Dalla scommessa a Tivoli di Daniele Lippi, chef del ristorante due stelle Michelin �Acquolina� a Roma — che ora firma anche la cucina de �Al Madrigale� —, alle trattorie contemporanee �Ippolito� a Fiumicino — progetto del pizzaiolo e panificatore Luca Pezzetta — e �Isotta�, dello stellato capitolino Davide Pulejo. A Roma (e dintorni) sono vari i nuovi gli indirizzi da scoprire a febbraio. Vediamoli uno per uno.
�Al Madrigale�, Tivoli (Roma)
Dalla Tartare di pecora servita con maionese d’ostrica e uva fragola ghiacciata, al Raviolo del pastore: ripieno di un’abbondante ricotta lavorata al limone e servito su un fondo bruno e una fonduta di parmigiano. Arte ed eleganza, in questo nuovo progetto ristorativo, incontrano una cucina fine dining che parla di pastori e transumanze nel centro storico diTivoli, uno dei borghi pi� suggestivi d’Italia. L’imprenditore Andrea La Caita — dopo �Li Somari�, l’osteria aperta nella stessa cittadina con lo chef Adriano Baldassarre, gi� stella Michelin al �Tordomatto�, e che si prepara a debuttare anche a Milano —, da qualche giorno ha dato il via �Al Madrigale�. L’offerta gastronomica � curata dallo chef del ristorante due stelle Michelin �Acquolina� a Roma Daniele Lippi, affiancato dal resident chef Gian Marco Bianchi e in sala dal talentuoso Danilo Alessi.
Via Ponte Gregoriano, 1 – Tivoli (Roma)
�Ippolito�, Fiumicino (Roma)
Dai Cappelletti in brodo di cappone alle Fettuccine con rag� di polpo bianco e moscardini bruni, passando per il pain au chocolat con lo zabaione. Materia prima locale — come alici, sugarello, centrofolo, muggine o il tonnetto alletterato — e ingredienti poco usati per interpretare ricette tradizionali. A Fiumicino apre �Ippolito�, il nuovo progetto del gruppo del lievitista, pizzaiolo e panificatore Luca Pezzetta, a pochi passi dalla sua �Pizzeria Clementina�, lungo il porto canale. A guidare l’insegna — in un locale dal design casual, con strutture in ferro, superfici in cotto ed elementi in marmo — sono due giovani chef: Marco Fedeli e Andrea Alberghetti.
Via della Torre Clementina, 158 B – Fiumicino (RM)
�Osteria Sauli�, Roma
Cucina romana, abruzzese, pugliese, vino sfuso e un progetto per le donne vittime di violenza. Aprir� fra qualche giorno — l’11 febbraio — l’�Osteria Sauli�: insegna che ha tra i soci il fumettista Zerocalcare, insieme all’oste Antonello Magliari (co-titolare di �Le Barrique� e della celebre �Hosteria Grappolo d’Oro�), Francesco Ciacciarelli e Stefania Pinto. Il progetto � realizzato in collaborazione con la Casa delle donne Lucha y Siesta, struttura dedicata all’accoglienza di donne vittime di violenza, a cui il locale dar� la possibilit� di imparare un mestiere, formandosi professionalmente cos� da rimettersi in gioco.
Piazza Sauli – Roma
�Isotta� di Davide Pulejo, Roma
Dal pancake soffice farcito di coratella e finito al tavolo con fonduta di Parmigiano, alle fettuccine alle rigaglie di cortile. Ha aperto nel quartiere Torrevecchia la trattoria �Isotta� dello chef Davide Pulejo e dell’arredatore Matteo D’Anzi. Romano, 36enne, Pulejo si � formato al � Convivio Troiani� nella Capitale, per poi fare esperienze a Londra e ancora al �Noma� di Copenaghen. Rientrato in Italia, ha guidato la cucina de �L’Alchimia� a Milano, conquistando la stella Michelin in un anno e mezzo. E nel locale che porta il suo nome nel quartiere Prati a Roma ci ha impiegato ancora meno. Arredamento vintage, uno chef’s table vista cucina — con un menu degustazione dedicato — ed una cucina regionale rivisitata con intelligenza e stile. In cucina c’� lo chef Saverio Pasquali.
Via Carlo Livi, 12 — Roma
�Sak� Boutique Izakaya�, Roma
Dall’Oyakodon, un donburi di riso bianco con pollo, cipolla, e tuorlo crudo, alla Spicy Miso Carbonara, una rivisitazione giapponese della carbonara, con noodles cremosi, uovo, guanciale, gochujang — ossia salsa piccante coreana — e gochugaru. Ma, anche, l’Unagi-don, un domburi di riso bianco con filetti di anguilla alla griglia. �Sak� Boutique�, nel quartiere Aventino, a Roma, � la nuova izakaya di Yuri e Giovanni Zhou — con i soci Alessandro Hong e David Giannini —, titolari dei tre ristoranti del gruppo Sushi e Noodles. Un menu di piatti della tradizione, ma rivisti, e soprattutto una grande attenzione sul sak� — con corsi e masterclass — ed ai distillati nipponici.
Piazza Albania, 1 – Roma
�Elisia�, Roma
Linguine aglio, olio e bottarga di Cabras. Rigatoni alla carbonara. Guanciola di manzo in salm� al Cesanese e Baccal� in tempura con i carciofi. Gli ultimi giorni di dicembre ha aperto all’Ardeatino l’Adoro Hotel Roma, all’interno del quale si trova �Elisia�, il ristorante di cucina romana contemporanea dello chef Marco Milani.
Via Delle Sette Chiese, 280 – Roma
�Yezi�, Roma
Da dumpling gourmet alla Sashimi Salad, fino al Wagyu Ishiyaki. Arte, musica, cucina fusion e mixology si incontrano, dando vita a uno spazio d’avanguardia. Aprir� in primavera �Yezi�, ristorante pan-asiatico del nuovo hotel a cinque stelle art’otel Rome in Piazza Sallustio, disegnato da Eyal Shoan di Digital Space e impreziosito dalle opere dell’artista romano Pietro Ruffo. A curare il menu sar� lo chef Werner Seebach, con l’head chef Giordano Gianforchetti, gi� chef del Wunderkammer e del J.K. Place Roma.
Piazza Sallustio – Roma
�Osteria Maf�, Roma
Dal kebab al katsusando, passando per il boršč. Ha aperto una nuova osteria nel quartiere Montesacro, con la cucina dello chef Jacopo Toni, che interpreta alcuni piatti della cucina internazionale, sposandoli ad una attenta selezione di ingredienti regionali e uno specifico focus sulla carne tra i secondi. Cocktail, vini e dessert completano un’offerta gustosa e divertente.
Via Valsavaranche, 29/31 – Roma
�Le Cinquine�, Roma
Un impasto chiuso a met�, a mo’ di calzone, ma lasciato aperto per far vedere la farcitura. Fra i gusti? C’� la teglia con funghi, speck, tomino e un filo di miele o la tonda quella con polpetta di melanzane, pomodori confit, ricotta salata, basilico fresco e olio all’aglio. A San Giovanni ha da poco aperto la pizzeria �Le Cinquine�, i proprietari sono gli stessi della �Norcineria Cecchini� che si trova sulla stessa via. A gestire il locale � Lorenzo Cecchini, quarta generazione dei norcini originari dell’Umbria.
Via Merulana, 20 – Roma
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