CONSIGLIO PAT * MANOVRA BILANCIO 2025-2027: FUGATTI, «6,2 MILIARDI SUL 2025, PER SVILUPPO ECONOMICO E BENESSERE FAMIGLIE»

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15.31 – martedì 10 dicembre 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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La manovra di bilancio PAT, la prima della XVII Legislatura, movimenta 6,2 miliardi sul 2025 e oggi è stata illustrata dal Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti in Consiglio Provinciale. Domani mattina (ore 10.00) comincia la fase della discussione generale. Due le linee prioritarie della manovra: lo sviluppo economico territoriale e il benessere delle famiglie.

“L’obiettivo è chiaro – spiega il Presidente – rendere il Trentino un territorio che cresce, che crea opportunità per tutti, che si prende cura dei suoi cittadini e che guarda al futuro con speranza. Oggi con questo bilancio tracciamo una tappa importante di un percorso che ci porterà a realizzare progetti ambiziosi, rispondendo alle necessità del presente e preparandoci alle sfide future”.

Fugatti, nel presentare la manovra economica finanziaria 2025-2027, parte dall’Autonomia trentina “che richiede manutenzione costante, impegno, massima attenzione. Amministrare la ‘cosa’ pubblica non è facile. Gli errori si possono commettere e tutti possono commetterli. Ma fuori dalle aule (quelle consiliari, come pure quelle giudiziarie) c’è il mondo reale che vive ogni giorno problemi concreti e reclama il proprio diritto ad avere le giuste condizioni per vivere nella comunità trentina”.

Il Presidente si sofferma anche sulla recente indagine del servizio statistico provinciale in tema natalità. “I trentini vorrebbero più figli di quanti ne hanno, o ne vorrebbero se non ne hanno ancora avuti. Ed è per questo che parleremo di sostegni alla natalità, ma anche di politiche di conciliazione e interventi straordinari per la casa e la riqualificazione dei centri abitati” e ricorda il contesto internazionale caratterizzato da molteplici incertezze. Cita anche la contrazione dell’edilizia causata dalla riduzione dei bonus nazionali, l’inflazione più contenuta ma ancora non tradotta a sufficienza nella riduzione dei tassi di interesse.

Fugatti evidenzia i dati positivi dell’economia locale trentina. I dati ultimi sul Pil del 2023 dicono che il Trentino ha avuto una crescita dell’1,3%, l’Italia dello 0,7%, il Nord Est dello 0,8% e l’Alto Adige dello 0,5%. Le previsioni sul 2024 vedono il Trentino crescere dello 0,8%, l’Italia dello 0,7%, il Nord Est dello 0,9% e l’Alto Adige dello 0,5%. Quanto alla forza lavoro e alla sua retribuzione, il Governatore ricorda che sotto il profilo retributivo i dati restituiscono un differenziale negativo generalizzato rispetto alla provincia di Bolzano, ma anche rispetto all’Italia e al Nord-est, soprattutto per i profili medio alti delle retribuzioni e per i laureati.

“Questo è un dato che non può lasciarci indifferenti e sul quale dobbiamo agire con stimolo sugli investimenti e sulla crescita di impresa. Negli ultimi anni è stato dato impulso alla dinamica salariale attraverso il rinnovo dei contratti dei dipendenti del settore pubblico provinciale. Per il settore privato è stato avviato un percorso con le associazioni di categoria e i sindacati. È in corso altresì un tavolo di confronto con gli attori del mondo economico, associazioni di categoria e sindacati, per individuare strategie che stimolino maggiormente le imprese agli interventi per la produttività e alla loro traduzione anche in termini salariali, in accrescimento delle competenze e dei profili professionali dei lavoratori. È stato approvato infine un primo bando per il cofinanziamento di posizioni manageriali per l’innovazione ed è in fase di pubblicazione un bando per manager dell’internazionalizzazione per introdurre nelle aziende profili di più alta professionalità”.

La manovra si muove seguendo due obiettivi prioritari: lo sviluppo economico e il benessere delle famiglie.

 

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SVILUPPO ECONOMICO

 

Opere pubbliche

Agli oltre 2 miliardi di opere pubbliche già finanziate sul bilancio pluriennale, di cui 700 milioni per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero e universitario del Trentino, si aggiungono ulteriori 450 milioni di euro per l’infrastrutturazione del territorio. Si segnalano in particolare: il finanziamento della variante di Torbole (per 150 milioni di euro) e quello della nuova sede della protezione civile a Ravina (per 20 milioni di euro); risorse finalizzate a ulteriori interventi sulla viabilità, sulle piste ciclabili, sulle strutture scolastiche, e in generale su immobili pubblici; e un primo stock di risorse per lo sviluppo di strutture sportive a livello provinciale (in questa prima fase il riferimento è in particolare a un centro sportivo e ad un nuovo stadio per la città di Trento).

