Ca’ Foscari, inaugurato il nuovo anno accademico

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Ca’ Foscari ha dato il via oggi, mercoledì 12 febbraio, al 157° anno accademico dell’ateneo: la cerimonia si è svolta all’auditorium Santa Margherita, alla presenza della rettrice, Tiziana Lippiello. Presenti anche l’assessore comunale ai Rapporti con le università, Paola Mar, e il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti.

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Prima di iniziare con la tradizionale prolusione, la rettrice è intervenuta in merito al sit-in dei lavoratori precari organizzato all’esterno della sede cerimoniale. «Sono stata anch’io una giovane ricercatrice all’estero – ha dichiarato – e ho vissuto la stessa condizione, perciò comprendo le motivazioni delle colleghe e dei colleghi che si stanno mobilitando. Voglio però ricordare che Ca’ Foscari in questi anni ha investito moltissime risorse per l’inserimento in ruolo dei giovani ricercatori, assumendone 160. Come ateneo continueremo ad impegnarci in questa direzione».

Lo spazio è stato quindi il concetto da cui è iniziato l’intervento di Lippiello, che in una città come Venezia «assume una dimensione tutta particolare, sospesa nel tempo, nello spazio, sull’acqua. In questi ultimi anni, Ca’ Foscari ha lavorato per fare dello spazio non solo un luogo fisico dove collocare le proprie attività, ma per dare vita a una università moderna e accogliente». È stato il gancio per fare il punto su alcuni degli interventi più significativi messi in piedi dall’università sul fronte edilizio: la Tesa 4 a San Basilio che ospiterà 11 aule didattiche di varie dimensioni per un totale di 1.100 posti a sedere (la cui apertura è prevista dopo l’estate), così come i progetti portati avanti con l’Esu a Palazzo Badoer e San Giobbe per offrire spazi di ristorazione e un centro aggregativo per la comunità studentesca. E ancora la residenza studentesca da oltre 200 posti alloggio all’ex caserma Pepe al Lido di Venezia e il nuovo edificio polifunzionale al Campus Scientifico di Mestre, dove saranno collocati una mensa e spazi per studenti e studentesse, che sarà pronto nel 2026.

Lippiello ha poi ricordato gli importanti finanziamenti ottenuti dall’ateneo nel corso del 2024: circa 26 milioni di euro, di cui quasi 15 milioni derivanti da progetti su bandi competitivi europei e internazionali. In anteprima la rettrice ha inoltre annunciato l’esito dell’ultimo bando “Marie Skłodowska Curie Postdoctoral Fellowship” per le giovani promesse della ricerca, che colloca Ca’ Foscari fra i primi 10 atenei in Europa per numero di borse vinte: «Abbiamo 18 nuovi fellows  – ha sottolineato -, per un finanziamento complessivo di 5,6 milioni di euro, con il coinvolgimento di 6 dipartimenti e di 15 docenti come supervisor».

L’università «non è solo il luogo in cui si trasmettono conoscenze, ma è prima di tutto il luogo in cui si impara a pensare – è intrvenuta Mar -. Saper analizzare, mettere in discussione, andare oltre la superficie delle cose: lo spirito critico è l’essenza stessa della ricerca. Viviamo in un’epoca in cui l’accesso alle informazioni è immediato, eppure mai come ora il rischio di superficialità è così elevato. La quantità di dati e opinioni che ci circondano può confondere, rendere difficile la distinzione del vero dal falso, il fondato dall’infondato. Per questo, non basta sapere, bisogna saper comprendere».

A nome di studentesse e studenti, è invece intervenuto sul palco Cesare Bulegato: «Viviamo in momento storico decisivo, in cui mai l’umanità ha avuto così tanta conoscenza e potere sulla realtà – ha detto – e in cui corriamo come non mai il rischio di perdere tutto con pochi errori. Non possiamo più permetterci l’errore dell’ignoranza, da nessuno, perciò garantire un’ istruzione adeguata e attuale, a tutti e tutte, senza differenze di nessun tipo, è la nostra missione di oggi. Perché è oggi, in posti straordinari come questa università e questa città, che si può influire sul domani di tutti».

A conclusione della cerimonia, che ha visto anche la tradizionale consegna dei premi al merito agli studenti, il professor Marcello Pelillo, docente di Intelligenza artificiale del dipartimento di Scienze ambientali, informatica e statistica, ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Dal sogno di Leibniz al gioco di Turing: Le origini dell’intelligenza artificiale”, in cui ha tracciato le tappe fondamentali della storia dell’intelligenza artificiale, in un percorso che interseca filosofia, logica, matematica e ingegneria. La lectio è stata preceduta dalla performance teatrale “Il libro dell’arte di mercatura” di Benedetto Cotrugli, a cura di Fucina Arti Performative Ca’ Foscari.



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