In principio, molto tempo prima di diventare Bicicletta, quel mezzo strano a due ruote lo chiamarono Biciclo creando anche una definizione ad hoc che faceva intendere quanto fosse importante per muoversi e far muovere gli uomini: una macchina a due ruote sulla quale si muovevano dei temerari. Per tornare all’et� del Biciclo � consigliata (fino al 31 dicembre) una visita al Museo Alessandria Citt� delle Biciclette che apre un capitolo del proprio allestimento tornando indietro nei secoli: si pedala fra il 1870 e il 1890. A Palazzo Monferrato, in pieno centro storico, dove un museo definisce la storia della bicicletta, � stata allestita una mostra che racconta la breve intensa storia del Biciclo. Proprio l� ad Acdb Museo — acronimo di Alessandria Citt� delle Biciclette (ma si potrebbe anche declinare in Citt� di Borsalino, altra affascinante storia) — � festa per il Biciclo e la sua breve epoca, nella citt� dove con le due ruote tutto era gi� iniziato nel 1867, quando Carlo Michel �imprenditore� birraio col pallino dell’innovazione, nel 1867 aveva portato dall’Expo di Parigi un trabiccolo chiamato per la verit� michaudine. La bisnonna della bicicletta. Con tanto di pedali.
Fra gli anni Settanta e Ottanta del XIX secolo, tuttavia, ebbe il suo momento di splendore quella che possiamo chiamare la breve stagione del biciclo. Dopo l’introduzione dei primi modelli a pedali — come la michaudine portata ad Alessandria da Carlo Michel — la ricerca di una velocit� crescente port� in breve alla creazione di ruote motrici anteriori con dimensioni sempre pi� grandi, arrivando alla realizzazione di bicicli alti come un uomo. Temerario l’uomo che la invent� e ancora di pi� l’uomo che la us�! La mostra che racconta l’et� del biciclo � dedicata a questi mezzi e uomini spericolati che hanno segnato l’inizio degli anni del successo europeo delle due ruote. L’esposizione di Acdb Museo, piccolo museo gemellato con il �campione del mondo Museo del Ghisallo�, � stata resa possibile prima di tutto grazie a Marco e Lorenzo Albera, collezionisti torinesi e discendenti del milanese Giuseppe Loretz (1860-1944). Giuseppe Loretz � stato primo (super temerario) campione italiano nella storia del ciclismo, primo vincitore di un campionato nazionale nella storia dello sport tricolore capace di vincere il titolo su quell’impossibile mezzo. La sua coppa originale forgiata per il primo campione d’Italia sar� in mostra ad Acdb Museo: si tratta di una coppa in bronzo e marmo, alta 54 cm, pesa mezzo quintale.
Tornando al mezzo. � sui bicicli che si svolgono le prime competizioni, che vedono affermarsi, in particolare negli anni Ottanta, i primi vincitori di campionati nazionali. Il milanese Giuseppe Loretz vince i campionati italiani di velocit� di Torino nel 1884. Loretz � dunque il primo campione italiano nella storia del ciclismo, ma anche il primo vincitore di un campionato nazionale nella storia dello sport italiano. Egli vince ancora il titolo nazionale nel 1885, per la categoria �resistenza�, e nel 1886 nella categoria �triciclo�. Nel corso della carriera partecipa a 53 gare, vincendone 31 e arrivando 11 volte secondo. �L’idea di questa mostra ci � venuta a maggio dello scorso anno, alla partenza del Giro d’Italia, a Venaria, dove era esposto il Biciclo “temerario” — dice Roberto Livraghi, direttore del museo AcdB —. Il progetto si realizza grazie all’entusiasmo e alla generosa disponibilit� di Marco e Lorenzo Albera e grazie a collezionisti speciali come la famiglia di Giovanni Gerbi (Giovanni e Michela Barbero, Davide Maddaleno), che ci ha concesso in prestito il biciclo gi� posseduto dal campione astigiano, noto come il “Diavolo Rosso”. Il nostro racconto storico si arricchisce e celebra cos� anche il valore degli uomini di quel tempo�.
Altra chicca e altro esempio di generosit� storica: all’inizio del percorso museale viene esposto un modello Grand-Bi, di fabbricazione americana, dono di Anna e Nicoletta Vogogna. �Quel biciclo � stato costantemente utilizzato dalla famiglia Vogogna per tutta la prima met� del Novecento — spiega Livraghi, anche storico e autore del volume Pista!, edito da Touring Club — ed � una testimonianza speciale di altri temerari che sono andati oltre il glorioso ventennio agonistico del Biciclo, anche solo per il puro piacere di utilizzarlo. Pur correndo qualche rischio�.
La mostra �Quei temerari sulle macchine a due ruote – L’et� del biciclo 1870 – 1890, inaugurata 31 gennaio a Palazzo Monferrato, sar� visitabile fino al 31 dicembre con ingresso libero e apertura straordinaria del museo di via San Lorenzo 21, museo solitamente aperto nei weekend con ingresso gratuito. Il Museo Acdb � un progetto di Asperia – Camera di Commercio di Alessandria – Asti.
12 febbraio 2025 (modifica il 12 febbraio 2025 | 17:45)
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