 

Grandi opere: ospedale e ciclo dei rifiuti

Sono autorizzati 250 mila euro per l’avvio dell’EGATO – consorzio che vedrà la partecipazione di Provincia, Comuni e Comunità, per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti – e per l’avvio della progettazione dell’impianto di chiusura del ciclo. A favore degli investimenti dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e delle APSP sul bilancio pluriennale la manovra destina circa 180 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi a quanto previsto per il nuovo ospedale.

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Enti locali

Le risorse autorizzate a sostegno degli investimenti degli enti locali definiti nell’ambito del protocollo siglato con il Consiglio delle Autonomie locali, ammontano a 200 milioni di euro. All’interno di tale somma la manovra rende disponibile fin da subito il budget dei Comuni per gli interventi di rilevanza locale per tutto il triennio 2025-2027 (per un totale di 140 milioni di euro). Ulteriori 60 milioni di euro sono finalizzati a interventi di edilizia scolastica e a interventi sul sistema idrico integrato, oltre che ad interventi di natura urgente. E’ pattuito il trasferimento agli enti locali delle risorse afferenti i canoni aggiuntivi delle concessioni idroelettriche per il triennio 2025-2027, per un ammontare di risorse superiore ai 50 milioni di euro annui. Per compensare il minore gettito dei Comuni a seguito delle agevolazioni Imis sono previsti trasferimenti provinciali pari a circa 28 milioni di euro. Per il funzionamento dei Comuni e la gestione delle attività di relativa competenza, in esito all’accordo con il Consiglio delle autonomie locali, sul 2025 sono autorizzati circa 350 milioni di euro a cui si aggiungono 26 milioni di euro per la gestione delle Comunità di Valle. Alla gestione del servizio di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano il bilancio 2025 finalizza circa 150 milioni di euro.

 

Tutela delle risorse: acqua, suolo, ambiente, territorio

Per quanto attiene gli interventi sul sistema idrico integrato, le risorse provinciali vanno ad aggiungersi ai circa 110 milioni di euro finanziati a valere sul PNRR (a fronte di un volume di investimenti di circa 115 milioni di euro), destinati a 28 comuni per altrettanti progetti finalizzati alla riduzione delle perdite, alla digitalizzazione e al monitoraggio delle reti di distribuzione dell’acqua. Sotto il profilo della difesa del suolo e dell’ambiente, la manovra finalizza sul 2025 quasi 100 milioni di euro per la prevenzione delle emergenze, per le somme urgenze dei Comuni, per la tutela e il potenziamento del patrimonio forestale, per interventi sui bacini montani, per il settore dell’antincendio. Sul 2025 ulteriori 58 milioni sono destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade.

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Imprese

Confermate anche per il 2025 delle agevolazioni Irap che determinano un alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese di circa 70 milioni di euro. A favore delle imprese sono autorizzati 35 milioni di euro in conto capitale e 25 milioni di euro in annualità per il finanziamento di investimenti volti alla transizione digitale ed energetica, ma anche alla generale crescita del sistema economico – attraverso misure per gli investimenti fissi, l’internazionalizzazione, l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo e il sostegno della finanza d’impresa. Le risorse includono quelle volte all’integrazione dello stanziamento del un nuovo Bando Qualità finalizzato alla riqualificazione delle strutture ricettive per le Olimpiadi del 2026 (budget iniziale 10 milioni di euro, cui si aggiungono con questa manovra altri 10 milioni).

 

Le partecipate

– Trentino Sviluppo
Servono investimenti ingenti per far partire produzioni in ambito delle nuove tecnologie su batterie, idrogeno, scienze della vita. E’ previsto un finanziamento pari a 57 milioni di euro, che si aggiunge alle risorse già nella disponibilità della società pari a 380 milioni di euro. Questi nuovi stanziamenti permetteranno di finanziare grandi investimenti quali, soprattutto nell’area di Rovereto e Mori, la bonifica dell’area ex Alumetal, l’avvio della realizzazione del Polo Scienze della Vita, l’avvio del Polo Idrogeno. La società continuerà poi a porre attenzione agli insediamenti di imprese nelle valli al fine di continuare nella strategia di sviluppo diffuso dell’economia trentina.
– Trentino Marketing e soggetti locali di promozione territoriale (Apt e Pro loco)
La manovra dà rilievo strategico all’attività di promozione del territorio provinciale. A tale fine sul bilancio 2025 sono autorizzati circa 73 milioni di euro per l’attività di promozione turistica svolta da Trentino marketing e dai soggetti locali (Apt e Pro loco). Nel 2025, portando avanti il sistema di certificazione territoriale di sostenibilità, la promozione turistica sarà affiancata a quella del “prodotto trentino” nelle sue diverse accezioni – agricolo, artigianale, industriale – con gli obiettivi di una sempre maggiore penetrazione dei mercati esteri e di generazione di spillover tra settori economici.

