Il caso. Germanà: “Il presidente Ingv è sfuggito al confronto per stare con i no ponte a Villa”. I Dem: “Era stata concordata l’audizione da solo”
MESSINA – L’assenza improvvisa di Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, dalla commissione Ponte sullo Stretto a Palazzo Zanca diventa un caso politico. Questa la comunicazione del presidente Pippo Trischitta: “La seduta della Commissione, convocata per la data del 7 febbraio, per discutere gli “Aspetti sismici del progetto Ponte sullo Stretto di Messina”, con la presenza, in collegamento, del professore Carlo Doglioni, e in presenza con il dottor Giancarlo Valensise, dell’Ingv, è stata rinviata, per motivi organizzativi, a data da stabilire”. Il presidente però stamattina è stato a Villa San Giovanni. E questo scrive l’amministrazione: “La Giunta e la maggioranza consiliare hanno incontrato il professore. Tre ore intense di approfondimento (con sopralluoghi) su tutte le tematiche riguardanti il progetto del ponte sullo Stretto”.
Germanà: “Doglioni preferisce stare a Villa con i contrari al ponte e rifiuta il confronto”
E perché Doglioni non ha partecipato, a distanza, alla commissione Ponte a Messina? Il senatore leghista Nino Germanà, commissario regionale del partito in Sicilia, lo ha attaccato: “Abbiamo appreso con dispiacere che il Presidente dell’Ingv, dopo aver dato il suo benestare, non ha partecipato all’audizione indetta per oggi. Nei giorni scorsi alcuni giornalisti, saputa la notizia del diniego, hanno maliziosamente adombrato la possibilità che il presidente avesse rinunciato per evitare il confronto con il collega geologo dell’Ingv Valensise, anch’esso chiamato in audizione, come contraltare sulla ormai famosa faglia di Cannitello. I benpensanti, invece, hanno ipotizzato un reale impedimento. Niente affatto: oggi Doglioni si è recato a Villa San Giovanni, invitato dal sindaco Giusy Caminiti per una ‘riunione tecnica’ con i contrari alla realizzazione del Ponte. Ha preferito stare con chi osteggia il Ponte che confrontarsi sulla attendibilità delle sue affermazioni. Un’opera che ribadiamo con forza è strategica e fondamentale per lo sviluppo del Sud e dell’intero Paese”.
Il Pd: “Era stata concordata la sola audizione del professore Doglioni”
Di diverso avviso il Partito democratico, con il capogruppo Felice Calabrò e i consiglieri Antonella Russo e Alessandro Russo: “Alla luce delle odierne ricostruzioni, ci preme rendere noto alla cittadinanza messinese che la presenza del professore Doglioni, dal gruppo del Pd voluta e richiesta già da diversi mesi, era attesa nella seduta in forma singola, senza alcun contraddittorio con altri ospiti. In particolare, il presidente dell’Invg aveva dato la propria disponibilità a esternare la propria posizione in merito ai fatti che hanno visto coinvolto il suo Istituto e WeBuild. E in particolare alle circostanze scientifiche che sono di importanza cruciale per la nostra città, in vista della prevista apertura dei cantieri. E in tal senso è stato formulato l’invito istituzionale per giorno 7 febbraio, che infatti prevedeva la sola audizione del professore Doglioni. Ebbene, successivamente alla sua adesione e al relativo invito, in maniera inattesa e che ci ha colti di sorpresa, abbiamo appreso che a quell’invito era stato aggiunto anche il dottor Valensise. Circostanza che non era stata precedentemente concordata con la commissione ponte, né preventivamente comunicato al professore Doglioni”.
In effetti, sembra plausibile che il presidente dell’Ingv volesse evitare, dopo le polemiche precedenti nella trasmissione Report, un contraddittorio con una persona che lavora nella sua struttura. Mentre società Stretto di Messina e Webuild hanno insistito sul coinvolgimento dell’Istituto nella valutazione sismica, Doglioni ha ribadito che i ricercatori hanno agito a titolo personale. Da qui una diatriba destinata a spostarsi pure nei tribunali.
“Si accertino le responsabilità di questo cortocircuito organizzativo”
Aggiungono i consiglieri del Pd: “Pensiamo di poter ritenere, pertanto, che – appresa probabilmente dalla stampa l’integrazione dell’invito ad un suo collaboratore, che aveva effettuato già pubbliche dichiarazioni contrarie a quelle del direttore dell’Istituto – abbia ritenuto di non partecipare a un incontro che era stato organizzato in modo opposto rispetto all’invito rivolto e accettato, e che avrebbe potuto danneggiare l’immagine di un Istituto scientifico di valenza internazionale. Ci teniamo a sottolineare come pertanto questa assenza non sia stato affatto un atto di “mancanza di rispetto per Messina e per le sue istituzioni”, come si legge in giro in maniera forzata. Bensì, al contrario, ci domandiamo come sia stato possibile un così evidente cortocircuito organizzativo, per il quale a un invito istituzionale pensato per un solo ospite si sia poi aggiunto anche un’altra personalità non prevista dalla commissione ponte. In particolare, vorremmo appurare se di tale secondo invito sia stato effettivamente responsabile il solo presidente della commissione ponte e, se così stanno le cose, comprenderne eventualmente le ragioni, che a noi risultano oscure. Ci domandiamo, di chi sia la responsabilità di un tentativo così mal gestito di poter avere in città un ospite di cruciale importanza e che avrebbe avuto forse l’unica pubblica opportunità per chiarire la posizione di Ingv rispetto alle contestazioni che si sono avute con Webuild, forzandolo a tutti i costi in un contraddittorio non previsto, tutto interno all’Istituto, in un momento così delicato anche rispetto a minacce di azioni giudiziarie della Stretto di Messina, in esito alla trasmissione Report“.
