L’assessora Meloni per il rilancio dell’agricoltura in Umbria

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Con la pubblicazione dei dati Istat relativi al settore primario in Italia, già Coldiretti aveva delineato la situazione. Da un lato il primato europeo fatto dell’eccellenza del Made in Italy, dall’altro le tante difficoltà degli agricoltori che faticano a far fronte al caro energia, ai cambiamenti climatici, alle epidemie e alla concorrenza sleale dall’estero. Serve un rilancio che garantisca solidità e nuove prospettive al comparto anche in Umbria: sulla questione è intervenuta l’assessora regionale all’agricoltura Simona Meloni.

Meloni sul rilancio dell’agricoltura umbra: la Regione garantisce il massimo impegno

L’agricoltura italiana, come certifica l’Istat, nel 2024 ha strappato alla Francia la leadership europea come principale economia del settore per valore aggiunto con una crescita secca del 9 per cento” così l’assessora nella nota diffusa in proposito.

L’Italia è sul podio europeo ma gli agricoltori sanno bene quanto è costato. E anche Meloni ha snocciolato tutte le criticità sul piatto. “I costi di gestione a partire caro dell’energia, i bassi prezzi dei prodotti riconosciuti agli agricoltori e gli effetti di un cambiamento climatico  sempre più evidente  (si pensi alla siccità che sta raggiungendo dati storici) che sempre più spesso diventano  un emergenza con ricadute pesantissime sulle coltivazioni e gli allevamenti in termini di produzione“. La Regione, promette l’assessora, sarà al fianco degli imprenditori agricoli “con l’obiettivo di rimettere l’agricoltura sempre di più al centro dello sviluppo regionale”. Come? Meloni ha approntato un piano.

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Diversificare e puntare sul turismo rurale

L’assessora Meloni punta anzitutto all’agricoltura di precisioneche consente di massimizzare le risorse in particolare l’acqua“. Una questione di non poco conto se si considera, per fare un esempio, che da anni nel nord dell’Umbria, dove si coltiva principalmente tabacco, gli agricoltori locali pagano l’acqua dall’invaso di Montedoglio più dei loro colleghi toscani.

In secondo luogo c’è la diversificazione. Ampliare cioè la platea dei servizi, in particolare quelli connessi all’accoglienza perché il 2025 è “un anno in cui in cui l’Umbria si prepara ad accogliere grandi numeri di pellegrini per il Giubileo“. Le strutture agrituristiche qui giocano un ruolo di primo piano. La nostra regione ne conta oltre 1300che costituiscono un primato a livello nazionale sia per qualità che per dimensione numerica se comparata con la superficie regionale e il numero di aziende agricole del territorio“.

L’Umbria, ricorda Meloni, è stata tra le prime regioni italiane a normare il settore agrituristico che negli anni ha consentito di generare un indotto significativo anche per le zone marginali oltre al recupero di immobili storici.

Tra i punti di forza degli agriturismi, sottolinea l’assessora regionale, ci sono i “prodotti di altissima qualità che potranno essere offerti nelle tavole degli agriturismi e non solo e che fanno dell’Umbria una vetrina di eccellenza portando la nostra regione ad essere sempre più apprezzata e ricercata nei mercati turistici internazionali non più all’ombra della vicina Toscana“.

Meloni promette nuove misure di sostegno e annuncia una nuova legge per le fattorie sociali

Nell’ottica di diversificare maggiormente i servizi, Meloni menziona le “misure di sostegno specifiche anche attraverso le Misure dello Sviluppo Rurale cofinanziato dall’UE“. Sostegni che potrebbero implementare attività come “la didattica ambientale attraverso le fattorie didattiche e non ultima l’agricoltura sociale attraverso le fattorie sociali“.

Su quest’ultimo fronte l’assessora regionale fa presente che a breve verrà approntata “una normativa specifica legata all’accoglienza dei cittadini più fragili come i diversamente abili e gli anziani con la costituzione di strutture dedicate che gli imprenditori agricoli gestiranno in collaborazione con il mondo del sociale e socio-sanitario“. La Regione promette semplificazione amministrativa e burocratica che consentirà agli imprenditori agricoli interessati di gestire in autonomia tutte le pratiche connesse grazie a una nuova piattaforma digitale dedicata.



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