 

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Cultura, Sport e grandi eventi sportivi

Sul bilancio pluriennale oltre 50 milioni di euro sono finalizzati a fare fronte alle spese legate allo svolgimento delle Olimpiadi e paraolimpiadi invernali del 2026, al completamento del percorso di candidatura per le olimpiadi giovanili 2028 e alla candidatura ai mondiali di ciclismo del 2031. La candidatura alle olimpiadi giovanili del 2028 è stata avviata tenuto conto che possono essere utilizzate le strutture realizzate per le olimpiadi del 2026 ivi incluso lo stadio del ghiaccio di Pinè in quanto nell’ambito della manifestazione in esame le gare possono essere realizzate anche in uno stadio non coperto. Al settore dello Sport la manovra, oltre a garantire sul 2025 circa 10 milioni di euro per le spese dirette e la concessione di contributi a sostegno dell’attività sportiva, destina 14,5 milioni sul bilancio pluriennale per il finanziamento di interventi sugli impianti sportivi. Al fine di accrescere l’offerta culturale del territorio e di salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale trentino la manovra finalizza sul 2025 circa 52 milioni di euro.

 

 

Ricerca e Università

La manovra conferma e rinforza gli stanziamenti nei confronti delle fondazioni della ricerca e dell’Università. Sul bilancio 2025 sono finalizzati 220,5 milioni di euro, importi sostanzialmente confermati negli anni successivi. Al centro i grandi temi del futuro: intelligenza artificiale, energia e fonti rinnovabili, ricerca sanitaria e biologica, medtech, ricerca in ambito agricolo e ambientale.
In tema di università è in corso la firma dell’intesa con il Ministro dell’Economia e delle finanze e con il Ministro dell’Università e della ricerca dell’accordo che definisce un incremento strutturale del finanziamento statale per l’esercizio della delega di 12,4 milioni di euro a decorrere dal 2024 attraverso il quale lo Stato si assume una parte della crescita dell’Ateneo e dei suoi maggiori costi. Con l’accordo aggiornato, l’ammontare del finanziamento statale è stato ridefinito in 88,8 milioni di euro rispetto ai 76,4 milioni rimasti fermi dal 2009.

 

Microcredito

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Scuola di Medicina e chirurgia

Nel 2025, in attesa della costruzione del nuovo ospedale e dell’edificio formativo, verrà avviata la messa a regime della Scuola di Medicina e chirurgia, con la trasformazione dell’attuale APSP (Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari) in ASUIT (Azienda Sanitaria Universitaria Integrata del Trentino), il rafforzamento del corpo accademico trentino (riducendo la dipendenza da Verona) e l’offerta di specializzazioni mediche. Il bilancio sostiene il finanziamento di circa 62 posizioni accademiche per una spesa complessiva (sanitaria e universitaria) che a regime ammonta a oltre 11 milioni di euro. Tali risorse permetteranno di portare a regime il corso di laurea in medicina e chirurgia, avviare le prime 12 specializzazioni mediche, trasferire sotto la responsabilità dell’Università di Trento i corsi delle professioni sanitarie e rinforzare la scuola di medicina di base.

 

Scuole di ogni ordine e grado

Circa 830 milioni di euro sono le risorse destinate nel 2025 al funzionamento delle scuole di ogni ordine e grado, ivi inclusi gli oneri per il personale docente e non docente.

 

Settore agricolo e zootecnico

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Le risorse autorizzate sul biennio 2025 e 2026, per sostenere gli investimenti delle aziende e delle cooperative agricole ammontano a circa 22 milioni di euro, di cui 5 milioni per l’apertura di un nuovo bando per il finanziamento di interventi sui progetti irrigui; tenuto conto della rilevanza dell’acqua per il settore , in relazione ai tempi di realizzazione degli interventi, le risorse saranno integrate con le successive manovre di bilancio. Sul 2025 ulteriori 16 milioni di euro sono finalizzati al sostegno dell’attività dei Consorzi pubblici di bonifica, al programma zootecnico, alla difesa attiva e passiva, alla commercializzazione dei prodotti trentini.

