Cassa integrazione in crescita in Lombardia, boom a Pavia con un +66,5% rispetto al 2023

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Cassa integrazione in aumento in Lombardia. la UIL lancia l’allarme: nel 2024 autorizzate 96 milioni di ore di cassa integrazione, +22,6% rispetto all’anno precedente, +66,5% a Pavia.

Cassa integrazione in crescita in Lombardia

La crescita economica sbandierata a livello nazionale si scontra con la realtà del mercato del lavoro lombardo. Secondo il 12° Rapporto sulla Cassa Integrazione della UIL Lombardia, basato sui dati INPS, il 2024 ha segnato un forte aumento delle ore autorizzate di cassa integrazione, evidenziando le difficoltà delle imprese e la precarietà di molti lavoratori.

Dati preoccupanti

Nel 2024, in Lombardia sono state autorizzate 96 milioni di ore di cassa integrazione, con un incremento del 22,6% rispetto al 2023. La crescita maggiore si è registrata nella cassa ordinaria (+28,4%), segnale di una crisi operativa diffusa tra le aziende, mentre la cassa straordinaria è aumentata dell’8%. In calo, invece, la cassa in deroga (-18%), indicando una riduzione delle misure emergenziali adottate nei periodi di maggiore instabilità economica.

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L’edilizia è il settore più colpito, con un aumento vertiginoso del 95,5% delle ore di cassa integrazione. L’industria ha registrato un incremento del 23,2%, mentre il commercio ha subito un calo del 23,1%. Questo andamento mette in luce una sofferenza diffusa nei settori produttivi, con particolare criticità nel comparto edilizio.

Oltre 48mila lavoratori coinvolti

L’impatto di questi dati si traduce direttamente sul numero di lavoratori coinvolti. Nel 2024, in Lombardia, oltre 47.105 persone hanno usufruito della cassa integrazione, con un incremento di 8.677 unità rispetto all’anno precedente. Se si considerano anche i 1.242 lavoratori coperti dai fondi di solidarietà, il totale supera i 48mila addetti.

Salvatore Monteduro, segretario confederale della UIL Lombardia, non usa mezzi termini:

“Si continua a dire che l’economia cresce, ma i dati ci mostrano una realtà ben diversa. La cassa integrazione in aumento, se incrociata con il numero di dimissioni e assunzioni, dimostra che la ripresa è solo sulla carta. Le imprese stanno attraversando una crisi profonda e i lavoratori rischiano di pagarne il prezzo più alto“.

Le richieste

Di fronte a questo scenario, la UIL Lombardia chiede interventi urgenti per scongiurare un aggravamento della crisi occupazionale. Tra le misure proposte:

  • Piano straordinario per il lavoro, con il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per garantire adeguate coperture ai lavoratori coinvolti.
  • Interventi mirati per edilizia e industria, con incentivi per la ripresa degli investimenti produttivi.
  • Riqualificazione dei lavoratori, per prepararli alle trasformazioni del mercato del lavoro.

A Pavia +66,5%

“I dati della Provincia di Pavia – dice il coordinatore UIL Pavia Carlo Barbieri – vedono 1426 lavoratori coinvolti con le procedure di Cassa integrazione nel corso del 2024. Si tratta di un aumento del 66,5% rispetto al 2023. Segno questo che l’economia pavese fa sempre più fatica a marciare e che fa suonare di continuo in forte campanello d’allarme.

Si tratta, infatti, di un dato molto elevato su cui ci si deve non solo interrogare, ma si devono porre al più presto rimedi perché con questa tendenza, il rischio è che nel 2025 potremmo trovarci di fronte a una crescita della disoccupazione con conseguenze devastanti per il sistema economico pavese, già fragile e claudicante”.

I dati della UIL Lombardia dipingono quindi un quadro critico per il mercato del lavoro, smentendo le narrazioni ottimistiche sulla ripresa economica. Le imprese, in particolare nei settori edilizio e industriale, affrontano difficoltà crescenti, e migliaia di lavoratori rischiano di vedere la cassa integrazione trasformarsi in una condizione cronica. Servono misure immediate per invertire la rotta e garantire un futuro più stabile ai lavoratori lombardi.

I dati provinciali

Di seguito i dati a livello provinciale:

  • Milano: +6,8%, con 7.722 lavoratori coinvolti
  • Bergamo: +43,6%, con 7.483 lavoratori coinvolti
  • Brescia: +8,2%, con 9.682 lavoratori coinvolti
  • Como: +44,9%, con 4.549 lavoratori coinvolti
  • Cremona: -11,9%, con 1.107 lavoratori coinvolti
  • Lecco: +71,8%, con 2.422 lavoratori coinvolti
  • Lodi: -21,5%, con 287 lavoratori coinvolti
  • Mantova: +28,8%, con 2.923 lavoratori coinvolti
  • Monza e Brianza: +11,5%, con 2.588 lavoratori coinvolti
  • Pavia: +66,5%, con 1.426 lavoratori coinvolti
  • Sondrio: +195,3%, con 472 lavoratori coinvolti
  • Varese: +22,4%, con 6.444 lavoratori coinvolti



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