Un’idea che ha radici importanti. Ammirare un’opera d’arte camminando per la strada. Tutto questo è possibile con il progetto “Arte da Inciampo. Un percorso alla scoperta della Foligno contemporanea” realizzato grazie al finanziamento del ministero dell’Interno attraverso il fondo a sostegno delle piccole e medie città d’arte e dei borghi colpiti dalla diminuzione dei flussi turistici dovuti al Covid per progetti contenenti misure per la promozione ed il rilancio del patrimonio artistico. L’obiettivo del progetto, realizzato dal Comune di Foligno in collaborazione con CoopCulture e con l’apporto di Heritage e Twiceout, è quello di permettere ai cittadini e ai turisti di “godere” dell’arte contemporanea ogni giorno. Ecco in che modo.
Sulla pavimentazione in diversi punti di Foligno sono state collocate lastre di colore, materiali di consistenze diverse, prodotte da artisti e creativi, con il fine di attirare l’attenzione di cittadini e turisti “al punto da inciamparci sopra”. Questi “segnalatori” comprendono un Qr code: una volta inquadrati con uno smartphone sarà possibile accedere a contenuti per adulti, fiabe per bambini e pure ad un podcast in italiano e inglese. Il Comune di Foligno ha pubblicato un bando per la selezione di artisti per la realizzazione delle lastre artistiche con il Qr code. Sono stati selezionati da una commissione comunale i seguenti artisti: Santo Arizzi, Raffaele Avellino, Camillo Baldeschi, Luigi Basile, Danilo Fiorucci, Maria Stefania Fuso, Benedetta Galli, Armando Moriconi, Nicola Renzi, Angela Sanzari. Sono nove le opere inserite nel circuito: il “Monumento alla memoria di San Francesco” di Pietro Battoni; la Fontana delle Tartarughe di Ivan Theimer; “L’Ercole” (Monumento a Giuseppe Piermarini) di Ivan Theimer; “Divina Matrice” di Sauro Cardinali; Ciac (Centro Italiano di Arte contemporanea); Ciac (l’ex chiesa dell’Annunziata con la Calamita Cosmica di Gino De Dominicis); la chiesa di San Paolo di Massimiliano Fuksas e Doriana Mandrelli Fuksas; le Case Liberty; Palii d’Autore. La mostra impossibile (Palazzo Candiotti).
Ogni utente potrà scegliere se visitare tutti i punti di interesse o solo alcuni. L’assessore alla cultura, Alessandra Leoni, ha sottolineato che “questo progetto è nato da una intuizione semplice ma potente: farci ‘inciampare’ in una sorta di galleria d’arte a cielo aperto. E’ un percorso di Foligno come città contemporanea che ci permette di vedere le bellezze intorno a noi. Così le possiamo conoscere”.
Il progetto si ispira all’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig chiamata “Le pietre d’inciampo”. L’intento è di lasciare, nel tessuto urbanistico e sociale di molte città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. Nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni, sono stati deposti dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone, con i dati anagrafici della persona deportata e la data della sua morte, se conosciuta.
“Siamo tutti presi dalla velocità del nostro tempo. Non riusciamo più a guardare un’opera d’arte posta nelle trafficatissime vie delle nostre città; figurarsi alzare la testa e leggere un pannello descrittivo – spiegano dal Comune di Foligno – ecco allora ‘Arte da Inciampo’: nel mezzo della pavimentazione cittadina un marker visivo, impossibile da non notare, segnala le opere disseminate nel centro storico di Foligno, o appena fuori. Lastre di colore, materiali e consistenze diverse hanno il compito di attirare l’attenzione “sotto le scarpe” di cittadini e visitatori, in senso figurativo “da inciamparci sopra”.
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