15 milioni per la filiera tessile e della concia

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Il governo italiano punta sulla sostenibilità e l’innovazione nel settore tessile e della concia della pelle con un primo stanziamento di 15 milioni di euro. L’obiettivo è duplice: potenziare l’autonomia di approvvigionamento delle materie prime naturali e promuovere processi produttivi sempre più sostenibili.

Moda e sostenibilità: 15 milioni per la filiera tessile e della concia

Il provvedimento, contenuto in un decreto interministeriale firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, insieme ai ministri dell’Economia e delle Finanze e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, si inserisce in un piano più ampio da 30,5 milioni di euro destinato alla transizione ecologica della moda italiana.

“Con questo significativo provvedimento valorizziamo le eccellenze della filiera e un modello di sviluppo innovativo e sostenibile”, ha dichiarato Urso. “Si tratta della prima tranche di risorse dedicate alla promozione della sostenibilità del settore, così come avevo annunciato durante il Tavolo Moda. Un altro impegno mantenuto”.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Sostegno alle imprese per innovazione e ricerca

Il decreto definisce le modalità operative del piano di finanziamento, che mira a incentivare gli investimenti, la ricerca e l’innovazione nei processi produttivi delle aziende della filiera tessile e della concia. Particolare attenzione è rivolta alla certificazione della sostenibilità dei materiali impiegati e alla riduzione dell’impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita del prodotto.

Tra gli aspetti chiave della misura figurano:

Promozione del riciclo e del riutilizzo: incentivare il recupero delle fibre tessili naturali e delle pelli attraverso processi circolari, riducendo la dipendenza dalle materie prime vergini.



Miglioramento della durabilità dei prodotti
: sostenere tecnologie e pratiche che estendano la vita utile dei tessuti e dei materiali conciati, riducendo la produzione di rifiuti.

Innovazione nei processi produttivi: favorire la ricerca su nuovi metodi di lavorazione che impattino meno sull’ambiente, anche grazie a sistemi a minor consumo idrico ed energetico.

Certificazioni ambientali e biologiche: rafforzare la competitività delle aziende italiane attraverso standard elevati di qualità e sostenibilità.



Chi potrà beneficiare degli incentivi?


La misura è destinata a micro, piccole e medie imprese che operano nei settori del tessile e della concia del cuoio, con specifico riferimento ai codici Ateco 13 (industria tessile) e 15.11 (concia e lavorazione del cuoio).

Le risorse disponibili sono ripartite in due modalità di sostegno:

10 milioni di euro per contributi a fondo perduto, che permetteranno alle aziende di investire senza dover restituire le somme ricevute.

5 milioni di euro in finanziamenti agevolati, con condizioni vantaggiose per le imprese che intendono avviare progetti di innovazione e transizione ecologica.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

L’intervento si colloca all’interno del Regolamento de minimis, che stabilisce limiti precisi per gli aiuti di Stato concessi alle imprese, garantendo un’equa distribuzione delle risorse.

Un sostegno a lungo termine: 15,5 milioni per il triennio 2025-2027

Il piano non si esaurisce con il primo stanziamento: la Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207) ha rifinanziato la misura con ulteriori 15,5 milioni di euro per il triennio 2025-2027. L’obiettivo è consolidare il percorso di sostenibilità delle aziende italiane, consentendo loro di sviluppare modelli produttivi sempre più competitivi sui mercati internazionali.

Il settore della moda è da sempre uno dei pilastri dell’export italiano e contribuisce significativamente al PIL nazionale. Tuttavia, negli ultimi anni, la crescente attenzione dei consumatori verso prodotti eco-compatibili ha reso necessario un cambio di passo. Il finanziamento rappresenta un’opportunità per le imprese di rafforzare la loro presenza sui mercati esteri, allineandosi agli standard ambientali richiesti dall’Unione Europea e dai principali player globali.

Moda italiana: tra eccellenza e sfida green

L’industria della moda italiana è un simbolo di eccellenza e qualità riconosciuto a livello mondiale. Tuttavia, il comparto si trova di fronte a sfide importanti, a partire dalla sostenibilità ambientale.

Negli ultimi anni, la filiera tessile e della concia è stata al centro di un acceso dibattito sull’impatto ecologico della produzione:L’industria tessile è una delle più inquinanti al mondo, responsabile di circa il 10% delle emissioni globali di CO2.La produzione di fibre sintetiche contribuisce alla dispersione di microplastiche negli ecosistemi marini.I processi tradizionali di concia della pelle utilizzano sostanze chimiche che possono avere un impatto nocivo sull’ambiente e sulla salute umana.

In questo contesto, l’Italia punta a distinguersi con un modello industriale incentrato su innovazione, tracciabilità e responsabilità ambientale. L’adozione di pratiche più sostenibili non solo riduce l’impatto ambientale, ma rappresenta anche un fattore competitivo determinante per le imprese del Made in Italy.

Verso un futuro più sostenibile per il comparto moda

L’annuncio del finanziamento si inserisce in una più ampia strategia del governo per la transizione ecologica del settore manifatturiero. L’Italia si allinea così agli obiettivi del Green Deal europeo e alle direttive sulla sostenibilità della produzione industriale.

Microcredito

per le aziende

 

Per le imprese del tessile e della concia, la sfida è quella di coniugare tradizione e innovazione, mantenendo standard qualitativi elevati ma con un occhio sempre più attento all’ambiente. Il finanziamento da 30,5 milioni di euro è un primo passo concreto in questa direzione, fornendo alle aziende gli strumenti per investire nel futuro e rafforzare la leadership italiana nel mondo della moda sostenibile.



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