“Oggi ha perso di credibilità l’intero Comune di Messina”
Insistono i consiglieri: “Ci rammarichiamo per quanto accaduto e del tutto improvvisamente, motivo per cui chiederemo nei prossimi giorni di appurare le responsabilità di quanto accaduto. In particolare, riteniamo che quanto successo oggi fa perdere di credibilità l’intero Comune di Messina agli occhi di enti e istituzioni pubbliche. Dobbiamo scongiurare il possibile rischio che una tale vicenda possa apparire
come una occasione insidiosa costruita per mettere in difficoltà un autorevole rappresentante istituzionale come il professore Doglioni, per la credibilità del nostro ente e di tutta la nostra comunità”.
“Come si è passati da un invito solitario all’inserimento non concordato del nuovo ospite?”
Concludono il capogruppo Calabrò e i consiglieri Dem Antonella Russo e Alessandro Russo: “Ci domandiamo: cosa è successo dal momento del primo invito – solitario come richiesto – a Doglioni all’inserimento del nuovo ospite, non concordato? Di chi è la responsabilità di quanto successo e dell’odierna assenza dalla commissione ponte di un così autorevole esponente della ricerca in tema di sismologia e vulcanologia? A chi può giovare tutto questo? Infine, ci limitiamo a rilevare come d’un tratto voci di parte hanno all’unisono iniziato ad attribuire l’assenza del professore Doglioni come una fuga dal confronto e dal contraddittorio. Il che è sinceramente risibile, visto come si sono svolti realmente i fatti”.
“A Villa San Giovanni un confronto serrato con il presidente Doglioni”
Ma come è andata a Villa San Giovanni, invece? Ecco la nota della sindaca Giusy Caminiti, della Giunta e del gruppo consiliare “Città in Movimento”: “Avevamo già sentito il professore per chiedere una collaborazione istituzionale, così come abbiamo chiesto il 30 gennaio scorso al presidente della Stretto di Messina Pietro Ciucci di affidare all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia tutti gli studi che dovranno essere condotti. Studi che chiediamo siano tutti condotti adesso e non posticipati alla progettazione esecutiva, per tutte le ragioni tecnico-scientifiche, economiche e, soprattutto, di tutela del territorio e dell’ambiente che abbiamo sempre espresso dal deposito a marzo 2023 del progetto aggiornato presso i ministeri. Il presidente ci ha dedicato quasi quattro ore di confronto serrato e altamente istituzionale; un dialogo a tratti molto tecnico e condotto dal professore con la semplicità di un insegnante con i propri alunni. Le “necessità” di approfondimenti scientifici che continuiamo a chiedere da 2 anni e che hanno anche trovato accoglimento nel parere della Conmissione Via Vas (che ne ha chiesto ottemperanze prima della presentazione del progetto esecutivo) sono state condivise dal presidente Doglioni, cui abbiamo esposto le nostre preoccupazioni sulla faglia di Cannitello, sull’erosione costiera, sulla fragilità idrogeologica del nostro territorio”.
“Doglioni ha detto sì a una collaborazione istituzionale con Villa”
E ancora: “Il presidente ha ascoltato anche le nostre preoccupazioni sulla città divisa in due, sulla mancanza di progettazione di cantiere, di progettazione definitiva della risoluzione delle interferenze, sull’improcrastinabilità del monitoraggio ambientale. Il presidente Doglioni ha accolto con grande disponibilità e generosità la nostra richiesta di una collaborazione istituzionale con la città di Villa San Giovanni e di un incontro con la commissione consiliare territorio allargata ai consiglieri e ai tecnici nominati dal sindaco. Acquisita la disponibilità del presidente dell’Ingv, al termine del nostro incontro, la Giunta ha deliberato la proposta di collaborazione da formalizzare all’Istituto. Il nostro grazie al presidente Doglioni per l’attenzione data alla città di Villa San Giovanni e per aver voluto ascoltare le nostre preoccupazioni, rendendoci edotti di studi e posizioni scientifiche”.
![Incontro tra Caminiti e Doglioni](https://i2.wp.com/www.tempostretto.it/wp-content/uploads/sites/2/2025/02/Incontro-Doglioni-Caminiti.png?w=597&ssl=1)
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