 

Sociale, Salute e ambito sanitario

Sul bilancio 2025 alla sanità sono destinati circa 1,48 miliardi di euro, risorse che permettono di far fronte progressivamente all’incremento già autorizzato del 3% della dotazione di personale anche per l’attivazione delle case e degli ospedali di comunità, all’ incremento dei posti letto convenzionati nelle RSA, alla revisione dei parametri di attribuzione di infermieri e OSS nelle RSA, alla promozione di sani stili di vita. Sono inoltre incrementate le risorse per addivenire gradualmente all’armonizzazione del trattamento economico del personale infermieristico. Al settore del sociale sul 2025 sono garantite risorse per circa 260 milioni di euro per interventi a favore di minori, disabili e persone svantaggiate, a cui si aggiungono circa 116 milioni per le pensioni e le indennità di accompagnamento agli invalidi.

 

FAMIGLIE

Progetto RiUrb – Fondo immobiliare per lo sviluppo dell’edilizia residenziale – di rigenerazione urbana
Già in sede di assestamento del bilancio 2024 sono state varate rilevanti misure sia per favorire l’acquisto e la ristrutturazione di prime case, sia per la realizzazione di alloggi da locare nelle zone periferiche. Con l’attuale manovra vengono stanziati i fondi per avviare il Progetto RiUrb – Fondo immobiliare per lo sviluppo dell’edilizia residenziale – di rigenerazione urbana, rivolto ai comuni di Trento e Rovereto e ad altre aree del territorio provinciale. L’obiettivo è quello di dare risposta al problema del disagio abitativo delle fasce medie della popolazione con l’offerta di alloggi a canone moderato, alle esigenze degli anziani autosufficienti per favorirne la permanenza a domicilio in contesti protetti e alle crescenti esigenze abitative degli studenti.

Progetto (RiVAL) contro lo spopolamento delle valli svantaggiate e ad alta vocazione turistica
E’ stato sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti un protocollo per lo studio di fattibilità di un progetto (RiVAL) avente lo specifico scopo di evitare lo spopolamento delle valli svantaggiate e ad alta vocazione turistica. L’obiettivo è promuovere la rivitalizzazione e il ripopolamento delle zone decentrate del territorio, attraverso un programma integrato che prevede sia soluzioni abitative sostenibili, sia l’ampliamento e il miglioramento dei servizi a favore delle comunità locali. Il protocollo ha l’ambizione di definire le modalità di intervento e gli strumenti più adatti, anche mediante l’analisi di best practices internazionali, per fronteggiare il fenomeno dell’abbandono delle aree periferiche e svantaggiate del Trentino.

 

Natalità

Con la manovra 2025-2027, in aggiunta alle misure già a regime (bonus di 5.000 euro alla nascita del terzo figlio e successivi e dote finanziaria), viene prevista l’estensione dell’assegno di natalità anche ai bambini nati nel 2025, misura che genera un onere annuo di circa 10 milioni di euro. La manovra destina altresì 2 milioni di euro annui alla parificazione dei congedi parentali del privato con quelli del pubblico. Nel settore privato, infatti, ad oggi, le condizioni di congedo parentale risultano meno favorevoli rispetto a quelle offerte dal pubblico: 80 per cento della retribuzione nei cinque mesi di congedo obbligatorio invece del 100 per cento; 80 per cento per il primo mese di congedo parentale nei primi sei anni di vita del bambino fruibile dalla madre o dal padre invece del 100 per cento.

 

Agevolazioni fiscali

In linea con l’impegno assunto in sede di assestamento 2024 è prevista una rivisitazione per l’anno 2025 delle agevolazioni sull’addizionale regionale all’IRPEF al fine di garantire maggiore gradualità nell’imposizione, tenendo conto in particolare della presenza di figli a carico. Nello specifico, per i soggetti che hanno figli a carico, oltre alla conferma dell’esenzione per i redditi fino a 30.000 euro, viene aggiunta una detrazione di 246 euro per ciascun figlio a carico per i soggetti con reddito tra i 30.000 e i 50.000 euro. Per chi non ha figli a carico l’esenzione è prevista fino a 27.000 Euro. È confermato l’incremento di aliquota dello 0,50% per la quota di reddito superiore a 50.000 euro. L’Assegno Unico Provinciale continua a rappresentare la principale misura di sostegno economico alle famiglie sul territorio. Nel 2025 si prevede di intervenire, da un lato, sulle condizionalità della quota A di sostegno al reddito per evitare che il sistema disincentivi l’attivazione al lavoro, dall’altro integrando i sussidi a favore degli anziani con pensione minima. Per quest’ultima misura sono previsti 15 milioni di euro annui ad integrazione della quota A mensile dell’Assegno Unico per aumentare il potere di acquisto di chi ad oggi fa più fatica ad affrontare un adeguato livello di spesa, soprattutto quando vi è il carico dell’affitto dell’abitazione. Parallelamente, a distanza di circa 30 anni, si opererà una revisione dell’ICEF.



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