Auto, Spera (UGL Metalmeccanici):”Piano Ue non basta, urge Fondo Europeo Automotive



“Il piano Ue per l’Auto, allo stato attuale, non basta: servono risorse europee adeguate a incentivare la produzione Made in Europe e un rilancio strutturale del settore con relative misure urgenti per accompagnare i lavoratori nella transizione. Senza dimenticare la necessità di fare ulteriore chiarezza sul futuro di Stellantis in Italia”.

Così Antonio Spera, segretario nazionale UGL Metalmeccanici, il quale, con Aurelio Melchionno, segretario confederale, e Vittoria Buccarini, componente della segreteria nazionale UglM, ha partecipato al tavolo Automotive presso il Mimit alla presenza del ministro Adolfo Urso, sindacati, imprese del settore e organizzazioni della filiera.

Per Spera, “la battaglia è ancora lunga ma Governo, imprese e sindacato sono intenzionati a fare quadrato. Da parte nostra, condividiamo la posizione espressa dal ministro Urso al Consiglio Competitività di Bruxelles, dove ha evidenziato quanto il riferimento alla neutralità tecnologica sia ancora fragile, mentre in merito occorrono interventi rapidi ed efficaci. Passi in avanti, invece, sono stati compiuti con la revisione della tempistica delle sanzioni previste per il 2025 e l’anticipo alla seconda metà del 2025 della revisione del Regolamento CO₂. Tuttavia, gli stessi interventi, seppur significativi, non sono sufficienti a garantire una transizione sostenibile e competitiva per il settore. Affermare concretamente il principio della neutralità tecnologica, assegnando un ruolo strategico ai biocarburanti e all’idrogeno, accanto all’elettrico, diventa irrinunciabile. In secondo luogo, chiediamo l’istituzione di un Fondo europeo per l’Automotive, a sostegno delle imprese nel processo di riconversione industriale e a tutela dei lavoratori coinvolti nella trasformazione del comparto, accompagnato da un’adeguata riforma degli ammortizzatori sociali e delle misure di sostegno al reddito, affinché il cambiamento si traduca in una opportunità di sviluppo. Come UGL Metalmeccanici siamo disposti a fare fronte comune con le imprese per superare l’impostazione ideologica del Green Deal, perché, se così non fosse, l’industria europea dell’auto potrebbe soccombere davanti agli altri competitor, tanto più a causa degli eventuali nuovi dazi americani e della sovrapproduzione cinese, pronta a inondare il mercato europeo con prodotti a basso prezzo”, conclude Spera.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link