti attraverso i quali le persone non solo comprendevano se stesse ma anche il mondo che le circondava. La narrativa non era solo intrattenimento, ma un’educazione all’emotività. Oggi, assistiamo a un impoverimento di questo patrimonio culturale, sovrastato dall’accelerazione tecnologica e dalla superficialità dei contenuti.

Il filosofo ha quindi invitato ognuno di noi a riscoprire il valore degli incontri reali, a tornare alla letteratura e a riscoprire le storie fondamentali che compongono l’animo umano. Ha esortato il pubblico a dedicare del tempo a leggere, a riflettere e a confrontarsi con le proprie emozioni, poiché solo attraverso questa pratica potremo costruire relazioni più autentiche e soddisfacenti.

La lezione-spettacolo di Umberto Galimberti si è conclusa con un invito alla riappropriazione del nostro cuore in un’epoca in cui la tecnologia tende a diventarne il padrone. La sua voce, carica di passione, ha risuonato nella sala, lasciando un eco di consapevolezza e responsabilità. In un tempo anestetizzato dal digitale, Galimberti ha acceso una luce che invita a esplorare la profondità delle emozioni, riconoscendo in esse un tesoro da non perdere.

In definitiva, l’acceso dibattito sull’amore e sui sentimenti nell’era della tecnica diventa non solo un argomento di critica, ma anche un’opportunità di riflessione collettiva. La proposta di Galimberti di riscoprire e rivalutare le nostre emozioni si presenta come una necessità urgente, un antidoto alla crescente disumanizzazione di un’esistenza sempre più virtuale. È dunque fondamentale che tutti noi, in quanto custodi delle nostre esperienze emotive, ci impegniamo a coltivare questi sentimenti affinché la nostra vita possa continuare ad essere arricchita dalla bellezza e dalla complessità del cuore umano.

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procedure celeri

 

4 febbraio 2025 
ore 20,45

Charlotte Spettacoli 
presenta

Umberto Galimberti
QUANDO LA VITA ERA GOVERNATA DAL CUORE
Amore e sentimenti nell’era della tecnica

BIGLIETTI
Prestige € 37,00 – Poltronissima € 34,00 – Poltrona € 26,00 – Poltronissima under 26 anni € 18,00
Per acquisto:
biglietteria del Teatro
online https://www.teatromanzoni.it/acquista-online/?event=3606663
circuito Ticketone

Teatro Manzoni
Via Manzoni 42 – 20121 Milano
Tel. 02 7636901
Fax 02 76005471 

*_©Angelo Antonio Messina

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