Roma, la Città Eterna, è universalmente riconosciuta per la sua storia millenaria, il suo patrimonio artistico inestimabile e il suo ruolo centrale nella cultura italiana. Tuttavia, dietro la facciata di splendore e maestosità, si cela una realtà problematica che affligge quotidianamente residenti e visitatori: il dissesto stradale, in particolare la presenza diffusa di buche. Questo problema non solo compromette la sicurezza degli utenti della strada, ma incide anche significativamente sulle finanze della città, con ingenti somme destinate alla manutenzione e al risarcimento dei danni.
L’Indicatore di Pericolosità Stradale (IPS): uno strumento di misurazione
Per valutare e confrontare la situazione delle strade in diverse città italiane, è stato sviluppato l’Indicatore di Pericolosità Stradale (IPS) da parte dell’International Center for Social Research (ICSR), su commissione di Castigliani Gomme. Questo indicatore tiene conto di diversi fattori, tra cui il numero di incidenti, i tassi di incidentalità e le spese pro capite per la manutenzione delle strade.
Secondo l’analisi condotta utilizzando l’IPS, Roma si posiziona al primo posto nella classifica delle città con il maggior numero di strade dissestate, con un valore di 450,38. Questo dato allarmante evidenzia la gravità della situazione nella capitale d’Italia, superando di gran lunga altre città come: Milano (323,73), Genova (197,74), Firenze (171,49) e Torino (165,18).
Le cause del dissesto stradale: un mix di fattori
Le ragioni del dissesto stradale a Roma sono molteplici e complesse. Tra i principali fattori, si possono annoverare:
- incuria e manutenzione insufficiente: la mancanza di una manutenzione costante e adeguata delle strade contribuisce al deterioramento progressivo del manto stradale, favorendo la formazione di buche;
- asfalti di scarsa qualità: l’utilizzo di asfalti troppo sottili o di materiali non idonei alle condizioni climatiche e al traffico intenso della città può accelerare il processo di usura e la comparsa di dissesti;
- sampietrini: un elemento caratteristico, ma problematico: la presenza diffusa di sampietrini, tipici del centro storico di Roma, rappresenta un elemento di fascino e tradizione, ma anche una potenziale fonte di problemi. La posa non sempre ottimale e la difficoltà di manutenzione di questo tipo di pavimentazione possono contribuire alla formazione di buche e irregolarità;
- eventi atmosferici: fenomeni meteorologici come piogge intense, gelate e ondate di calore possono danneggiare il manto stradale, accentuando il problema delle buche.
L’impatto economico: costi di manutenzione e risarcimenti
Il dissesto stradale di Roma comporta un ingente costo economico per la città. Ogni anno, vengono spesi 405 milioni di euro per la manutenzione delle strade e oltre un milione di euro per risarcire gli automobilisti danneggiati. Queste cifre considerevoli potrebbero essere destinate ad altri servizi pubblici essenziali, se il problema delle buche fosse affrontato in modo più efficace.
Le buche, inoltre, rappresentano un pericolo costante per la sicurezza degli utenti della strada, in particolare per i motociclisti e i ciclisti, che sono più vulnerabili in caso di impatto. Anche gli automobilisti possono subire danni ai propri veicoli, come la rottura degli pneumatici, delle sospensioni o dei cerchioni. Infine, questi crateri possono causare sbandamenti e perdita di controllo del veicolo, aumentando il rischio di incidenti.
Le soluzioni possibili al problema delle buche
Affrontare il problema delle buche a Roma richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga diversi attori, tra cui l’amministrazione comunale, le imprese di costruzione e i cittadini. Alcune possibili soluzioni includono:
- aumento degli investimenti nella manutenzione stradale: destinare maggiori risorse alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, con interventi mirati e tempestivi per riparare i dissesti esistenti e prevenire la formazione di nuove buche;
- utilizzo di materiali di qualità: impiegare asfalti e altri materiali di pavimentazione di alta qualità, resistenti alle sollecitazioni del traffico e alle condizioni climatiche avverse;
- miglioramento della posa dei sampietrini: adottare tecniche di posa più accurate e consolidate per i sampietrini, garantendo una maggiore stabilità e durata nel tempo;
- monitoraggio costante delle strade: implementare un sistema di monitoraggio costante delle condizioni delle strade, utilizzando tecnologie innovative come sensori e droni, per individuare tempestivamente i dissesti e programmare gli interventi di riparazione;
- coinvolgimento dei cittadini: promuovere la partecipazione attiva dei cittadini nella segnalazione delle buche e dei dissesti stradali, attraverso apposite piattaforme online o numeri di telefono dedicati.
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