Open Fiber – che nel 2024 ha registrato ricavi pari a 675 milioni di euro, rispetto ai 582 milioni di fine 2023 (+16%) – ha incrementato le sue fonti finanziarie tramite una linea addizionale di credito di 1,05 miliardi di euro messa a disposizione da primari istituti di credito nazionali e internazionali – che si aggiunge ai 7,2 miliardi del project financing precedente – e con l’impegno degli azionisti a sottoscrivere un incremento di capitale per circa 1 miliardo di euro. Il processo di rifinanziamento previsto e ulteriore è quindi di 2 miliardi di euro.
GLI ADVISOR DEL RIFINANZIAMENTO
Nel rifinanziamento, le banche sono state assistite da Rothschild & Co e Open Fiber da Lazard.
Rothschild & Co ha assistito le banche con il team Debt Advisory and Infrastructure composto da: Alessio De Comite (global partner, in foto a sinistra); Giorgio Bertola (managing director); Douglas Banfi (director); Mattia Lombardo (assistant director); Edoardo Raffetto (associate); Andrea Gatti (analyst); Antonio Luongo (analyst).
Lazard ha assistito Open Fiber con un team composto da team Igino Beverini, deputy ceo (in foto a destra), Giorgio Baglieri (director), Luca Giacani e Vincenzo De Paulis.
I DETTAGLI
Il nuovo piano di Openfiber prevede circa 10 miliardi di investimenti per la copertura complessiva di oltre 20 milioni di unità immobiliari.
Nel corso dell’esercizio 2024 si è svolta con Infratel Italia la procedura di riequilibrio dei piani economico-finanziari (PEF) delle Convenzioni relative al Piano per la Banda Ultralarga (BUL), conclusasi nel mese di febbraio 2025. Ai fini del riequilibrio, con decreto ministeriale del 21 gennaio 2025, attuativo della Legge di Bilancio 2025, sono stati concessi contributi per complessivi 660 milioni di euro.
I risultati sopra descritti, che conferiscono a Open Fiber le risorse necessarie al completamento dei propri progetti di copertura in FTTH del territorio nazionale, sono il frutto di un intenso lavoro sviluppato durante l’intero anno dall’azienda con tutti i suoi principali stakeholder: il sistema finanziario e gli azionisti, il Governo, il MiMIT, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD), Infratel Italia, il sistema delle Regioni e delle autonomie locali.
Nel corso del 2025, Open Fiber aumenterà ulteriormente il suo focus commerciale sia nel segmento residenziale che in quello business, lavorando con operatori e amministrazioni locali per favorire la migrazione verso le nuove linee in fibra ottica, dando valore agli investimenti privati e pubblici per la realizzazione della rete. In particolare, l’azienda sta sviluppando iniziative mirate a testare modelli di estensione su larga scala dell’utilizzo delle reti FTTH in luogo delle infrastrutture legacy, anche in collaborazione con istituzioni e partner.
IL COMMENTO
Giuseppe Gola, amministratore delegato di Open Fiber, ha commentato: “Open Fiber si conferma come il principale operatore di fibra ottica FTTH d’Italia e uno dei principali protagonisti della digitalizzazione del Paese. La finalizzazione del project financing garantisce all’azienda tutte le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi del piano industriale, e in particolare per completare il Piano BUL nei piccoli comuni e il Piano Italia a 1 Giga finanziato con fondi del Pnrr. Continuiamo a lavorare per mettere a disposizione di tutti i cittadini, dalle grandi città alle aree rurali e industriali, connettività ultraveloce e possibilità di accedere ai servizi digitali di ultima generazione”.
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