Nel 2025 la Fondazione Nivola festeggia il suo 35mo anniversario e i 30 anni del Museo Nivola a Orani, in Sardegna, con una serie di mostre, attività e manifestazioni. A partire da maggio 2025 e fino al 2026, un nuovo ciclo di progetti espositivi a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri svilupperà il discorso sulla grande scultura contemporanea – già protagonista nel 2024 con il progetto di Nairy Baghramian, Pratza ‘e Domo – portando al museo le personali di tre artiste internazionali, diverse per background e modalità espressive: Nathalie Du Pasquier, Mona Hatoum e Hannah Levy.
Il testimone di Costantino Nivola
Formato da un complesso di padiglioni immersi nel verde di un parco urbano, il museo possiede la più importante collezione europea di opere di Costantino Nivola (Orani, 1911 – East Hampton, 1988), grafico, art director e scultore attivo all’intersezione tra arti visive e architettura, personaggio cruciale nell’ambito degli scambi culturali tra Italia e Stati Uniti nel Novecento. Portando il testimone della poliedrica ricerca di Nivola, il museo organizza mostre dedicate all’arte contemporanea, con attenzione particolare per il design, la scultura, la relazione tra le arte e ambiente, con un focus su attività educative e ricerca.
Du Pasquier, Hatoum, Levy: protagoniste della scultura contemporanea al Museo Nivola
Unica donna del leggendario gruppo Memphis, Nathalie Du Pasquier, nata a Bordeaux nel 1954, ha reinventato il suo percorso artistico negli ultimi decenni, spostando il focus dal design all’arte visiva. Le sue opere si situano al crocevia tra pittura, scultura e architettura, proponendo forme geometriche e colori audaci che creano mondi tridimensionali, giocosi e al tempo stesso ricchi di implicazioni concettuali. Al Museo Nivola l’artista francese allestirà un percorso tematico lungo oltre 30 anni di pittura, ambientato all’interno di metafisiche installazioni architettoniche.
Figura centrale, fin dagli anni Novanta, nel panorama dell’arte contemporanea internazionale, l’artista libano-palestinese Mona Hatoum esplora temi come l’identità, il corpo e le dinamiche di potere. Hatoum presenterà al Museo Nivola un’installazione site-specific progettata nel corso di una residenza a Orani, con opere che combinano materiali locali e tecniche artigianali sarde, fondendo il politico e il personale, il globale e il locale, trasformando gli oggetti di uso quotidiano in potenti metafore.
Giovane artista statunitense, classe 1991, Hannah Levy si è affermata a livello internazionale grazie all’originalità del suo linguaggio scultoreo. Le sue opere, spesso realizzate in acciaio, silicone e vetro, creano contrasti tra il freddo e il morbido, il naturale e l’artificiale. Dopo essersi fatta notare alla Biennale di Venezia del 2020, Levy arriva al Museo Nivola con una serie di lavori che riflettono su temi legati al corpo, alla sensualità e al design industriale.
Gli altri progetti: la residenza di TARWUK e i bandi della DGCC
Negli spazi rinnovati del Padiglione nel parco del museo si inaugura il nuovo programma di residenze artistiche con il soggiorno del duo TARWUK, composto da Ivana Vukšić e Selman Trtovac, che porta avanti una ricerca che combina scultura, pittura e installazione.
Inoltre, giungono a compimento i progetti selezionati nei bandi della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Tra questi, il lungo lavoro di Armin Linke sull’archivio del fotografo Corrado Calvo, esposto nel tempo in sedi prestigiose come il MMK-Museum für Moderne Kunst di Francoforte (2012), il Centre Pompidou di Metz (2014) e lo stesso Museo Nivola (2017, che sarà raccolto in un volume edito da Spektor Books, grazie al sostegno dell’Italian Council 2024. On the Edge of the Eyelid è invece il progetto installativo-fotografico di Luca Spano, Fabio Barile ed Ezio D’Agostino, vincitore del programma Strategia Fotografia 2024, mentre nell’ambito del programma PAC 2024, troverà spazio l’installazione performativa e interattiva Suite. Trame sonore, sviluppi intermediali di Francesco Medda e Carol Rollo Arrogalla.
Infine, tornano Here I Stay, il festival internazionale di musica alternativa e indipendente ormai giunto alla sua 15ma edizione, e Tutto d’un tratto, il piccolo festival che propone una ricognizione del vivace panorama dell’illustrazione in Sardegna.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link